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Bimbi e bagni, 4 occhi sono meglio di due

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità nei paesi occidentali gli infortuni domestici rappresentano la prima causa di morte nei bambini di età inferiore ai 14 anni.

In particolare, un problema emergente è quello degli incidenti in acqua, che possono provocare semiannegamenti o annegamenti.
“Proprio perché il bambino è inesperto, non comprende i pericoli ed è spinto dalla curiosità e dalla voglia di esplorare e sperimentare, è importante vigilare attentamente la sua attività in prossimità di specchi d’acqua o vasche, piscine gonfiabili, persino grosse pozzanghere – avverte Carolina Ianuale, medico igienista del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl – Il bambino può annegare anche in pochi centimetri d’acqua e sono sufficienti pochissimi minuti di sommersione per provocare seri danni: un bebè che inciampi in acqua affoga in meno di 30 secondi. L’annegamento è la seconda causa di morte accidentale in età pediatrica e la prima causa di morte accidentale sotto i 5 anni di vita, ed i bambini che sopravvivono spesso riportano danni fisici e cerebrali per tutta la vita.L’ annegamento avviene più spesso in ambiente domestico, quindi in acqua dolce: in questi ultimi anni il rischio si è acuito in seguito all’utilizzo frequente delle piccole piscine portatili o gonfiabili”.

Quali allora le precauzioni da non dimenticare mai?
“Prima di tutto non lasciare mai solo un bambino nei pressi di uno specchio d’acqua, nemmeno se fosse presente un fratellino o un amichetto più grande, e mantenere con lui un costante contatto visivo e uditivo, in modo da poter intervenire rapidamente se necessario. Perderlo di vista, anche solo per pochi secondi, può costituire un pericolo anche se la profondità della vasca è bassa e i bambini vi stanno in piedi comodamente. I bambini molto piccoli, dai 0 ai 5 anni, devono stare in acqua solo con la presenza fisica (in acqua) di un adulto responsabile. Inoltre, è importante recintare il bordo della piscina per ridurre al minimo il rischio che vi si possa cadere camminando, soprattutto se la superficie è scivolosa, altra cosa che andrebbe evitata. Piscine, e vasche d’ acqua di qualsiasi tipo, devono sempre essere protette e chiuse da coperture o cancelli quando sono inutilizzate, ed eventuali giocattoli andrebbero rimossi, per evitare che il bambino sia attratto da essi. Quando possibile, ovvero sempre nel caso di quelle di piccole dimensioni o di vasche da bagno, dopo l’uso esse vanno svuotate. Inoltre anche qualora i piccoli sappiano nuotare, è consigliabile fare indossare loro dei galleggianti, giubbetti salvavita, braccioli, ecc... almeno fino agli 8 anni. E’ inoltre utile usare tappetini antisdrucciolo sul fondo delle vasche, installare maniglioni ed evitare l’uso di prodotti che favoriscano lo scivolamento, come gli olii”.

 
 

Ultimo aggiornamento pagina:
14 Luglio 2023
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