Contraccezione

 

Che cosa si intende quando si parla di contraccezione?

Si definisce contraccettivo un metodo che viene utilizzato per impedire temporaneamente la fertilità della coppia, intervenendo con diversi meccanismi (meccanici, ormonali, ecc.) a livello maschile o femminile.
I requisiti che deve avere un metodo contraccettivo sono :
efficacia: deve avere il grado di sicurezza contraccettiva richiesta;
innocuità: non deve arrecare danno alla salute (per eventuali controindicazioni);
reversibilità: deve essere possibile il ripristino della fertilità quando richiesto;
accettabilità: la coppia deve essere d'accordo sulla pratica e il tipo di metodo.

 

Quale scegliere dunque?

Consideriamo l'efficacia dei più comuni metodi contraccettivi.
L'Indice di Pearl è il parametro utilizzato per valutare l'efficacia contraccettiva di un metodo. Esso indica il numero di gravidanze insorte in 100 donne che usano un certo metodo in un anno. Per ogni metodo più è basso l'indice di Pearl, più il metodo è sicuro.

Percentuale di rischio
 
Nessun metodo 55-65%
Diaframma 5-14%
Ogino-Knaus 26-40%
Preservativo 7-15%
Temperatura Basale 8-15%
IUD (spirale) 1-2.5%
Billings (muco cervicale) 8-15%
Pillola Estroprogestinica 0.02-0.8%
Coito interrotto 10-18%
Nuvaring (anello vaginale) 0.02-0.8%

Ricordiamo che, al contrario di quanto molti ragazzi credono, è necessario usare i contraccettivi fin dalla prima volta, anche se la penetrazione non è completa, sia per non incorrere in una gravidanza indesiderata sia per evitare malattie sessualmente trasmissibili. Quindi, attenzione! E' proprio dal primo rapporto che bisogna ricorrere alla contraccezione. Inoltre in ogni rapporto sessuale occasionale va sempre usato il profilattico per proteggersi non solo dalla gravidanza, ma anche dal contagio di malattie sessualmente trasmissibili gravi.
Per effettuare la scelta più opportuna nel rispetto della vostra salute (innocuità) e delle vostre necessità, vi raccomandiamo di consultare il vostro medico di fiducia o di rivolgervi al Consultorio Familiare della vostra città.
Non dimenticate che la scelta di un metodo contraccettivo deve essere compiuta consapevolmente e congiuntamente dai partner affinché il rapporto sessuale possa essere protetto e vissuto serenamente e piacevolmente.

 

Quali sono i metodi contraccettivi? Quanto sono affidabili nella prevenzione di gravidanze indesiderate e di malattie sessualmente trasmissibili?

METODI ORMONALI

La pillola
La pillola, che è sicuramente il metodo contraccettivo più efficace per prevenire le gravidanze non desiderate, ha comunque un piccolissimo margine di fallimento che può essere legato ad un uso scorretto (per esempio le dimenticanze) e/o per l'assunzione contemporanea di farmaci che ne riducono l'efficacia.
È una metodica contraccettiva ormonale basata sull'associazione di estrogeni e progestinici, che prevede l'assunzione di una pillola al giorno per 21 giorni a ciclo. La pillola ha la massima efficacia contraccettiva (molto prossima al 100%) e ciò dipende dal sommarsi di una varietà di meccanismi d'azione. In particolare, essa sopprime l'ovulazione, impedendo la maturazione della cellula uovo e il suo rilascio dall'ovaio; viene così a mancare la materia prima, indispensabile per dare l'avvio ad una gravidanza. Inoltre provoca un ispessimento del muco cervicale, rendendo più difficile il suo attraversamento da parte degli spermatozoi. La pillola provoca anche un assottigliamento dell'endometrio, che diventa quindi meno adatto all'impianto di una eventuale gravidanza. Infine la pillola inibisce la motilità delle tube, ostacolando così l'incontro tra cellula uovo e spermatozoi.
Naturalmente per l'uso della pillola bisogna escludere patologie che ne controindichino l'uso, per cui alcuni accertamenti medici sono necessari prima della sua prescrizione, come pure durante il suo utilizzo.
Non possono assumere la pillola le donne con tromboflebiti e patologie a rischio tromboembolico, le donne con precaria funzionalità epatica, con emorragie in atto di natura non ancora diagnosticata, con sospetto di cancro della mammella. Si sconsiglia la pillola a donne in marcato sovrappeso e a forti fumatrici.

L'anello vaginale
Questo nuovo metodo contraccettivo ha un effetto neutrale sul peso corporeo, bassa incidenza di effetti collaterali (tensione mammaria, mal di testa, nausea), offre un eccellente controllo del ciclo mestruale ed è facile da usare. È un anello da inserire in vagina, flessibile, trasparente, di materiale anallergico, atossico, biocompatibile e va cambiato una volta al mese.
Esso contiene due ormoni, simili a quegli stessi ormoni che sono contenuti nella pillola: etinilestradiolo (estrogeno) e etonogestrel (progestinico).
Tali ormoni vengono quotidianamente e gradualmente rilasciati dall'anello a dosi giornaliere molto basse e, attraverso le pareti vaginali, vengono direttamente assorbiti nel circolo sanguigno. L'assorbimento di tali ormoni comporta un effetto contraccettivo pari a quello della pillola contraccettiva; in particolare viene impedita l'ovulazione ed inoltre vengono apportate delle modifiche del muco cervicale che lo rendono inadatto alla risalita degli spermatozoi.
Uno dei vantaggi di tale sistema, rispetto ai contraccettivi orali, sta nel fatto che non è necessario ricordarsi ogni giorno di assumere una pillola. Va anche considerato che, essendo gli ormoni assorbiti attraverso la parete vaginale e quindi direttamente nel circolo sanguigno, non si verificano i possibili disturbi gastrici conseguenti alla somministrazione per via orale ed inoltre eventuali episodi di vomito e/o diarrea non hanno alcuna influenza sulla sicurezza contraccettiva.
Non favorisce né provoca infezioni, non dà fastidio durante il rapporto sessuale e non c'è il rischio che si perda, neppure facendo attività sportiva.

Il cerotto contraccettivo
Il cerotto contraccettivo ormonale, introdotto sul mercato italiano nel 2004, comporta l'assunzione del farmaco mediante un sistema transdermico. Il cerotto contiene degli ormoni simili a quelli presenti nelle pillole anticoncezionali: un estrogeno e un progestinico.
Applicato il cerotto sulla pelle, questi ormoni vengono assorbiti e quindi passano direttamente nella circolazione sanguigna. L'azione contraccettiva viene assicurata con lo stesso meccanismo di azione della pillola contraccettiva: blocco dell'ovulazione, ispessimento del muco cervicale (che così risulta più difficilmente attraversabile dagli spermatozoi), azione sull'endometrio che tende all'atrofia rendendosi meno adatto all'impianto di una gravidanza.
L'efficacia contraccettiva del cerotto è del 99%. Il cerotto può esser applicato sull'addome, le natiche, nella parte superiore delle braccia, sulle cosce, sul tronco, ma non sul seno. Ogni cerotto deve essere applicato per 7 giorni e quindi rimosso e sostituito con un nuovo cerotto, pertanto per ogni ciclo si usano 3 cerotti, applicati uno ogni settimana, per un totale di 21 giorni. Dopo una settimana di pausa (cioè senza cerotto), durante la quale compare la mestruazione, si riapplica il primo cerotto del ciclo successivo. Come nel caso della pillola, va tenuto presente che possono verificarsi circostanze in cui l'efficacia contraccettiva può risultare ridotta. Per esempio, l' uso di altri farmaci (antibiotici) o un ritardo nella applicazione del cerotto dopo i 7 giorni di pausa prevista, possono comportare un rischio di gravidanza. A differenza della pillola, non essendo il farmaco assorbito per via digestiva, eventuali episodi di vomito o diarrea non comportano una riduzione di efficacia contraccettiva.

METODI MECCANICI

La spirale o IUD
Come sicurezza contraccettiva, dopo la pillola si colloca lo IUD o spirale, dispositivo di materiale plastico, arricchito da materiali minerali (rame o argento) o da ormoni (progesterone) che viene inserito all'interno dell'utero, impedendo così l'annidamento di un ovulo eventualmente fecondato. La spirale viene inserita dal medico nella cavità uterina, attraverso il canale cervicale, quindi può venire rimossa alcuni anni dopo (fino a 5 anni). La sua presenza nell'utero, fungendo da corpo estraneo, fa sì che l'endometrio vada incontro ad una reazione di tipo infiammatorio tale da risultare inadatto all'impianto dell'embrione; inoltre sembra che eserciti un'azione nei confronti degli spermatozoi, ostacolandoli nel percorso lungo la cavità uterina e nella loro capacità fecondativa.
Anche per la spirale sono stati fatti passi importanti per migliorarne la tollerabilità e la sicurezza, ma questo non è un metodo indicato per tutte le donne. Per inserire lo IUD occorre infatti una normalità dell'apparato ginecologico (per esempio non è indicato in caso di malformazione dell'utero o di un suo iposviluppo o in presenza di fibromatosi). Nelle donne che non hanno mai partorito, il dispositivo potrebbe non essere tollerato, potrebbe causare difficoltà all'inserimento e determinare patologie infiammatorie della pelvi. Va infine ricordato che una possibilità di fallimento contraccettivo della spirale può dipendere da un suo spostamento per tentativo di espulsione spontanea dall'utero, evenienza che può verificarsi nel 10% dei casi nel primo anno di uso.

METODI DI BARRIERA

Al terzo posto come sicurezza contraccettiva si trovano i metodi di barriera (diaframma e preservativo). Questi metodi hanno il vantaggio di essere più utili dei precedenti nella prevenzione anche delle malattie sessualmente trasmesse (MST).

Il diaframma
Il diaframma è una calotta di materiale plastico, montata su una molla flessibile circolare, che la donna deve inserire in vagina prima di un rapporto e serve per impedire che gli spermatozoi raggiungano l'ovulo. Dopo il rapporto va tenuto in sede per almeno 6 ore. Con il diaframma si consiglia l'utilizzo di creme spermicide, per unire all'azione di barriera meccanica quella di barriera chimica nei confronti degli spermatozoi e aumentarne la sicurezza contraccettiva; inoltre alcune sostanze chimiche come il Nonoxinolo 9, contenuto negli spermicidi, sembrano avere una notevole efficacia anche contro i virus, come nel caso dell'HIV che determina l'AIDS. Quest'ultimo aspetto ha contribuito a rivalutare l'utilizzo di questa metodica che, rispetto al preservativo, presenta alcuni vantaggi: è costituito da materiale più "robusto", nel senso che è più difficile una sua rottura, può essere inserito in qualunque momento prima di un rapporto (anche ore) e può essere riutilizzato varie volte se ben conservato. Per il suo utilizzo è necessaria una visita medica e un tempo adeguato per l'addestramento all'uso. Il medico deve scegliere la misura adatta alla donna e deve istruirla per una corretta applicazione. L'efficacia contraccettiva del diaframma è molto variabile. Per un corretto utilizzo viene riferito un indice di Pearl 2-3 ma esistono più studi che riferiscono una percentuale di insuccessi molto più elevata: ciò dipende molto dalla correttezza di applicazione del diaframma stesso.

Profilattico (o condom o preservativo)
Il profilattico o preservativo è, tra i metodi sopracitati, l'unico di pertinenza del sesso maschile . E' uno dei metodi più usati. Fa parte, insieme al diaframma, dei cosiddetti "metodi di barriera", in quanto esercita la sua funzione contraccettiva ponendosi come barriera fra le cellule riproduttive maschili (spermatozoi) e femminili (cellula uovo). La sua sicurezza viene stimata con un Indice di Pearl variabile tra 3 e 10.
Un profilattico è una sottile guaina fatta di lattice o altri materiali. I profilattici di lattice proteggono da gravidanze indesiderate e dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili (MST), inclusa l'infezione da HIV. I profilattici sono molto efficaci se vengono usati correttamente.
Il profilattico va infilato sul pene in erezione (svolgendolo a partire dall'estremità del pene sino a giungere alla sua base, lasciando un centimetro di spazio vuoto sull'estremità superiore) prima di introdurre il pene nella vagina della donna. Il profilattico trattiene lo sperma in maniera tale che esso non entri nella vagina. Il pene va rimosso attentamente dalla vagina subito dopo l'eiaculazione, tenendo stretto il profilattico alla base in modo tale che lo sperma non fuoriesca. Ogni profilattico deve essere usato SOLO una volta.
Alcune coppie lubrificano la parte esterna del profilattico per permettere al pene di entrare più facilmente nella vagina. Se scegliete di lubrificare un profilattico di lattice, non usate lubrificanti basati su oli (come oli petrolati o vegetali) in quanto possono causare la lacerazione del profilattico. Possono essere utilizzati: la schiuma o la gelatina contraccettive, saliva o lubrificanti basati su acqua.
Ricordatevi che i profilattici devono essere conservati in luoghi freschi, asciutti e poveri di luce, inoltre è necessario controllare la loro data di scadenza.
Anche se i profilattici sono acquistabili senza bisogno di ricetta medica, prima di decidere se sono il giusto metodo contraccettivo per voi, è consigliabile discuterne con il vostro medico o con una ginecologa o un'ostetrica del Consultorio Familiare che sapranno consigliarvi attentamente.
I profilattici sono altamente consigliabili se si è a rischio di esposizione o trasmissione di Malattie Sessualmente Trasmissibili, se si hanno rapporti occasionali, se per uno o entrambi i partner sono controindicati altri metodi contraccettivi.

METODI CHIMICI

Questa ampia categoria di contraccettivi comprende creme, gelatine, schiume, ovuli, films solubili, ecc. che hanno lo scopo di immobilizzare gli spermatozoi il più rapidamente possibile dopo l'eiaculazione in vagina e di ostacolarne il passaggio a livello del muco cervicale. Queste sostanze devono essere introdotte in vagina all'inizio del rapporto sessuale (15-30 minuti prima) e la loro applicazione deve essere ripetuta ad ogni successivo rapporto in quanto la loro efficacia è limitata ad un periodo di 30-60 minuti.
Anche se gli effetti collaterali sono rari a parte alcune forme di allergia ed i vantaggi sono rappresentati da un basso costo e un libero acquisto, gli spermicidi sono insufficienti sul piano dell'efficacia, se usati da soli, rispetto al solo diaframma o profilattico. Queste metodiche dovrebbero servire ad aumentare l'efficacia di altri sistemi contraccettivi quali il diaframma, lo IUD o il profilattico.

METODI NATURALI

I metodi naturali si basano sull'individuazione del momento dell'ovulazione, per cui richiedono una preventiva determinazione del periodo fecondo del ciclo, per una astensione dai rapporti sessuali in quel periodo. I metodi naturali sono assai poco efficaci nella prevenzione di gravidanze indesiderate e assolutamente non protettivi nei confronti delle Malattie Sessualmente Trasmesse.

Ogino-Knaus
È stato sviluppato e proposto da due ricercatori che hanno considerato come "sicura" ai fini contraccettivi l'astensione dai rapporti sessuali 3 giorni prima e 1 giorno dopo l'ovulazione, che avviene sempre 14 giorni prima delle mestruazioni. Questo calcolo teorico dovrebbe essere fatto analizzando in un arco di 12 mesi il ciclo mestruale più corto e quello più lungo, onde farne una media per avere più attendibilità. Molti fattori esterni però possono far variare il giorno dell'ovulazione e molte donne non hanno cicli regolari, per cui questo calcolo è risultato empirico e quindi poco sicuro.

Metodo Billings o del muco cervicale
Si basa sull'analisi del muco cervicale che viene prodotto sotto lo stimolo degli estrogeni. Questo, durante l'ovulazione, si modifica diventando più fluido e filante per facilitare il cammino degli spermatozoi attraverso la cervice. L'ultimo giorno in cui il muco mantiene queste caratteristiche corrisponde al periodo di massima fertilità ("giorno del picco"). Come periodo a rischio si considera l'arco di tempo compreso tra l'inizio della secrezione di muco e i 4 giorni seguenti "il giorno del picco". I limiti della metodica sono dati dalla soggettiva capacità di ogni donna di valutare le variazioni di muco, non necessariamente correlate all'ovulazione stessa.

Temperatura basale
Si basa sul rilevamento della temperatura di base misurata tutte le mattine a riposo. Dopo l'ovulazione si assiste infatti ad un innalzamento della temperatura corporea di circa mezzo grado rispetto ai rilevamenti precedenti. Dopo 3 giorni da questo innalzamento della temperatura non dovrebbero esserci più rischi di incorrere in una gravidanza. I limiti di questo rilevamento sono dati dalle ampie variabilità individuali di questo parametro, oltre che da possibili interferenze dovute a stati febbrili. Inoltre permette di conoscere solo i giorni non fertili successivi all'ovulazione.

Metodo sintotermico
Oggigiorno le metodiche naturali precedentemente descritte sono comprese in quella che viene chiamata "regolazione naturale della fertilità con il metodo sintotermico". Associando la registrazione della temperatura corporea all'osservazione delle caratteristiche del muco vaginale ad altri segni che accompagnano l'ovulazione, quali le modificazioni del collo dell'utero e la tensione mammaria, si propone di dare alla donna la capacità di conoscere le modificazioni che avvengono nel suo organismo durante il ciclo mestruale, riconoscendo qual è il periodo fertile del suo ciclo per permetterle di adottare precauzioni solo nei periodi fertili. In questa maniera si sono notevolmente ridotti i rischi di una gravidanza non desiderata nelle coppie che si attengono correttamente agli insegnamenti di personale appositamente preparato. Tuttavia questi parametri sono di difficile interpretazione e non sempre affidabili.

Metodo di individuazione del periodo fertile computerizzato
E' un piccolo computer in grado di memorizzare informazioni sulle caratteristiche mestruali personali e di misurare nelle urine del mattino due ormoni mediante stick rilevatori. Può essere usato solo da donne che hanno cicli di durata compresi tra i 25/35 giorni.

METODI COMPORTAMENTALI

Coito Interrotto
Con questo termine si indica un rapporto sessuale che si interrompe prima dell'orgasmo maschile, tramite ritrazione del pene dalla vagina prima dell'eiaculazione. L'efficacia di questa metodica è modesta, può portare ad una gravidanza indesiderata oltre il 25% delle volte e dipende esclusivamente dal partner maschile. Spesso questa metodica è quella usata per prima dalla coppia, anche se è caratterizzata da un alto livello di fallimento. Gli spermatozoi infatti possono venire emessi dall'uretra maschile prima dell'eiaculazione ed indipendentemente dalla consapevolezza dell'uomo. Inoltre la ritrazione del membro dalla vagina deve essere tempestiva, in modo che il liquido seminale non sia depositato troppo vicino all'orifizio vaginale e, in caso di ripetizione del rapporto a breve distanza, bisogna ricordare che nell'uretra maschile possono trovarsi ancora spermatozoi della precedente eiaculazione. L'impiego di questa metodica pertanto, per dare risultati accettabili, richiede un notevole controllo da parte del partner maschile.


CONCLUDENDO...
Concludendo, le metodiche contraccettive e i comportamenti sessuali non a rischio sono sicuramente in grado di far vivere la sessualità in una maniera più tranquilla e serena all'interno delle coppie, tenendo in considerazione le esigenze di ognuno e salvaguardandone l' integrità.
Qualora si volesse proprio rischiare, almeno l'uso del profilattico dovrebbe essere preso in considerazione.
In ogni modo esistono strutture sanitarie, i Consultori Familiari, dove è possibile effettuare con l'aiuto del medico la scelta del contraccettivo più idoneo per la coppia o avere chiarimenti in merito alle Malattie Sessualmente Trasmesse.
Con la consulenza dello psicologo inoltre, è possibile sostenere l'individuo nell'acquisizione di un comportamento sessualmente consapevole e rispettoso di sé e dell'altro.
Inoltre, per i giovani che sono forse le persone più a rischio sia di incorrere in gravidanze premature o, per via della più frequente occasionalità dei rapporti, di contrarre malattie a trasmissione sessuale, esiste un servizio specifico, lo Spazio Giovani, che può essere di aiuto per queste problematiche. Gli operatori di questi servizi incontrano i ragazzi anche nelle scuole, per trasmettere loro conoscenze mirate e favorire il confronto sui temi della sessualità e del rapporto tra i sessi, al fine di divulgare una cultura del rispetto di sé e dell'altro.

 
 

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