Ausl Imola

Se la sicurezza sul lavoro deve essere ed è obiettivo primario per istituzioni, aziende e lavoratori, è anche vero che l’ambiente di lavoro è luogo privilegiato per raggiungere tante persone, i lavoratori, caratterizzate da diversi livelli di rischio per malattie croniche e per stili di vita non corretti. Ecco perché la costruzione di una rete di aziende che promuovono la salute dei propri lavoratori è un obiettivo del Piano Regionale della Prevenzione, ed in particolare del programma “Luoghi di lavoro che promuovono salute” (PP03).

“L’ambiente di lavoro è un luogo privilegiato per raggiungere tante persone di ogni genere e fascia di età, con iniziative mirate ad adottare corretti stili di vita e a contrastare i fattori di rischio alla base delle principali malattie croniche, responsabili di cattiva qualità e di diminuzione dell’aspettativa di vita – spiega la dottoressa Francesca Longhi, medico del Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro - Specifici programmi di promozione della salute nel contesto lavorativo, che stimolino i lavoratori a migliorare il proprio stile di vita e quindi a ridurre il rischio di malattie croniche, sono quindi molto importanti e se ne possono verificare i risultati anche in riferimento alla salute percepita dai lavoratori stessi, alla riduzione delle assenze dal lavoro per malattia, all’aumento della produttività sul lavoro”.

Sul nostro territorio sono attualmente 12 le Aziende che hanno aderito al progetto proposto dal Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro dell’Ausl di Imola, tra le quali l’Azienda USL stessa, che declina sul territorio il progetto regionale PP03.

“Le aziende aderenti, anche attraverso i loro medici competenti che partecipano a corsi di formazione specifici, portano avanti nel loro contesto lavorativo progetti di promozione della salute, rendicontati ogni anno – continua la dottoressa Longhi – Si tratta di azioni di carattere generale, quali la promozione della sana alimentazione, dell’attività fisica e del contrasto al tabagismo e all’uso di alcol;  e di altre più specifiche come il contrasto all’uso di sostanze psicoattive, alla ludopatia, all’uso non controllato di nuove tecnologie, di prevenzione oncologica e di promozione delle vaccinazioni raccomandate per lavoratori in condizioni di rischio per specifiche patologie”.Per portare avanti le diverse azioni è centrale il ruolo dei medici competenti di ciascuna azienda, costantemente coinvolti in iniziative formative promosse a livello regionale e volte in primis a sviluppare le competenze nel supporto al cambiamento degli stili di vita a rischio dei lavoratori.“Il Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro, in collaborazione con il Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione (SIAN), ha inoltre un ruolo di supporto e sensibilizzazione delle Aziende sul tema.  Recentemente ad esempio sono stati forniti materiali informativi relativi alla campagna regionale “Chi si muove si ama”, per la promozione dell’attività fisica, “Pane meno Sale” e “Gins Food”: iniziative già avviate sul territorio, che costituiscono concrete opportunità per prendersi cura di sé nella quotidianità, attraverso il contrasto alla sedentarietà e alimentazione più sana”

“Pane meno Sale” è un progetto che intende contribuire alla riduzione del sale nella dieta, agendo su uno degli alimenti più frequentemente consumati ed apprezzati: il pane. “L’eccesso di sale nella dieta è un fattore di rischio per l’insorgenza di patologie cronico-degenerative, in particolare di natura cardiovascolare – spiega Chiara Cenni, dietista del SIAN del Dipartimento di Sanità Pubblica – E’ dal 2013 che un protocollo d'intesa tra la Regione Emilia-Romagna e le associazioni di categoria dei panificatori, promuove la proposta di pane in cui il sale non superi l’1,7% del peso della farina, una limitazione che non influisce sul gusto, ma lo fa, positivamente, sulla salute. Sul nostro territorio sono 18 i panifici che hanno aderito e che propongono questo tipo di pane”.

Il progetto “GinS food. Gusto in Salute”, si rivolge a chi mangia fuori casa, con l'obiettivo di facilitare la scelta di un pasto gustoso, bilanciato dal punto di vista nutrizionale e rispettoso dell’ambiente. “Sul nostro territorio il progetto é avviato nel 2018 coinvolgendo le Associazioni di Categoria dei ristoratori – continua la dietista – Nelle prossime settimane il SIAN lo rilancerà per realizzare una rete capillare di esercizi della ristorazione (bar, mense, ristoranti, ristoranti che producono senza glutine) che contribuiscano a promuovere il benessere delle popolazione, mediante la proposta di un menù “di qualità”, intesa in senso lato come salutare ed adatta per i  diversi bisogni di salute del cliente”.

Un circolo virtuoso di relazioni che promuovono stili di vita sani e piacevoli, e che ha nodi di partecipazione in tutta la nostra comunità.

“Siamo orgogliosi perché sul nostro territorio l’adesione delle Aziende ai progetti è alta ed entusiastica – conclude la drssa Donatella Nini – Responsabile del Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di lavoro – Per questo abbiamo pensato di rendere protagoniste le Aziende chiedendo loro di raccontare questa esperienza, in modo che oltre alle rendicontazioni un po’ sterili, si possa toccare con mano cosa significa promuovere sani stili di vita nei luoghi di lavoro. Nelle prossime settimane, pubblicheremo questi racconti nella pagina dedicata del sito aziendale e attraverso le testate locali e i social, in attesa e con la speranza che altre realtà del territorio scelgano di aderire”.
  
Per approfondire 
Costruiamo salute - la pagina dedicata del sito istituzionale
PP03 - Luoghi di lavoro che promuovono salute - sito Regione Emilia-Romagna
Mappa della salute - progetto legato al Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025 della Regione Emilia-Romagna, in particolare del programma "Comunità attive"