I fattori di rischio comportamentali determinano a livello
mondiale il maggior carico di malattia.
Le malattie cardiovascolari, i tumori, il diabete mellito e le malattie respiratorie croniche, sono associati a un gruppo di fattori di
rischio modificabili: consumo di tabacco e alcol, scorretta
alimentazione, inattività fisica, ipertensione e obesità.
È
stato stimato che almeno l’80% di tutte le malattie cardiache, ictus e diabete e il 40% dei tumori potrebbero essere
prevenuti affrontando questi fattori.
Per questo motivo è importante l’atteggiamento degli operatori sanitari rispetto alle persone che presentano fattori
di rischio comportamentali e la loro propensione a dare
consigli rispetto agli stili di vita.
La Regione Emilia-Romagna ha sviluppato negli anni attività di formazione sull’offerta di consigli strutturati sui sani stili di vita.
Un esempio
è il minimal advice offerto in contesti opportunistici, come
la visita medico-sportiva o le vaccinazioni obbligatorie.
Il cambiamento degli stili di vita nelle persone a rischio
può essere sostenuto da iniziative, numerose in Regione,
come per esempio i gruppi di cammino, la rete delle palestre che promuovono salute, i corsi per smettere di fumare.
La vasta esperienza accumulata consente tuttavia
di evidenziare alcune criticità, soprattutto la necessità di
costruire un forte raccordo tra gli operatori che offrono
counselling sugli stili di vita e tutte le occasioni create, sia
a livello comunitario che nell’ambito dei servizi sanitari,
che possono favorire l’adozione di stili di vita sani
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