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La Gastroenterologia dell’AUSL di Imola compie 20 anni

Il 2 Maggio 2002 iniziava la sua attività l’Unità Operativa Complessa di Gastroenterologia dell’AUSL di Imola.

La sua istituzione, frutto degli accordi intercorsi fra l’allora Direttore Generale dell’Azienda USL di Imola Sergio Venturi ed il Rettore dell’Università di Bologna Pier Ugo Calzolari, permise di qualificare l’offerta assistenziale dell’AUSL imolese e di ampliare le potenzialità di insegnamento della gastroenterologia agli studenti della facoltà di Medicina e della scuola di specializzazione in gastroenterologia dell’Università degli Studi di Bologna.
Un sodalizio che diede vita anche al Master di 2° livello in Endoscopia Avanzata che in questi anni ha visto formarsi ben 92 medici provenienti da molte regioni italiane e, in alcuni casi, dall’estero.

Dopo un primo decennio di attività rese egregiamente presso la sede ospedaliera di Castel San Pietro Terme, nel 2012 l’Unità Operativa Complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva viene finalmente insediata all’ospedale Santa Maria della Scaletta dove, per la sua struttura ambientale (superficie di 450 mq suddivisa in 3 sale endoscopiche, 2 ambulatori, 1 sala registro/refertazione, 1 sala osservazione con 7 posti letto, 1 sala d’attesa e 20 locali di servizio) e per le modernissime attrezzature medicali di cui è fornita, rappresenta ancora oggi uno dei reparti più moderni presenti nel territorio italiano.

La direzione della struttura è affidata al prof. Pietro Fusaroli dal 2017, in continuità con la linea tracciata dalla preziosa opera del suo predecessore, prof. Giancarlo Caletti.
In questi anni è stato garantito ai cittadini del nostro circondario un servizio assistenziale che ha saputo unificare competenza professionale, cortesia ed efficienza, richiamando pazienti non solo dalla provincia di Bologna, ma anche dal resto della regione.
“Il merito per questi positivi risultati è dovuto soprattutto alla cooperazione attiva ed efficiente fra la componente medica e quella infermieristica della struttura – spiega il prof. Fusaroli - nonché al sostegno della Direzione generale aziendale”.

Un’attività ventennale che ha prodotto ogni anno non meno di 4000 colonscopie, 3000 esofagogastroduodenoscopie, 550 ecoendoscopie, 3500 visite ambulatoriali e 1500 ecografie. Accanto a queste attività per esterni, non meno di 500 pazienti all’anno sono stati curati in regime di ricovero. Tra le attività ambulatoriali, si segnalano in particolare l’attività di screening del cancro del colon, con almeno 500 pazienti sottoposti ogni anno a colonscopia preventiva, la diagnosi e cura delle epatiti e della cirrosi epatica, cui si è affiancato recentemente lo screening per l’epatite C nella popolazione generale, e l’ambulatorio dedicato alla cura delle malattie infiammatorie intestinali, dove vengono praticate terapie con farmaci biologici molto innovativi. La più recente integrazione assistenziale è rappresentata dall’esecuzione delle endoscopie pancreatico-biliari complesse, cui si affianca un ambulatorio dedicato a questi pazienti, che ha consentito di completare l’offerta terapeutica al pari delle principali Unità Operative di Gastroenterologia del territorio nazionale.

Per onorare questo anniversario, il 18 e 19 novembre si terrà a Castel San Pietro Terme un corso nazionale di endoscopia e gastroenterologia dal titolo: “Venti anni di gastroenterologia a Imola: l’endoscopia al servizio della clinica”.
“L’ecoendoscopia è una tecnica indispensabile nella diagnosi precoce dei tumori al pancreas, esofago, stomaco e retto e che viene eseguita ad alto livello in pochissimi ospedali italiani, tra cui il nostro” - prosegue il prof. Fusaroli.
Nella due giorni saranno affrontati anche temi clinici della gastroenterologia quali: sindrome dell’intestino irritabile, microbiota, aspetti nutrizionali, epatiti virati e metaboliche, malattie pancreatico-biliari, trattamento delle complicanze endoscopiche e chirurgiche, preparazioni intestinali, malattie infiammatorie intestinali, precancerosi gastrointestinali.
Tanti i relatori di prestigio che si alterneranno nelle cinque sessioni previste, provenienti dalle principali istituzioni universitarie italiane tra cui San Raffaele ed Humanitas di Milano, Molinette di Torino, Alma Mater Studiorum di Bologna, Università di Napoli, ISMETT di Palermo e tanti altri.

Quali obiettivi per il futuro? “In questi anni l’attività del nostro reparto è stata fruttuosa ed altamente qualificata – conclude il primario - Mantenere l’alto livello di qualità assistenziale fin qui raggiunto e ridurre le liste di attesa per tutte le prestazioni gastroenterologiche sono gli obiettivi che ci prefiggiamo per il prossimo futuro, considerando tutte le difficoltà incontrate e non ancora terminate del periodo pandemico”.

 
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Ultimo aggiornamento pagina:
18 Novembre 2022
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