L'AUSL di Imola, nel 2012, offre direttamente occupazione a 1.789 persone, alle quali vanno aggiunti i medici convenzionati (163) e il personale con contratto libero professionale e atipico (28) per un totale di 1.980 occupati (si rimanda alla Sezione 4 per un dettaglio sul Personale aziendale). Il monte salari e i compensi erogati complessivamente al personale dipendente e convenzionato superano i 100 milioni di euro, ponendo l'azienda in posizione di preminenza sul locale mercato del lavoro e più in generale sul sistema economico/produttivo del territorio.
Sulla base dei dati di Unioncamere Emilia Romagna gli occupati del Circondario Imolese vengono stimati in 47.313 (giugno 2012). Il personale aziendale risulta essere il 4,2% dell'occupazione complessiva sul territorio imolese. Inoltre, dei 1.789 dipendenti, 74 appartengono a categorie protette. Al dato riguardante i dipendenti dell'AUSL di Imola va aggiunto l'indotto generato sulle imprese del territorio, in riferimento alle risorse economiche gestite e alla quota di attività esternalizzate. A tal proposito si segnalano alcuni elementi utili a delineare l'impatto economico dell'AUSL di Imola rispetto al territorio:
L'AUSL di Imola, nel 2012, ha registrato un considerevole numero di donazioni da parte di cittadini, imprese ed istituti bancari per un valore complessivo di circa 800.000, a conferma del forte attaccamento al territorio e della sensibilità verso il settore sanitario. Le donazioni dei cittadini in denaro sono state pari a circa 100.000, mentre ammonta a circa 70.000 il valore delle donazioni in beni (arredi, piccoli elettrodomestici e presidi vari).
I contributi di Fondazioni, Istituti Bancari ed Aziende del territorio, per attrezzature sanitarie ammontano ad oltre 400.000. In particolare, si segnalano 86.500 destinati all'allestimento tecnologico dell'ottava sala operatoria e 90.000 per attrezzature di gastroenterologia, donati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola; 60.000 per attrezzature di cardiologia da parte della SACMI di Imola e 191.000 destinati ad attrezzature di radiologia a Castel San Pietro Terme da parte di CEFLA di Imola. Va segnalato, inoltre, il finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e Cassa di Risparmio di Imola di circa 120.000 per l'invio dei referti a domicilio e per il finanziamento di vari progetti in campo assistenziale.
In Tabella 2.12 si riporta il dettaglio delle donazioni e dei contributi nel periodo 2010 - 2012.
L'azienda negli ultimi anni ha profuso particolare impegno nella gestione energetica, al fine di perseguire, secondo gli indirizzi nazionali e regionali, un razionale consumo delle utenze di gas, energia elettrica, acqua potabile e teleriscaldamento, utile anche ad assolvere annualmente alle norme in materia di ricognizione delle risorse energetiche richieste a questa amministrazione dal Ministero della Salute, Regione Emilia Romagna e FIRE. L'azienda ha aderito alla convenzione stipulata dall'Agenzia Regionale Intercent-ER per la fornitura di energia elettrica e gas metano ed ha rinnovato, rinegoziandone il prezzo, con HERA Spa il contratto di fornitura del teleriscaldamento.
Per quanto riguarda l'acqua, nel 2012, si è provveduto ad un importante intervento di manutenzione sulla struttura di Montecatone, che permetterà una gestione più efficiente dei consumi. Più nel dettaglio si può osservare, per quanto riguarda i consumi di energia elettrica, che il 2012 ha visto una riduzione dello 0,14% rispetto al 2011, contro un aumento medio a livello regionale del 4,71%. Mentre per quanto riguarda l'energia termica si è registrato un aumento del 3,06% contro una media regionale dell'1,62%: un maggior consumo dovuto agli effetti dell'andamento climatico dei mesi invernali e al maggior assorbimento energetico derivante dall'attivazione della Banca delle Cornee e dell'8° Sala Operatoria.
Nel 2012 sono proseguite le attività di formazione/informazione capillare verso tutti i dipendenti dell'azienda per completare la corretta identificazione dei rifiuti prodotti e le relative tecniche di smaltimento. Altrettanto si è proseguito nel monitoraggio mensile della produzione di rifiuti pericolosi a rischio infettivo per Unità Operativa e Servizi (CER 180103), presso il Presidio Ospedaliero, tesa a favorire in via prioritaria la prevenzione e il contenimento della produzione di rifiuti, ottimizzandone la raccolta, il trasporto e lo smaltimento. Si sottolinea il raggiungimento dell'obiettivo aziendale 2012 che prevede la produzione di chilogrammi di rifiuti pericolosi a rischio infettivo uguale al 2011 o con uno scostamento inferiore al 5%. In particolare si evidenzia una riduzione dell'indicatore sulla produzione di rifiuti per giornata di degenza: nel 2012 risulta pari a 1,01 kg/gd rispetto all'1,03 kg/gd del 2011. I grafici di seguito mostrano le tipologie di rifiuti prodotti nel 2012 e l'andamento 2009-2012 della produzione dei rifiuti pericolosi a rischio infettivo a livello aziendale.