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Profilo aziendale

Livelli essenziali di assistenza

Assistenza collettiva in ambienti di vita e di lavoro

L'attività di Prevenzione si sviluppa in funzioni di analisi, promozione, orientamento, assistenza e vigilanza sui problemi di salute. Accanto ad una attività di routine (screening, vaccinazioni, controllo e vigilanza, ecc.) si sviluppano progetti sul fronte dell'educazione alla salute e dello sviluppo di interventi mirati sui principali fattori di rischio per la salute.

 

Programmi regionali di screening

 Nel contesto del Piano Regionale della Prevenzione, l'AUSL di Imola continua a rispettare gli obiettivi relativi ai tre screening oncologici, sia in termini di avanzamento del programma (relativamente alla prevista tempistica di round), sia di adesione della popolazione all'invito. In coerenza con le raccomandazioni regionali, l'invito è esteso anche alla popolazione non residente e domiciliata.
Dal 01/01/2012, nell'ambito dello screening mammografico, è iniziato il programma di "Individuazione e sorveglianza del rischio eredo-familiare per il carcinoma della mammella".
Il Centro Spoke di questo programma si identifica con l'Unità Operativa di Anatomia Patologica. Nel 2012 sono state effettuate 9.345 mammografie di screening e sono stati espletati, nel Centro Spoke, 268 approfondimenti per la valutazione di familiarità per carcinoma mammario.
Per quanto riguarda l'avanzamento e l'adesione al programma si registrano dati superiori alla media regionale, come si mostra in Tabella 2.17, per il periodo 2010-2012. Si ricorda che l'indicatore sull'avanzamento del programma è determinato dalla percentuale di persone invitate in un anno rispetto alla popolazione teorica da invitare e che tale indicatore deve tendere al 100%. L'adesione a invito è la percentuale degli aderenti al programma sul totale degli inviti.

 
 

 (*) Il dato 2012 non è definitivo
 
A partire da marzo 2010 lo screening per la diagnosi precoce del tumore alla mammella è stato esteso, in tutta la regione, anche alle donne di fascia di età tra i 45-49 e 70-74 anni.   

 

Vaccinazioni infantili

Per quanto riguarda le vaccinazioni infantili contro poliomielite, morbillo, Hib, pertosse al compimento del 2° anno di vita, l'AUSL di Imola, mantiene valori di copertura elevati e superiori alla media regionale, così come per la vaccinazione antipapilloma virus (HPV), dove un eccellente livello di copertura pone l'AUSL di Imola ai primi posti a livello regionale. Nel 2012 sono state effettuate 17.165 vaccinazioni infantili in linea con il volume dell'anno precedente (17.885), di cui 1.645 vaccinazioni HPV. In Tabella 2.18 si evidenzia come, nel periodo 2009-2012, la copertura vaccinale sia stata uguale o superiore allo standard del 95%.

 
 

Anche il tasso di copertura vaccinale contro il meningococco (a 24 mesi e a 16 anni) risulta superiore alla media regionale (Tabella 2.19).

 
 

 La campagna per la promozione della vaccinazione HPV nelle ragazze dodicenni ha consolidato gli ottimi risultati degli anni precedenti. L'81,7% delle ragazze nate nel 2000 ha completato il ciclo vaccinale (3 dosi), mentre l'84,1% ha cominciato il ciclo con almeno una dose. La copertura registrata per le nate nel 1997, pari al 93,6%, rappresenta il valore più elevato della Regione (media RER 75,2%). Nelle ragazze nate nel 1998 si registra a fine 2012 una copertura dell'86,1%: il miglior risultato regionale relativo a tale anno (Tabella 2.20).

 
 

 (*)  Coorte di nascita con offerta gratuita su presentazione spontanea

 

Vaccinazione antinfluenzale

 I dati relativi alla campagna vaccinale 2012/2013, seppur non definitivi, evidenziano a livello regionale una flessione rispetto all'anno precedente. L'AUSL di Imola raggiunge comunque uno dei livelli più alti di copertura. La popolazione anziana over 65 anni vaccinata è stata pari a 17.307 unità su una popolazione target di 30.435, con un tasso di copertura pari al 58% (vs 64,9% della campagna vaccinale 2011/2012), superiore al 55,4% della media regionale (vs 63,6% della campagna 2011/2012). Anche per quanto riguarda la vaccinazione degli operatori sanitari l'AUSL di Imola raggiunge una copertura del 17% superiore alla media regionale del 14,3%. 

 
 

Attività di prevenzione e di sorveglianza sanitaria negli ambienti di vita e di lavoro

 Sul versante Igiene e Sanità pubblica le attività sono caratterizzate dal consolidamento ed adeguamento alle nuove normative delle attività di prevenzione primaria e vigilanza (epidemiologia e profilassi delle malattie infettive nella popolazione adulta, sicurezza alimentare e nutrizionale, valutazione dell'impatto sulla salute dei fattori di rischio ambientale, vigilanza sulle attività produttive, ricettive, ricreative, di cura e assistenza). Sono state oggetto di rimodulazione organizzativa le attività di certificazione medico-legale, idoneità sportiva, vaccinazioni, visite fisiatriche per migliorare l'appropriatezza e l'accessibilità per gli utenti. Si è proceduto altresì all'aggiornamento del Sistema informativo, finalizzato alla rilevazione dei dati di attività sull'igiene edilizia e ambienti confinati, nonché alla sua interfaccia con il livello aziendale.
Le attività relative alla Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro hanno riguardato in particolare: l'avvio delle procedure tecniche e di test per l'installazione del nuovo sistema informativo per la gestione delle attività di servizio; l'istituzione dell'archivio regionale degli esposti a cancerogeni professionali; l'istituzione del Centro Operativo Regionale per i Tumori Naso Sinusali di origine professionale; il rispetto dei parametri quali - quantitativi su specifici argomenti del PRP; l'avvio di progetti locali per le attività di prevenzione nei luoghi di lavoro.
Con riferimento all'Igiene veterinaria, l'attività del 2012, comprende gli interventi sul campo della sicurezza alimentare. La programmazione dell'attività di controllo si è basata su modalità finalizzate a garantire controlli mirati, frequenti, ad elevato contenuto specialistico per le attività a carattere industriale, controlli ad ampio raggio associati ad attività di formazione per le aziende della produzione primaria. Inoltre, grande attenzione è stata posta alla informazione verso i consumatori e alla comunicazione rivolta alla cittadinanza in materia di sicurezza alimentare per promuovere l'adozione di corrette modalità di comportamento alimentare dal punto di vista igienico e nutrizionale. Sono state, altresì, garantire le attività specifiche di sanità pubblica veterinaria con interventi specialistici, dall'esecuzione dei controlli agli interventi di prevenzione.
In ambito di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro, l'attività di vigilanza rappresentata in Figura 2.22, mostra un aumento delle imprese controllate a fronte di una riduzione delle unità produttive esistenti nel territorio, in linea con il trend regionale.

 
 

 PAT 2006  (**): Posizioni Assicurative Territoriali di Industria e Servizi estratte dall'archivio Nuovi Flussi Informativi INAIL 2008 pubblicati nel 2009

 
 

 Sul territorio del Circondario Imolese sono presenti 988 aziende di ristorazione e 391 aziende di trasformazione alimentare. Le percentuali delle aziende controllate sulle esistenti, nel 2012, risultano in diminuzione rispetto agli anni precedenti, in particolare per quanto riguarda le aziende di ristorazione, ma comunque superiori al dato regionale (Tabella 2.23). 

 
 

 In Figura 2.24 i dati relativi al numero di sopralluoghi per allevamento e il confronto con i dati regionali. Il trend evidenzia un calo dei sopralluoghi a livello aziendale e ancor più regionale.

 
 

 L'attività in ambito locale legata all'igiene urbana e al rapporto uomo-animale-ambiente è diventata più rilevante negli ultimi anni. Il Servizio Veterinario si è strutturato per soddisfare le crescenti esigenze con interventi specialistici: controlli rivolti alla prevenzione delle malattie infettive a carattere zoonosico; valutazioni in merito all'aggressività non controllata di cani; interventi di prevenzione e controllo del randagismo; controlli della popolazione degli animali sinantropi (es. colombi urbanizzati) e della popolazione dei selvatici con attenzione nei confronti di animali che possono trasmettere zoonosi (es. corvidi, volpe) o che possono determinare problemi di convivenza con la zootecnia locale (ricomparsa del lupo nelle nostre colline); interventi, in collaborazione con altri organi competenti in materia di igiene o di controllo della fauna o dell'ambiente in caso di inconvenienti igienici determinati dalla detenzione scorretta di animali; monitoraggio e repressione del fenomeno dell'avvelenamento degli animali.

 

Ultimo aggiornamento pagina:
12 Aprile 2019
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