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L’Azienda USL è in grado di garantire anche le visite specialistiche e le diagnostiche programmate, ma solo per i cittadini che non corrono alcun rischio negli spostamenti.

I servizi sanitari hanno lavorato anche in questi giorni pressoché a pieno regime.
Grazie all’impegno, talora straordinario, degli operatori che non sono stati colpiti direttamente dall’emergenza, solo 3 gli interventi chirurgici rinviati, uno di oculistica e due ernie ombelicali già riprogrammati307 le prestazioni specialistiche non erogate, su circa 1600 programmate per ieri, di cui 187 già riprenotate.

“La situazione organizzativa ad oggi ci permette di garantire anche gran parte delle prestazioni specialistiche non urgenti, cioè quelle programmate e differibili – spiega la direzione sanitaria – ma è prioritaria la sicurezza dei cittadini, pertanto invitiamo tutti coloro che per qualsiasi motivo potrebbero correre dei rischi per recarsi ad un appuntamento a non muoversi. Lo riprogrammeremo entro poche settimane e sarà richiamato per la comunicazione della nuova data.

Chi invece si trova in una situazione di piena sicurezza in partenza e nel tragitto tra il domicilio e la struttura può presentarsi e gli sarà garantita la prestazione, a meno che non sia stato chiamato direttamente per comunicarne l’impossibilità”.

Resta fermo che le mancate o ritardate disdette di appuntamenti programmati tra il 16 aggio e fino al 1 giugno non sono soggette a sanzione amministrativa. Anche i reparti stanno proseguendo normalmente le attività, nonostante non siano pochi gli operatori che hanno subito direttamente le conseguenze del maltempo. Alcuni in questi giorni hanno preferito pernottare in ospedale o nelle Case della Salute, perché raggiungere il proprio domicilio sarebbe stato impossibile o rischioso, ma anche per restare a disposizione nel caso in cui altri colleghi non avessero potuto entrare in servizio.

Alcuni cittadini che erano in carico ai servizi sanitari per terapie salvavita periodiche da effettuarsi nelle strutture sanitarie e provenienti da zone colpite gravemente, sono state ricoverate per garantire il proseguo in sicurezza delle cure.

Una task force di psicologi aziendali si è resa disponibile per garantire ascolto e supporto psicologico nei centri di raccolta sfollati del territorio.

Alcuni medici di famiglia in questi giorni hanno avuto difficoltà ad aprire i propri ambulatori, ma hanno comunque mantenuto la reperibilità telefonica.

Si ricorda che sono normalmente attivi gli ambulatori di continuità assistenziale diurna, feriale e festiva, presso le Case delle Salute di Castel San Pietro, Medicina e Vallata del Santerno e ad Imola all’Ospedale Vecchio, Via Caterina Sforza 3.

Anche in questo caso si raccomandano spostamenti solo quando strettamente necessario e solo se in piena sicurezza.


Ultimo aggiornamento pagina:
23 Maggio 2023
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