1. Vai ai contenuti
  2. Vai al menu principale
  3. Vai al menu di sezione
  4. Vai al footer
testata per la stampa della pagina
Home /
Contenuto della pagina

Estate 2023

Attivo il “Piano Caldo” nel Circondario Imolese

Come ogni anno, con l’arrivo del caldo, Azienda Servizi alla Persona Circondario Imolese, Ausl di Imola, Comuni, Associazioni di volontariato, Protezione Civile e Medici di Medicina Generale del territorio, hanno attivato il piano di contrasto alle ondate di calore, meglio conosciuto come “Piano caldo”, per la tutela della popolazione anziana e fragile nella stagione estiva.

Ondate di calore, come proteggersi?

Le ondate di calore sono condizioni meteorologiche estreme che si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associati a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione; tali condizioni rappresentano un rischio per la salute della popolazione. Un'ondata di calore è definita in relazione alle condizioni climatiche di una specifica città e non è quindi possibile individuare una temperatura-soglia di rischio valida a tutte le latitudini.

Il colpo di calore, o Ipertermia, è un disturbo provocato da un rapido aumento della temperatura corporea che si verifica in particolari condizioni climatiche: caldo molto intenso, alti tassi di umidità, mancanza di ventilazione. La presenza di tali condizioni può alterare i meccanismi deputati alla termoregolazione, con la conseguenza che il nostro organismo non riesce a disperdere il calore interno, come accade normalmente per mezzo della sudorazione e della vasodilatazione cutanea. In presenza di un colpo di calore, la temperatura interna può superare i 40°C, mentre la cute diventa calda e disidratata. È necessario intervenire tempestivamente perché i danni possono essere molto gravi e causare la morte. La disidratazione è una condizione che si manifesta quando la quantità di acqua persa dall’organismo è maggiore di quella assunta. Normalmente si devono assumere tra 1,5 e 2 litri di acqua al giorno.
L’organismo si disidrata e incomincia a funzionare male quando:

  • è richiesta una quantità di acqua maggiore come in caso di alte temperature ambientali per via della sudorazione
  • si perdono molti liquidi, come in caso di febbre, vomito e diarrea
  • una persona non assume volontariamente acqua a sufficienza in mancanza di stimolo della sete, come nel caso di bambini piccoli ed anziani
  • in caso di assunzione di farmaci che possono favorire l’eliminazione di liquidi (per esempio diuretici, lassativi)

(Fonte Ministero della Salute)


Ultimo aggiornamento pagina:
10 Luglio 2023
 

Su tutto il territorio regionale è disponibile inoltre un sistema di previsione del “disagio bioclimatico” gestito da ARPAE Emilia-Romagna, consultabile al link sottostante dove si possono trovare altre informazioni utili su gruppi a rischio, consigli pratici per fronteggiare l’emergenza caldo, gli effetti sulla salute.

 
Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO