ndividuazione di Mobility Manager
Avvio di una fase di sensibilizzazione/studio/intervento verso le maggiori realtà locali della produzione (private e cooperative, con più di 300 dipendenti) e del terziario (Comune, Azienda USL, Hera, Poste) affinchè acquisiscano informazioni conoscitive riguardo alle modalità di raggiungimento del posto di lavoro da parte dei propri dipendenti e, successivamente, siano in grado di progettare interventi graditi, dunque praticabili ed efficaci.
Risulta chiaro che non possono essere ipotizzati interventi che non tengano conto della concreta fattibilità e praticabilità, a rischio di andare incontro ad insuccessi.
L'ipotesi di medio periodo è che il sistema produttivo composto dalle entità "maggiori" funzioni da volano capace di orientare anche le piccole imprese industriali e artigiane a muoversi nel solco di tale impostazione progettuale.
Individuazione da parte di tutte le Aziende(private o cooperative, con più di 300 dipendenti) e gli Enti (Comune, Azienda USL, Hera, Poste) di un proprio dirigente investito ufficialmente di funzioni di Mobility Manager
Realizzazione, sotto il coordinamento dei vari mobility manager, di uno studio, per mezzo di questionario, volto a:
- fare l'inventario delle modalità con cui i dipendenti delle aziende interessate percorrono il tragitto casa-lavoro-casa (mezzi, percorsi, tappe intermedie, tempi, uso individuale o collettivo dei mezzi ecc.)
- conoscere il livello di gradimento e/o praticabilità di modalità alternative di trasporto, con forte propensione a soluzioni innovative e personalizzate (non solo trasporto pubblico classico, ma pulmini personalizzati e dedicati d'azienda o di consorzi di aziende, car pooling), comprese eventuali misure di incentivazione (abbonamenti, sconti, facilitazioni di parcheggio) e di sveltimento mirato (corsie preferenziali e dedicate ecc.)
- sensibilizzare sui costi economici familiari e sui vantaggi complessivi sulla salute che tale diversa modalità di trasporto comporterebbe.
Realizzazione di una campagna pubblica (con carattere anche di concorso a premi) tra le Aziende allo scopo di calcolare ad un momento zero il loro carico di inquinamento (sia per percorsi dei dipendenti , che delle merci in entrata e in uscita, che delle flotte per logistica ecc.) per poi successivamente attuare, in autonomia, le politiche efficaci ritenute praticabili, ed infine ricalcolare a distanza (esempio: dopo un anno) il carico generato.
In base alla percentuale della riduzione ed alla esportabilità delle tecniche impiegate, una apposita commissione aggiudicherà i premi.
Numero di Aziende imolesi che aderiscono alla fase dello studio e progettazione sul totale di quelle individuate come target (Aziende con più di 300 dipendenti).
Risultato atteso: almeno l' 80%
* Percentuale di questionari compilati e riconsegnati tra i dipendenti delle Aziende di cui al punto precedente, sul totale dei questionari distribuiti all'insieme dei dipendenti.
Risultato atteso: almeno il 60%
* Aumento della vendita dei biglietti e degli abbonamenti per i mezzi pubblici.
Risultato atteso:almeno il 2% nel 2005 rispetto al 2003
* Riduzione del traffico veicolare privato individuale, misurato sulle persone che lavorano presso le Aziende con più di 300 dipendenti.
Risultato atteso: almeno 1% in meno, a Dicembre 2005 rispetto al Dicembre 2004 (valore 2004 da ricavare attraverso il questionario)
* Riduzione degli eventi di superamento delle soglie normate dalla legge (PM10; Ozono; Benzene) nel corso del triennio 2004-2005-2006 rispetto al triennio 2001-2002-2003
Risultato atteso: qualsiasi valore in decremento
* Daniele Bassini - Incaricato Ufficio Ambiente del Settore Tecnico Comune di CSPT
* Filippo Busi - Dott. Chimica Industriale, Consulente Tecnico del PPS
* Giancarlo Sgubbi - Dirigente ufficio viabilità Comune di Imola
* Mauro Ferri - Mobility Manager SACMI Imola
* Valter Balducci - Segretario CISL di Imola