1. Vai ai contenuti
  2. Vai al menu principale
  3. Vai al menu di sezione
  4. Vai al footer
testata per la stampa della pagina
Home /
Contenuto della pagina

PSA-PAL 2010-2013 - IL PROFILO DEL PRESIDIO OSPEDALIERO

Il Distretto e il profilo del Territorio

Il Distretto rappresenta l‟articolazione territoriale dell‟Azienda USL in cui si realizza l‟integrazione complessa delle attività sociali e sanitarie, il coordinamento delle attività dei dipartimenti territoriali ed il raccordo con le attività dei dipartimenti ospedalieri.

 

LA FUNZIONE DI TUTELA

Il Distretto esercita la funzione di tutela dei propri assistiti, che si esprime attraverso il ruolo di garante dell‟accesso ottimale alle prestazioni, della appropriatezza delle risposte ai bisogni espressi dai cittadini, della qualità dei servizi e della unitarietà dei percorsi assistenziali.
Il Distretto pone al centro della propria attività il cittadino/utente, garantendo equità, sostenibilità, globalità degli interventi e continuità di cura.
Il Distretto rappresenta l‟ambito in cui devono essere garantite risposte integrate sotto il profilo delle risorse, degli strumenti e delle competenze professionali; è il luogo delle cure e dell‟assistenza più prossimo ai cittadini e dove la comunità locale si vede garantita nelle proprie specifiche esigenze di salute.
In tale accezione il Distretto rappresenta il luogo in cui le sinergie a livello di programmazione, erogazione e valutazione dei servizi trovano il loro privilegiato ambito di azione, per tutta risposta ai fabbisogni di assistenza territoriale, in forma ambulatoriale, domiciliare e residenziale, e di integrazione tra servizi sanitari e tra attività sociali e sanitarie.

 

LA FUNZIONE DI COMMITTENZA

Il ruolo di garante dell‟integrazione, dell‟appropriatezza e della continuità dei percorsi assistenziali proprio del Distretto, trova espressione nell‟esercizio della committenza nei confronti dei sistemi di produzione interni ed esterni, pubblici e privati.
L‟organizzazione interna dell‟Azienda USL di Imola, si ispira al principio di separazione tra le responsabilità di committenza e quelle di produzione delle prestazioni ed organizzazione e gestione delle risorse assegnate.
La funzione di committenza, in capo al Distretto, è sovraordinata alla produzione e vede nei processi di budgeting interno, negli accordi di fornitura sovra aziendali e negli accordi integrativi aziendali con le diverse componenti professionali gli strumenti più efficaci di gestione dei rapporti di collaborazione tra i diversi livelli. 
Partendo dalla valutazione dei bisogni di salute della popolazione e dei consumi prestazionali, la committenza agisce per limitare l‟autoreferenzialità e la forza dei produttori, per ridurre le asimmetrie informative e per allineare ed orientare quanto più possibile l‟offerta dei produttori e la domanda degli assistiti verso servizi e prestazioni efficaci. Le finalità ultime della committenza sono lo sviluppo al massimo grado possibile delle condizioni di autosufficienza, la definizione di precisi accordi esterni che disciplinino il consumo delle alte specialità non presenti in Azienda, allo scopo di governare volumi e percorsi, ed infine la caratterizzazione del ruolo integrativo e complementare del privato accreditato.
Il Distretto supporta la Direzione Aziendale nella definizione dei contenuti degli accordi/contratti di fornitura con i produttori pubblici e privati accreditati, sia per attività di ricovero ospedaliero, che per attività di specialistica ambulatoriale.
Il Distretto sovraintende alle attività nell‟area dell‟integrazione socio-sanitaria, supportando il Nuovo Circondario Imolese nella predisposizione dei contratti di servizio con i produttori socio-sanitari.
Connessa alla funzione di committenza è l‟attività di controllo dei produttori esterni, la verifica delle attività svolte e dei risultati raggiunti.

 

LA FUNZIONE DI PROGRAMMAZIONE

Dal punto di vista istituzionale il Distretto costituisce la sede delle relazioni fra attività aziendali ed Enti Locali, in particolare con i Sindaci del territorio, per il pieno esercizio delle rispettive responsabilità sul piano della programmazione, al fine di mettere a fuoco le principali aree di bisogno e di delineare la scelta delle priorità di intervento.
Il Distretto contribuisce e sostiene le attività del Nuovo Ufficio di Piano e dell‟Ufficio di supporto alla programmazione del Circondario, ed in tal modo esercita le sue prerogative nella gestione del Fondo per la Non AutoSufficienza, contribuendo a coordinare l‟integrazione delle politiche sociali e sanitarie incidenti sulla qualità della vita della comunità intera.
Lo strumento di programmazione che assume maggiore rilevanza in ambito distrettuale è rappresentato dal Piano per la Salute ed il Benessere Sociale, articolato in programmi attuativi annuali, che riunifica, semplifica e allinea i precedenti atti programmatori di settore (Piani per la Salute, Piani di Zona, Piano delle attività per la non-autosufficienza) e pone i presupposti degli interventi prioritari per la salute ed il benessere dei cittadini.
Il Piano per la Salute ed il Benessere Sociale viene predisposto sulla base del Profilo di Comunità della popolazione assistita ed individua gli obiettivi generali e settoriali per la pianificazione locale, in un'ottica di integrazione degli interventi nelle diverse aree: sociale, socio-sanitaria, area della non autosufficienza e sanitaria relativa ai servizi territoriali; vede coinvolte e mobilitate risorse diverse (pubbliche, del terzo settore, della solidarietà spontanea, private).
 
Nel triennio 2009-2011, questo nuovo strumento di programmazione è stato implementato da 6 tavoli di lavoro: 

 
  1. Welfare; 
  2. Responsabilità familiari, capacità genitoriali, diritti dei bambini, giovani e piena applicazione della legge 194/1978;
  3. Immigrazione, asilo, lotta alla tratta; 
  4. Prevenzione e contrasto delle dipendenze e di altre forme di disagio sociale - Salute mentale; 
  5. Anziani - Disabilità; 
  6. Prevenzione malattie evitabili, croniche, promozione di stili di vita sani e sicurezza);
 

 che hanno avuto il mandato di sviluppare ed implementare la rete dei servizi dell'ambito distrettuale di Imola e di perseguire un percorso di progressiva qualificazione delle risposte sociosanitarie messe a disposizione dei cittadini. Questa organizzazione di lavoro rappresenta l'esplicitazione del superamento del concetto di specificità: i progetti elaborati da ogni singolo tavolo, con un orizzonte di sviluppo triennale, non riguardano una categoria e/o un singolo aspetto sanitario o sociale, ma il benessere unitario della comunità locale.
Nel periodo di vigenza del presente Piano è atteso un nuovo Atto di Indirizzo e Coordinamento da parte della Giunta del Nuovo Circondario Imolese, che da un lato dovrà tracciare il nuovo assetto istituzionale della Governance Socio-Sanitaria (nuovo assetto dell‟Azienda per i Servizi alla Persona, dei Servizi Sociali territoriali e degli Staff di Supporto alla programmazione e controllo del NCI) reso cogente dall‟implementazione dell‟Accreditamento Socio-Sanitario, e dall‟altro dovrà ridefinire il mandato dei tavoli/gruppi di lavoro che saranno chiamati alla elaborazione del nuovo Piano per la Salute ed il Benessere Sociale.

LE PRIORITA' DI INTERVENTO SUL TERRITORIO
 
L'INTEGRAZIONE SOCIALE E SANITARIA
 
LE CURE PRIMARIE
 
LO SVILUPPO DEI NUCLEI DELLE CURE PRIMARIE E LA REALIZZAZIONE DELLE CASE DELLA SALUTE
 
PEDIATRIA DI COMUNITA'
 
RIABILITAZIONE
 
CONSULTORIO FAMILIARE
 


 


Ultimo aggiornamento pagina:
12 Aprile 2019
Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO