La Regione Emilia Romagna con la DGR n. 2188 del 27/12/2010 ha adottato un provvedimento di riduzione dello standard dei posti letto che dovrà risultare non superiore a 4,2 p.l. per mille abitanti, comprensivi dello 0,7 p.l. per mille abitanti per riabilitazione e lungodegenza post-acuzie, al netto dei posti letto calcolati sulla base del saldo di mobilità in giornate di degenza, dedicati in via prevalente od esclusiva a pazienti provenienti da altre regioni; tale standard dovrà essere traguardato al 31/12/2011.
Il nuovo patto per la salute 2010-2012 (provvedimento del 3.12.2009 dell‟intesa Stato-Regioni), dà alcune indicazioni, recepite dalla Regione Emilia-Romagna, cui l‟Azienda USL di Imola intende attenersi:
In particolare, sembrano determinanti le seguenti indicazioni strategiche:
L'assistenza ospedaliera dell'AUSL di Imola è attualmente caratterizzata dalla presenza di due stabilimenti, Imola e castel San Pietro, complementari nelle funzioni: Imola sede elettiva per l‟emergenza-urgenza, le cure ad elevata intensità assistenziale e i servizi di diagnosi e cura più complessi, Castel S. Pietro sede elettiva per chirurgia di giorno e con breve degenza e per cure long-term a bassa complessità
Le indicazioni di sviluppo coerenti con le linee di indirizzo nazionali e regionali presuppongono la promozione del passaggio dall'attività di ricovero ordinario a quella di ricovero diurno e di quest'ultima al regime ambulatoriale complesso (Day Service) ed ambulatoriale semplice, la promozione dell'assistenza residenziale e domiciliare a garanzia della continuità assistenziale post-dimissione e della riduzione degli oneri derivanti dalla erogazione in regime ospedaliero di attività potenzialmente inappropriata in termini di patologia e di durata della degenza.
Un forte contributo in termini di innovazione è rappresentato dal nuovo modello clinico-organizzativo per intensità/complessità delle cure, già introdotto in diverse strutture ospedaliere della Regione ed in fase avanzata di sviluppo nell'ospedale di Imola. Esso è incentrato sulla stratificazione del bisogno clinico-assistenziale del paziente e sulla integrazione clinica interdipartimentale, interdisciplinare ed interprofessionale, ed è caratterizzato da:
La pianificazione di una nuova struttura ospedaliera presuppone la definizione di uno scenario di medio periodo, ovvero che miri a definirne l'assetto nei successivi 5-10 anni. Pertanto gli obiettivi a lungo termine individuati troveranno parziale sviluppo entro il prossimo triennio.
Obiettivo 1: Completare, entro la prima metà del 2011, il trasferimento delle funzioni ospedaliere ancora presenti all'ospedale Vecchio (Day Hospital Oncologico, ambulatori pneumo-allergologici, servizio di Terapia Antalgica).
Nei prossimi anni dovrà continuare l'attività di rientro delle funzioni ospedaliere attualmente dislocate all'Ospedale Vecchio (Farmacia, Genetica, Anatomia Patologica), e, si auspica, anche quelle riabilitative, ospedaliere e territoriali attualmente collocate al "Silvio Alvisi".
Nel contempo per le funzioni che rimangono collocate all'Ospedale Vecchio (Distretto e Dipartimento di Cure Primarie, Dipartimento di Sanità Pubblica, Direzione Generale e Dipartimento Amministrativo e Tecnico) dovranno essere valutate soluzioni logistiche che consentano la concentrazione dei servizi e la rivalutazione delle aree ospedaliere non più utilizzate.
Obiettivo 2: Progettare la realizzazione c/o Ospedale Nuovo di Imola di piastre tecniche e con ciò contribuire, negli anni successivi, al trasferimento sia di alcun funzioni proprie dell'area ospedaliera (laboratori, Camera Mortuaria) che di alcune funzioni afferenti alla territorialità (assistenza specialistica ambulatoriale, riabilitazione) che di alcune funzioni di supporto (magazzino farmaceutico, magazzino economale).
Il piano di rientro delle funzioni assistenziali non può che passare dalla creazione di nuovi spazi, azione possibile all'interno del perimetro ospedaliero, e dalla rifunzionalizzazione di quelli esistenti, nell'ottica di facilitare la fruibilità dei percorsi, in particolare quelli del paziente che accede all'assistenza specialistica ambulatoriale.
Obiettivo 3: Adeguare le degenze con aggiornamento impianti e aumento comfort alberghiero (3°, 4° e 5° piano). Si ricercherà il miglioramento del comfort alberghiero in area di degenza e la creazione di altri spazi di degenza (al quinto piano) funzionali all'inserimento di nuove discipline specialistiche (oncologia per degenti).
Obiettivo 4: Potenziare le attività chirurgiche anche attraverso il potenziamento del blocco operatorio (realizzazione della 8° sala operatoria)
Verrà perseguito anche il potenziamento dell'area chirurgica (ottava sala operatoria) e l'organizzazione dell'attività per intensità di cura anche in area chirurgica.
Obiettivo 5: Completare lo sviluppo del modello di assistenza per intensità delle cure / complessità assistenziale nel DEA, in area medica e in area chirurgica.
Obiettivo 6: ridefinire la mission dell'ospedale di Castel San Pietro orientandolo verso l'integrazione con le attività territoriali (Casa per la Salute) e verso le cure long-term e la palliazione.
Riguardo lo stabilimento di Castel san Pietro Terme è importante perseguire e completare al suo interno l'integrazione delle attività sanitarie e socio - sanitarie afferenti al Dipartimento di Cure Primarie (Casa della Salute).
Questo sviluppo della struttura satellite consente di sviluppare i percorsi integrati e protetti sul territorio che derivano dalla funzione di erogazione delle cure long- term e della palliazione. Per questi ambiti di attività sono in previsione nuovi modelli assistenziali innovativi (ambulatorio di cure palliative, Day Hospice).
Altra area strategica su cui concentrare la progettazione futura è quello dell'attività di chirurgia di giorno, per la quale è possibile integrare l'offerta con le altre discipline presenti in azienda (es. urologia, ginecologia, ortopedia) e ricercando accordi per la mobilità attiva dalle aree distrettuali contigue.