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Piscine sotto controllo: la sicurezza prima di tutto

Con l’arrivo dell’estate, le piscine diventano un punto di riferimento per chi cerca refrigerio e divertimento. Tuttavia, dietro il piacere di un tuffo si nasconde la necessità di garantire ambienti sicuri e igienicamente controllati. L’Azienda USL di Imola svolge un ruolo fondamentale nella sorveglianza delle strutture, assicurando che le norme sanitarie vengano rispettate e che la qualità dell’acqua sia sempre adeguata.

"La sicurezza degli utenti è la nostra priorità, - spiega Carolina Ianuale, responsabile dell’Unità Operativa Igiene e Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Imola -. Le piscine devono rispettare rigorosi standard igienico-sanitari, e il nostro compito è verificare che ogni impianto sia conforme alle normative. I controlli non si limitano alla qualità dell’acqua, ma riguardano anche la pulizia degli ambienti, dagli spogliatoi alle docce, per prevenire la diffusione di infezioni cutanee e altre problematiche."

Oltre agli obblighi dei gestori, che devono redigere e applicare un Piano di Autocontrollo, l’Azienda USL effettua ispezioni periodiche per monitorare la corretta gestione degli impianti. "Le verifiche includono campionamenti dell’acqua e controlli sulle procedure di sanificazione - continua la dottoressa Ianuale - . Nel 2024, ad esempio, sono stati ispezionati 20 strutture: in 6 casi sono state emesse proposte di ordinanza con richieste di adeguamento ed in un caso è stata richiesta la sospensione dell’attività. Manteniamo un livello di attenzione elevato, perché la sicurezza non è mai un aspetto da sottovalutare."

Bisogna inoltre sottolineare l’importanza della vigilanza stretta dei più piccoli. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità nei paesi occidentali gli infortuni domestici rappresentano la prima causa di morte nei bambini di età inferiore ai 14 anni. In particolare, un problema emergente è proprio quello degli incidenti in acqua, che possono provocare semiannegamenti o annegamenti.

“Proprio perché il bambino è inesperto, non comprende i pericoli ed è spinto dalla curiosità e dalla voglia di esplorare e sperimentare, è importante vigilare attentamente la sua attività in prossimità di specchi d’acqua o vasche, piscine gonfiabili, persino grosse pozzanghere – avverte la dottoressa Ianuale – Il bambino può annegare anche in pochi centimetri d’acqua e sono sufficienti pochissimi minuti di sommersione per provocare seri danni: un bebè che inciampi in acqua affoga in meno di 30 secondi. 

L’annegamento è la seconda causa di morte accidentale in età pediatrica e la prima causa di morte accidentale sotto i 5 anni di vita, e i bambini che sopravvivono spesso riportano danni fisici e cerebrali per tutta la vita.L’ annegamento avviene più spesso in ambiente domestico, quindi in acqua dolce: in questi ultimi anni il rischio si è acuito in seguito all’utilizzo frequente delle piccole piscine portatili o gonfiabili”.

L’importanza della prevenzione è stata tragicamente evidenziata lo scorso anno: "Un episodio che ha dimostrato quanto il controllo debba essere costante con una vigilanza sempre attenta - sottolinea la responsabile dell’Unità Operativa Igiene e Sanità Pubblica dell’Azienda -. Affinché tragedie simili non si ripetano, è fondamentale che tutti, dai gestori agli utenti, collaborino nel rispetto delle norme e delle buone pratiche di sicurezza."

 

Quali sono allora le precauzioni da non dimenticare mai?

“Prima di tutto non lasciare mai solo un bambino nei pressi di uno specchio d’acqua, nemmeno se fosse presente un fratellino o un amichetto più grande, e mantenere con lui un costante contatto visivo e uditivo, in modo da poter intervenire rapidamente se necessario. Perderlo di vista, anche solo per pochi secondi, può costituire un pericolo anche se la profondità della vasca è bassa e i bambini vi stanno in piedi comodamente. I bambini molto piccoli, dai 0 ai 5 anni, devono stare in acqua solo con la presenza fisica (in acqua) di un adulto. Inoltre, è importante recintare il bordo della piscina per ridurre al minimo il rischio che vi si possa cadere camminando, soprattutto se la superficie è scivolosa, altra cosa che andrebbe evitata. Piscine, e vasche d’ acqua di qualsiasi tipo, devono sempre essere protette e chiuse da coperture o cancelli quando sono inutilizzate, ed eventuali giocattoli andrebbero rimossi, per evitare che il bambino sia attratto da essi. Quando possibile, ovvero sempre nel caso di quelle di piccole dimensioni o di vasche da bagno, dopo l’uso vanno svuotate. Inoltre anche qualora i piccoli sappiano nuotare, è consigliabile fare indossare loro dei galleggianti, giubbetti salvavita, braccioli, ecc... almeno fino agli 8 anni. E’ inoltre utile usare tappetini antisdrucciolo sul fondo delle vasche, installare maniglioni ed evitare l’uso di prodotti che favoriscano lo scivolamento, come gli olii”.

Garantire piscine sicure significa non solo effettuare controlli regolari, ma anche diffonde

 
 

Ultimo aggiornamento pagina:
16 Giugno 2025
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