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Un anno di chirurgia robotica ad Imola: 320 gli interventi effettuati dai professionisti di Ausl di Imola ed AOSP di Bologna con il robot Da Vinci Xi finanziato dalla Fondazione

Ad un anno dall'avvio delle attività di chirurgia robotica ad Imola, Fondazione Cassa di Risparmio, Comune e Ausl di Imola hanno fatto il punto sulla chirurgia robotica, inaugurata il 9 gennaio 2023 con un intervento del direttore di Chirurgia generale Michele Masetti, oggi anche a capo del Dipartimento Chirurgico del S. Maria della Scaletta.
Un investimento rilevante della Fondazione, operato attraverso un noleggio operativo triennale, e dell’Azienda USL di Imola, che ha fortemente rilanciato il settore chirurgico, con il reclutamento di professionisti di certificata esperienza nella chirurgia robotica, prima, appunto, il dottor Masetti, ad Imola dal 2022; quindi il dr. Stefano Tamburro direttore di Ostetricia e Ginecologia, entrato in squadra ad inizio del 2023 ed infine il dr Marco Garofalo, direttore di Urologia dall’inizio di quest’anno.
Oggi la chirurgia robotica videoassistita rappresenta la frontiera più avanzata della chirurgia miniinvasiva: inizialmente pensata per assecondare le esigenze chirurgiche di accedere a distretti anatomici notoriamente difficoltosi con l’approccio laparoscopico, come la pelvi maschile, e quindi con indicazioni prevalentemente urologiche, la chirurgia robotica si è evoluta al punto da permettere l’esecuzione di interventi complessi di tutti gli organi e visceri toraco-addominali.
Il robot riproduce gli stessi gesti del polso umano, consentendo libertà di movimento su 7 assi (a differenza dei 4 assi degli strumenti di laparoscopia convenzionale), ed una rotazione di quasi 360°, permettendo quindi di effettuare movimenti che non sarebbero altrimenti possibili.

 
 

“Un anno di attività straordinario, oltre le previsioni, per un’eccellenza sanitaria nella nostra AUSL grazie ad un importante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola con il Presidente Rodolfo Ortolani, che ringrazio, e ad un gioco di squadra fra le Istituzioni, la governance dell’AUSL con il Direttore Andrea Rossi, con cui c'è ottima sinergia, oltre ai singoli professionisti e tutte le equipe, ai quali voglio rivolgere un sentito ringraziamento perché il vero spirito del risultato e del lavoro è il loro - ha dichiarato il Sindaco di Imola, Marco Panieri -. Il rinforzo della nostra sanità locale, la prossimità dei servizi, l’abbattimento delle liste d’attesa e la garanzia di un’alta qualificazione per il nostro ospedale, mantenendo l’autonomia, sono e restano una priorità per la nostra Amministrazione e per l’intero sistema locale, impegnandosi su una
sanità locale pubblica e gratuita. Su questo è importante anche investire sulla formazione, coltivando un legame profondo per nuovi progetti con l’Università di Bologna, il Rettore Giovanni Molari e il Policlinico Sant’Orsola. Il Da Vinci XI è un tassello di un quadro più ampio di qualificazione, sviluppo e crescita che stiamo costruendo, considerando anche gli investimenti per la nuova Casa della Salute, la nuova Casa della Comunità, il CAU da poco inaugurato, la nuova camera mortuaria e altre iniziative specifiche”.

 

Come ha sottolineato il direttore generale Andrea Rossi “nel mondo sono 7500 i sistemi robotici installati, con oltre 2 milioni di interventi in crescita del 22% nel 2023 rispetto all’anno precedente. In Italia sono presenti 180 robot chirurgici, con oltre 44mila procedure al loro attivo. Ad Imola l’investimento sulla chirurgia robotica ha portato a risultati anche superiori alle aspettative. Dal punto di vista quantitativo, sono stati infatti 320 gli interventi di chirurgia robotica effettuati al Santa Maria della Scaletta nel 2023, 230 quelli in cui hanno operato i chirurghi di Imola (111 di Chirurgia generale; 52 di Urologia; 67 di ginecologia), un numero notevolmente più alto dei 150 inizialmente ipotizzati per il primo anno di attività. Circa il 95% sono stati interventi oncologici complessi”.

 

L’accordo sottoscritto tra Azienda sanitaria di Imola ed Azienda Ospedaliera di Bologna Policlinico di Sant’Orsola, ha impegnato le parti in un progetto comune di sviluppo della chirurgia robotica verso obiettivi di contenimento dei tempi di attesa per la chirurgia elettiva che hanno portato ad Imola ulteriori 90 interventi in ambito ginecologico (20) ed urologico (70) effettuati dai professionisti del S. Orsola, guidati rispettivamente dai Proff. Renato Seracchioli, direttore Ginecologia e fisiopatologia della riproduzione umana ed Eugenio Brunocilla, direttore Urologia.
Una sinergia, quella con il Sant’Orsola, che ha portato importanti sviluppi della rete nella ricerca sulle tecniche chirurgiche ed interventistiche d’avanguardia e nell’ambito formativo.

 
In chirurgia generale, come spiegato dal direttore Michele Masetti, l’attività chirurgica totale nel 2023 ha visto 1439 casi (1006 in regime di ricovero ordinario, 377 in day surgery e 56 in regime ambulatoriale). I 111 interventi robotici hanno riguardato:

Tratto superiore gastrico 12,61%
Epatobiolopancreatica 5,41%
Patologie maligne del colon 39,64%
Patologie benigne del colon 21,62%
Patologia maligna del retto 16,22%
Patologia della parete 2,70%
Patologia del surrene 1,80%
 
La UO di Ginecologia ed Ostetricia, guidata dal Dr. Stefano Tamburro, ha effettuato 780 interventi totali, di cui 475 in regime ordinario, 275 in Day Surgery e 30 in ambulatoriale. 67 gli interventi robotici, 45 quelli onco-ginecologici con tecnica di preservazione dei nervi ed uso del linfonodo sentinella, che garantiscono minori complicanze come il linfedema e gli altri su pazienti complesse per comorbidità importanti, obese, o affette da problemi del pavimento pelvico in cui il la chirurgia ricostruttiva funzionale garantisce un maggior rispetto delle strutture anatomico-funzionali; affette da endometriosi complesse spesso coinvolgimento multiorgano.
 

Il Dr. Marco Garofalo, che guida da gennaio 2024 la UOC di Urologia di Imola, nel 2023 era comunque consulente ed operava in qualità di professionista del S. Orsola e quindi ha seguito il percorso di formazione ed avvio della robotica urologica da vicino. 52 gli interventi urologici effettuati dall’équipe di Imola e 70 quelli dell’équipe del S. Orsola.
Tutti i professionisti hanno sottolineato una vera rivoluzione portata dalla robotica, al di là dei numeri: trainante nell’evoluzione culturale ed organizzativa delle unità operative del dipartimento chirurgico, ha rafforzato la coesione interna, la collaborazione multidisciplinare e la valorizzazione dei professionisti.
Anche i vantaggi prospettati per i pazienti, sono confermati dai dati di questo primo anno di attività: maggiore precisione e minori necessità di riconversione in corso di intervento (ossia di passaggio dalla tecnica robotica ad un alto tipo di tecnica), perdite di sangue limitate e conseguente riduzione della necessità di trasfusioni; riduzione delle complicanze e delle infezioni, minori tempi di recupero con riduzioni sostanziali dei giorni di degenza.

 

Il Prof. Eugenio Brunocilla, direttore dell’Urologia del Policlinico di S. Orsola, ha ribadito i vantaggi della chirurgia robotica sottolineandone anche gli elementi di sostenibilità. La chirurgia robotica, oltre all’investimento iniziale per l’acquisizione del sistema robotico, ad Imola sostenuto dalla Fondazione, ha costi indiretti superiori alle altre tecniche, per manutenzione e materiale d’uso, ma se utilizzata per effettuare gli interventi appropriati, questi costi sono riassorbiti dalla diminuzione dei costi sociali (perché il paziente torna presto alla sua vita sociale e con una migliore qualità della stessa) ed ai risparmi indiretti della sanità per degenza, trasfusioni, farmaci antidolorifici ed antiinfiammatori, re-ricoveri, complicanze, etc.
Un capitolo importante è quello della formazione, più rapida con un sistema che permette a tutti i professionisti in formazione di seguire direttamente gli interventi, e lo sviluppo di reti operative e formative multidisciplinari e multiprofessionali interne ed esterne e la presenza di specializzandi e dottorandi che frequentano regolarmente il Santa Maria della Scaletta. Nel primo anno di attività, oltre ai rapporti con il S. Orsola, l’ospedale è stato anche centro di attrazione per la formazione di molti professionisti provenienti da altri ospedali italiani.

 

“I risultati conseguiti in questi primi 12 mesi di operatività del Robot Chirurgico DaVinci Xi, illustrati oggi dal Direttore della ASL Andrea Rossi e dai suoi professionisti sono assolutamente soddisfacenti – dichiara il Presidente della Fondazione Rodolfo Ortolani. Gli oltre 320 interventi chirurgici svolti hanno oltremodo superato l’obiettivo dei 220 necessario per giustificare l’intervento economico. Ma è bene ricordare che i risultati quantitativi non sono gli unici ad essere rilevanti, anzi... ancor più soddisfacenti sono quelli qualitativi. Ed è proprio a questo riguardo che sono quindi orgoglioso nel poter affermare che il percorso decisionale, iniziato un anno prima della conclusione del contratto con il fornitore del Robot, è stato particolarmente efficace ed intelligente. Percorso decisionale interpretato dalla Commissione Medica della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola presieduta dal Dr. Vittorio Chioma che ha consentito di ben valutare ed apprezzare le potenziali ricadute cliniche dell’investimento.
Altrettanto rilevante - prosegue il Presidente Ortolani – è stato il ruolo strategico del Consiglio di Amministrazione e del Consiglio Generale della Fondazione che, dopo una istruttoria rigorosa, hanno colto le ricadute positive per la Comunità. Infatti la decisione di investire così fortemente sul Robot si è basata sulla convinzione che solo con l’innovazione l’Azienda Sanitaria e l’intera Comunità sarebbero potute diventare attrattive nei confronti di professionisti in grado di elevare il livello del servizio sanitario imolese, dando così ai cittadini la possibilità di ottenere prestazioni chirurgiche qui ad Imola anziché doverle andare a cercare presso altri presidi ospedalieri lontani dalla nostra città.
A tal proposito saluto con grande stima e piacere il Dott. Michele Masetti Direttore Dipartimento Chirurgico U.O.C. Chirurgia Generale. il Dr. Stefano Tamburro Direttore UOC Ginecologia – Ostetricia ed Dr. Marco Garofalo Direttore U.O.C. Urologia che hanno scelto Imola come loro sede per la loro crescita professionale.
I risultati oggi presentati – conclude il Presidente Ortolani - dimostrano più che ampiamente che la scelta operata è stata decisamente illuminata. Ritengo sinceramente che il progetto Robot chirurgico finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola rappresenti l’esempio perfetto di quanto una Fondazione può e deve fare per la propria Comunità.”

 
 

Ultimo aggiornamento pagina:
29 Gennaio 2024
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