Rapporti sessuali

Sono felicemente innamorata del mio ragazzo, ma nei rapporti sessuali non riesco a raggiungere l'orgasmo. Ho paura di dirglielo perché penso che potrei compromettere la nostra relazione. Cosa devo fare?

E' sicuramente importantissimo condividere con il partner le proprie difficoltà.
Anche questo fa parte dell'intimità della vita di coppia e non è in sé sufficiente a compromettere una buona relazione.
Inoltre, è proprio in coppia che questa difficoltà viene in genere affrontata e superata col supporto di uno specialista.
Puoi ottenere maggiori informazioni in proposito al Consultorio Familiare della tua città.

 

Sono un ragazzo di 23 anni e da circa due ho una relazione stabile con la mia ragazza. Abbiamo rapporti sessuali completi, ma da qualche tempo vorrei avere con lei rapporti diversi dal "classico" rapporto sessuale. Non le ho detto nulla un po' per vergogna e un po' perché ho paura che questo potrebbe compromettere la nostra relazione. Cosa devo fare?

Certamente un aspetto fondamentale della vita sessuale di coppia è la capacità di esprimere i propri desideri e ascoltare quelli del partner ed è naturale che ciò accada in una situazione d'intimità quale quella delle relazioni affettive e sessuali.
E' importante quindi saper chiedere ma anche saper accettare le risposte che ci sono date.

 

Sono un ragazzo di 16 anni, e ho avuto solo poche esperienze. Quando ho l'occasione di fare sesso con una ragazza, sono sempre molto emozionato e la mia paura è di arrivare troppo presto, cosa posso fare?

Le prime esperienze creano in tutti qualche preoccupazione. I ragazzi spesso vivono la paura di non essere all'altezza della situazione; questo è ciò che in linguaggio scientifico si chiama "ansia da prestazione".
Per risolvere la situazione può essere utile sapere che l'erezione e l'orgasmo non possono essere determinati dalla nostra volontà, per questo è più importante il lasciarsi andare, il concentrarsi sulle proprie sensazioni, anche su quelle che precedono l'eiaculazione, piuttosto che cercare di gestire la situazione "dall'esterno".
E' anche importante ricordare che l'esperienza sessuale non è solo un fatto di "tempi e misure", ma i rapporti sessuali comportano il condividere la nostra intimità con quella di qualcun altro, ed è probabilmente questo che rende l'esperienza sessuale così gratificante.

 

Sento parlare di sesso sicuro ma...cosa vuole dire?

Per "sesso sicuro" si intende "sicuro" per la propria e altrui salute e riguarda l'uso di metodi contraccettivi, con lo scopo di evitare gravidanze indesiderate e diminuire i rischi di trasmissione di Malattie Trasmissibili Sessualmente (HIV, sifilide...).
Se sei in coppia, decidete insieme quale è il metodo più adatto a voi, se sei singolo/a tieni conto, nella scelta del contraccettivo, delle diverse possibilità e scegli quella che ti proteggerà meglio in base ai rischi esistenti. Ogni tipo di contraccezione protegge da rischi diversi, ad es. la pillola dalla gravidanza ma non dalle Malattie Trasmissibili Sessualmente (MST), il profilattico protegge da gravidanze indesiderate e anche dalle MST.
Sicuro è informato, quindi per vivere la tua sessualità serenamente e senza rischi per la tua salute, ricordati che ci sono malattie che non si vedono, per cui non affidarti al caso, scegli tu cosa è più sicuro per te. Per informarti sui rischi e le alternative circa i metodi contraccettivi, puoi rivolgerti al tuo medico di fiducia, al Consultorio Familiare e leggere le informazioni che trovi sul nostro sito.

 

Cosa succede quando una ragazza perde la verginità?

Essere "vergini" significa non avere mai avuto rapporti sessuali con penetrazione.
Le ragazze hanno una membrana che si trova proprio all'inizio della vagina, l'imene, con un piccolo foro che serve per il passaggio del sangue mestruale e delle normali secrezioni vaginali ma presenta in ogni donna una "forma" ed una "elasticità" specifiche.
Questa membrana oppone, se sottoposta a pressione o dilatazione, una resistenza che provoca una sensazione di fastidio, a volte così intenso da essere definito "dolore", e la sua "lacerazione" si accompagna di solito ad una "perdita di sangue". A volte però le cose vanno diversamente e questa stessa membrana risulta al contrario così elastica da non lacerarsi completamente o così resistente da richiedere l'intervento di un medico. La lacerazione (deflorazione) dell'imene solitamente avviene in occasione dei primi rapporti sessuali ma può essere provocata anche da visite mediche, utilizzo di assorbenti interni, masturbazione, in alcuni casi si ha la lacerazione completa solo al momento del parto.
Un luogo comune è quello secondo cui i primi rapporti sono dolorosi e determinano perdite di sangue. Non é sempre così e bisogna aggiungere che la sensazione di "male" è condizionata anche da fattori "emozionali" (ansia, paura...), che possono portare a un generale irrigidimento fisico e amplificare la sensazione di fastidio e dolore.

 

E quando è un ragazzo a perdere la verginità?

A differenza della donna, nell'uomo non esiste un segno anatomico dell'avvenuta perdita della verginità sessuale. Spesso la perdita di verginità nell'uomo viene indebitamente associata alla rottura del frenulo o "filetto" (vedi in  Anatomia). Una eccessiva brevità, esilità o una ridotta elasticità del frenulo possono predisporre ad una sua lacerazione parziale o totale durante l'attività sessuale comunque non si tratta di un segno di avvenuta perdita della verginità sessuale.

 

Perché nei ragazzi, se l'eccitazione non trova sfogo, la tensione si trasforma in dolore ai testicoli?

Durante la fase dell'eccitamento, oltre alle modificazioni al pene, avvengono cambiamenti anche a livello dello scroto e dei testicoli. Lo scroto, contenente i testicoli, è dotato di una muscolatura che in questa fase si contrae. L'afflusso del sangue, stimolato dall'eccitazione, determina una congestione. Queste reazioni, in attesa dell'eiaculazione, portano a contrazioni e rilassamento della muscolatura dello scroto.
Se la stimolazione erotica viene interrotta prima dell'orgasmo, questo stato permane e il ritorno alla normalità è molto più lento e quindi si manifesta questa sensazione dolorosa.

 
 

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