1. Vai ai contenuti
  2. Vai al menu principale
  3. Vai al menu di sezione
  4. Vai al footer
testata per la stampa della pagina
Home /
Contenuto della pagina

La riorganizzazione dei modelli assistenziali e dei servizi socio-sanitari nella presa in carico della persona con disturbi cognitivi e della sua famiglia

Domani 20 settembre dalle 14.30, a Palazzo Sersanti un convegno organizzato da Associazione Alzheimer ed Azienda USL di Imola per valorizzare e far conoscere la rete dei servizi dedicati alle persone affette da deterioramento cognitivo ed alle loro famiglie.

Come consuetudine, sul nostro territorio si celebra la Giornata Mondiale Alzheimer attraverso l’organizzazione di un convegno di formazione per i professionisti e di informazione per i cittadini e soprattutto per le famiglie delle persone colpite da deterioramento cognitivo.

Quest’anno il convegno si svolgerà a Palazzo Sersanti nel pomeriggio del 20 settembre, sotto l’egida della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola che, dopo aver finanziato la costruzione di Casa Alzheimer, ha continuato con costanza nel tempo a sostenere progetti proposti da Associazione Alzheimer Imola, Ausl di Imola ed Asp Circondario Imolese per la qualificazione dei servizi dedicati e per il supporto alle famiglie ed ai malati.

Parlare del tema è importante in un territorio come il nostro, che nel 2021 vede una incidenza degli over 65 sulla popolazione generale pari al 24.8%, in crescita rispetto al 2020 (24,6%) e al di sopra della media regionale 24,53%, ed un indice di vecchiaia del 194%.

Il dato è positivo, perché parla di un incremento di aspettativa di vita sia per i maschi che per le femmine, ma porta inesorabilmente ad un aumento delle persone affette da patologie croniche, fragile e anche affette da deterioramento cognitivo.

“Nel 2021 il Centro Disturbi Cognitivi dell’Ausl di Imola, il nodo centrale della rete dei servizi che si dipanano intorno al malato e alle famiglie, ha effettuato 380 prime visite. 296 le persone a cui è stato diagnosticato un deterioramento cognitivo di varia genesi, 124 quelle che hanno mostrato un disturbo neurocognitivo minore da tenere strettamente monitorato. 875 le visite di follow up,in incremento rispetto agli anni precedenti, rivolte a pazienti in trattamento che vengono periodicamente sottoposti a controllo evolutivo. 111 le valutazioni neuropsicologiche di II livello, 160 le visite geriatriche al domicilio, 608 consultazioni telefoniche - spiegano i geriatri Massimo Menetti, direttore della Geriatria Ospedaliera e territoriale e Mabel Martellireferente aziendale del progetto regionale demenze.

Determinante il ruolo di supporto psicologico a famiglie e caregivers, garantito dallaPsicologia Ospedaliera di Imolache solo nello scorso anno ha effettuato e 429 colloqui psicologici con i familiari dei malati.

Le consulenze relative a bisogni socio-assistenziali sono invece garantite dall’Azienda ai Servizi alla Persona Circondario imolese, a cui il caregiver viene indirizzato dal Centro Disturbi Cognitivi: nel 2021 le segnalazioni sono state 75 e in 20 casi hanno prodotto un inserimento dell’anziano nei posti temporanei di Casa Cassiano-Tozzoli (cd. Casa Alzheimer), struttura dedicata alla cura e all’assistenza degli anziani affetti da deterioramento cognitivo che dal 2019 dispone di 6 posti letto temporanei, volti prioritariamente al trattamento dei disturbi comportamentali in pazienti con deterioramento cognitivo e in cui si può accedere su indicazione del Centro o tramite segnalazione degli assistenti sociali. Nel 2021 sono stati complessivamente 33 gli utenti che hanno beneficiato di ricoveri temporanei di sollievo presso Cra Cassiano Tozzoli.

“Dal mese di Ottobre2021 ASP ha messo a disposizione l’operatività di una figura di OSS, attualmente a tempo pieno, presente presso il centro disturbi cognitivi che promuove interventi gratuiti di sostegno/sollievo ai caregivers e di stimolazione delle capacità cognitive residue degli anziani a favore delle famiglie- spiega la direttrice di ASP Stefania Dazzani- La figura ha anche un ruolo di raccordo tra il Centro Disturbi Cognitivo e il servizio sociale territoriale, nell’ottica di una costante integrazione socio-sanitaria”.
“Contestualmente – aggiunge Menetti - I medici della Geriatria Ospedaliera e Territoriale svolgono consulenze settimanali presso Casa Alzheimer che garantiscono un costante rapporto di collaborazione con i medici dedicati all’assistenza dei malati in struttura”.
Al di là delle puntuali attività diagnostiche, terapeutiche ed assistenziali, la vita dei malati di demenza e delle famiglie esige la presenza di una rete di collaborazione sul territorio tra tutti gli attori e che coinvolga la stessa popolazione, a partire dai medici di medicina generale, primi “sensori” e primo riferimento costante per le famiglie.

L’Associazione Alzheimer Imola, pienamente integrata nella attività della rete dei servizi - finanche nelle attività cliniche del CDC grazie a due liberi professionisti specializzati che l’Associazione con il contributo della Fondazione mette a disposizione per le valutazioni neuropsicologiche di secondo livello - sviluppa numerose iniziative, come gli incontri ai Caffè Alzheimer, l’animazione ai degenti del NucleoAlzheimer, collabora all’organizzazione degli incontri informativi e formativi a sostegno dei care givers e degli assistenti familiari e alla formazione di operatori e cittadini, garantisce il supporto legale alle famiglie, etc…

“Tra le tante attività dell’Associazione – spiega laPresidente Lucia Valtancoli– grazie al contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Imola che ci è sempre stata al fianco nel sostegno di malati e famiglie, è stato possibile proseguire il programma di stimolazione cognitiva “Palestre della mente”. Nel 2021 abbiamo lanciato 2 corsi per persone affette da lieve deficit mnesico-attentivo (MCI) che hanno coinvolto 32 persone. Gli incontri del Caffè Alzheimer sono ripartiti in presenza da Luglio 2021, ed insieme ad Ausl, ASP, Medici di medicina generale, Fondazione Cassa di Risparmio ed Istituzioni locali abbiamo continuato ad investire in informazione, sensibilizzazione, formazione degli operatori. Il nostro sogno, che condividiamo coi partner istituzionali, è che la nostra diventi una comunità amica delle persone con demenza. Vi aspettiamo al convegno del 20 settembreper conoscere meglio questa malattia e la rete dei servizi che vengono garantiti”.

 

Ultimo aggiornamento pagina:
18 Novembre 2022
Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO