Si è tenuto sabato scorso a Castel San Pietro Terme il 32° congresso annuale dell’Associazione Professione Medica & Insalute, che quest’anno ha trattato un tema di grande interesse sociale e medico, dal titolo “Longevità. Percorsi e traguardi per invecchiare bene tra scienza e miti", che ha riunito professionisti medici, ricercatori e membri della comunità per esplorare i molteplici aspetti dell'invecchiamento di successo.
Come ha sottolineato la direttrice dell’Ausl di Imola Agostina Aimola, che ha portato i suoi saluti al convegno, la sfida dell’"inverno demografico" che il mondo occidentale sta affrontando, con tassi di natalità al di sotto del livello di sostituzione ed un aumento contestuale dell'aspettativa di vita che definisce una popolazione sempre più anziana ed uno squilibrio tra vecchi e giovani, pone notevoli sfide economiche, culturali, ma soprattutto sociali e sanitarie.
Nel corso del convegno, che ha visto un’ampia partecipazione di pubblico ed un parterre di professionisti sanitari rilevante, il tema della promozione dei comportamenti che favoriscono l’invecchiamento in salute è stato centrale e si è sottolineando come la longevità non sia determinata unicamente dalla genetica, ma venga significativamente influenzata dalle scelte di vita.
Le discussioni hanno ribadito l'importanza di un approccio olistico all'invecchiamento, che va dall’attenzione alla sana alimentazione, allo svolgimento di una regolare attività fisica regolare, fino al benessere mentale derivante anche dai rapporti sociali di supporto e di coinvolgimento creativo.
Un’occasione di formazione accreditata ECM per gli operatori e le operatrici sanitarie, che ha visto tra i relatori numerosi professionisti dell’Azienda USL di Imola, che ha patrocinato e accreditato l’evento.
Il tema è stato affrontato da numerosi punti di vista: dall'impatto dei cambiamenti ormonali durante l'invecchiamento alle strategie per mantenere l'equilibrio ormonale e promuovere il benessere generale, dai consigli per mantenere la salute del pancreas e prevenirne le malattie, al legame tra malattia renale cronica e longevità, fino ai progressi nel trattamento del cancro e al loro impatto sul miglioramento della qualità della vita e della longevità per le persone con malattie neoplastiche. E, ancora, le sfide dell'invecchiamento per persone con lesioni del midollo spinale, il ruolo dei farmaci nella promozione di un invecchiamento sano, i potenziali benefici dell'ossigenoterapia iperbarica nell'affrontare le condizioni neurodegenerative, la connessione tra qualità del sonno, funzione cognitiva e longevità generale e le misure preventive per mitigare il rischio di demenza.
La discussione della tavola rotonda, a cui hanno partecipato Associazioni di volontariato e cittadini, si è centrata poi sui determinanti sociali ed ambientali, che se sfavorenti portano alla solitudine e all’isolamento e ad una bassa qualità di vita. “Anche l’architettura delle nostre città ha un ruolo determinante sulla vita delle persone anziane – ha spiegato il dottor Danilo Pasotti, medico di medicina generale e psicologo – Pensiamo ad un anziano che vive solo in un appartamento al terzo piano senza ascensore: di fatto un recluso e questa condizione ha un impatto devastante sulla sua qualità di vita generale”.
Informazioni cliniche e di prevenzione a tutto tondo, spiegate dai relatori in modo chiaro ed efficace, una vera mission per Professione Medica & Insalute che dell’alfabetizzazione sanitaria dei cittadini ha fatto la propria bandiera, parallelamente a quella della formazione dei professionisti della salute.
“Siamo particolarmente soddisfatti del risultato di questo evento, apprezzato sia dagli esperti che dai cittadini e dalle Associazioni presenti per la qualità delle relazioni – ha dichiarato la dr.ssa Shirley Ehrlich, presidente dell’Associazione di Promozione Sociale Professione Medica e Salute, che vede associati, tra gli altri, molti medici di famiglia del nostro territorio – Il nostro prossimo traguardo è la realizzazione di una ricerca multicentrica sul tema dell’alfabetizzazione sanitaria e della cura del sé come chiave di volta per un invecchiamento sano ma anche per la sostenibilità del nostro prezioso Sistema Sanitario NazionaleSiamo forti sostenitori del fatto che
i cittadini debbano concorrere alla propria salute e con il nostro impegno quotidiano, fatto di incontri con le persone sui territori, affiancati dai professionisti della nostra Ausl, auspichiamo di accompagnarli verso la via della longevità, attraverso l’educazione a stili di vita sani e sostenendo la capacità personale di prendersi cura di sé, per invecchiare attivamente in salute e in armonia psico-fisica e sociale”.