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Profilo aziendale

Livelli essenziali di assistenza

Assistenza ospedaliera

Strutturadell'offerta. L'AUSLdi Imola è dotata di un Presidio Ospedaliero articolato su due Stabilimenti(Imola e Castel San Pietro Terme). I posti letto direttamente gestiti sono pari a 404, distinti in:  362 PL ordinari; 28 PL Day Hospital; 14 PL Day Surgery.
Insiste sullo stesso territorio la struttura ospedaliera monospecialistica diriabilitazione Montecatone RehabilitationInstitute, (società a capitale interamente pubblico) che presenta una dotazione di 150 PL ordinari e 8 PL di Day Hospitalaccreditati. Nel territorio dell'AUSL di Imola non sono presenti case di cura private convenzionate.
Nella tabella che segue si evidenzia una dotazione di PL per 1.000 abitanti pari a 4,24, considerati anche i PL di Montecatone che si inserisce in una funzione di riabilitazione sovraziendale.
Se si tiene conto, perquanto riguarda questi ultimi PL, solamente del fabbisogno per i residenti, ilrapporto risulta di 3,12 PL per 1.000 abitanti. Se si considera nelladeterminazione dei PL il saldo di mobilità (0,77 PL) complessivamentel'indicatore di PL per 1.000 abitanti risulta di 3,89.
Lo standard fissato alivello nazionale, come nel grafico in Figura 2.54, stabilisce un parametro di 3,7PL/1.000 abitanti, comprensivi dello 0,7 PL per riabilitazione e lungodegenzapost-acuzie.

 
 

Tassodi ospedalizzazione standardizzato. Di seguito viene rappresentato il tasso di ospedalizzazione per 1.000 abitanti (comprensivo dei ricoveri dei residenti inmobilità) che si conferma uno dei migliori dati a livello regionale (161,65), inferiore al valore medio regionale (164,14) e in netto calo rispetto al 2011(168,03).

 
 

Indice di dipendenza. L'AUSL di Imola mantiene un buon grado di attrazione da parte delle proprie strutture ospedaliere, in linea con la media regionale, con una propensione ad una maggiore attrazione intraregionale. 

 
 

Mobilità attiva complessiva. Il 2012 presenta una leggera diminuzionedel 2% rispetto ai valori del 2011 in termini di ricoveri, mentre per quanto riguarda l'aspetto economico si registra un aumento del 6%, pari ad un importo di € 546.348. le unità operative che registrano i maggiori aumenti diattrazione sono: l'oncologia (+32%), la lungodegenza (+24%), psichiatria (+21%), gastroenterologia (+17%).

Mobilità passiva infra-RER. Rispetto al 2011, la mobilità passiva 2012 registrauna riduzione (-4% ricoveri e -3% in termini di importi): 7.011 ricoveri nel2012 vs 7.317 nel 2011, con un risparmio di spesa di € 770.179. Maggiormente marcata la riduzione verso le strutture private accreditate: il privato infra-RER si riduce, infatti, del 17%come volumi di attività e del -12% come valore economico. In Tabella 2.57 siriportano i valori dei dimessi per le discipline presenti in azienda, conevidenziata la parte in mobilità passiva e il conseguente indice di dipendenzaa livello aziendale.

 
 

Si può notare una riduzione di mobilità passiva per l'ortopedia, l'oncologia e la chirurgia generale, mentre si registra un aumento per la cardiologia, l'ostetricia-ginecologia e la terapia intensiva.
A completamento si riportano in Tabella 2.58 i casi di mobilità passiva per le discipline non presenti nel presidio ospedaliero imolese. I dati mostrano una leggera riduzione rispetto al 2011 in particolare per quanto riguarda l'alta specialità di cardiochirurgia e neurochirurgia.

 
 

Per concludere si propone la distribuzione percentuale della produzione di assistenza ospedaliera a favore dei cittadini residenti, ripartita tra ricoveri avvenuti presso il Presidio ospedaliero imolese e ricoveri effettuati in altre strutture regionali, distinti per discipline presenti e non presenti.

 
 
Attività ospedaliera

In Tabella 2.60 si rappresenta l'attività di degenza ordinaria con l'andamento della casistica in regime diricovero ordinario dal 2010 al 2012. Gli scostamenti, rispetto al 2011, evidenziano un consolidamento dell'attività che presenta un sostanziale mantenimento del numero dei casi (-8).

 
 

In Tabella 2.61 sipresentano gli indici di performance sui tempidi attesa per gli interventi chirurgici e la chemioterapia, oggetto di monitoraggio regionale a confronto con i dati 2011.
Rispetto agli standard regionali, l'AUSL di Imola mantiene un buon livello su l'areaoncologica. Sull'attività di chemioterapia e di chirurgica del tumore dell'utero lo standard dei 30 giorni èprossimo al 100%, mentre per le altre prestazioni chirurgiche si registra una leggera flessione.
Quanto alle altre prestazioni ospedaliere monitorate si evidenzia un generale miglioramento ad eccezione dell'intervento per l'ernia inguinale.

 
 

Pronto Soccorso e struttura dell'emergenza. Gli accessi al PS, nel 2012, sono stati 55.395, con un indice di accesso per 1.000 abitanti pari a 397,78 vs un indice regionale di 367,94. Anche nel 2012, si registra una riduzione degli accessi al PS generale e ai PS di disciplina specialistica, nel complesso pari a -4,7%.

 
 

In Tabella 2.63 untrend sostanzialmente stabile dei ricoveri da PS, con un indice di filtro 2012pari al 16%, al di sopra di quello medio regionale (13,5%). 

 
 

A conclusione si presenta la distribuzione degliaccessi per codice colore. La quota di codici bianchi risulta del 18,9%, indiminuzione rispetto al dato del 2011 (20,6%), ma superiore al dato medioregionale (15,4%). I codici verdi risultano pari al 54,9%, contro il 65% dellivello regionale.

 
 

In Tabella 2.65, i volumi diattività dell'OBI confrontati con quelli medi regionali (si tratta di accessinon seguiti da ricovero) registrano, rispetto al 2011, un calo di circail 12%, effetto degli interventi rivolti al miglioramento dell'appropriatezzanel ricorso al PS e al contempo di un decremento di contesto.

 
 

Donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule. Nel 2012,in Italia, il numero di donatori per milione di abitanti si è attestato ad unvalore di 20,2 donatori effettivi, mentre in Emilia-Romagna è risultato pari a26,3, confermandosi al di sopra della media nazionale.
In particolare, le segnalazioni di potenziali donatori diorgani effettuate al Centro Riferimento Trapianti dell'Emilia-Romagna sonostate 198 (-4,8% rispetto al 2011) i donatori effettivi 114 (+11,8%), gliutilizzati 110 (+14,6%). Da segnalare invece una riduzione delle opposizionialla donazione in regione: 25,3% nel 2012 rispetto al 28,4% del 2011.

Prelievo di sangue cordonale. L'AUSL di Imola è molto attivanel prelievo del sangue cordonale ombelicale, nell'ambito di un progetto che,dal 2002, ha visto realizzate 1.091 donazioni di sangue cordonale, grazie alla collaborazionedi Medici Ginecologi, Ostetriche e Pediatri di Libera Scelta (PdS).L'importanza del sangue cordonale risiede nel fatto che contiene cellule staminali identiche a quelle presenti nel midollo osseo e capaci di generareglobuli rossi, bianchi e piastrine. Si ricorda che, circa il 40-50% deipazienti affetti da leucemie e linfomi, per i quali è necessario il trapiantodi midollo osseo, non dispone di un donatore compatibile nell'ambito familiareo nei registri internazionali dei donatori volontari e che il sangue delcordone può sostituire il midollo osseo di donatore per effettuare iltrapianto. E' durante i corsi di preparazione al parto o in occasione dellevisite ostetriche, che le future mamme vengono informate della possibilità didonare sangue cordonale. All'ingresso in ospedale per il parto, la donna che vuoleeffettuare la donazione (che risponda ai requisiti necessari) esprime il suoconsenso scritto e la disponibilità a sottoporsi alle analisi di controllo. Ilprelievo di sangue cordonale è un'operazione semplice e rapida, senza rischi esofferenza per il neonato e la madre, perché avviene a cordone già statoreciso. Nel 2012 le donazioni di cordone sono state 136 (123 nel 2011).

Prelievi d'Organo. Per quanto riguarda la situazione locale,dal 2005, sono stati effettuati 23 prelievi in altrettanti donatori. Solo 4 leopposizioni su 27 accertamenti di morte encefalica. Nel 2012 non si sono avuteopposizioni nei 4 accertamenti eseguiti (di cui 2 risultati però non idonei).Nei primi mesi del 2013 è stata eseguita una donazione multi tessuto in cui èstato possibile prelevare cornee (Banca Cornee di Imola), cute (Banca di Cesena),tessuto muscolo-scheletrico (prelevato dall'équipe dell'Istituto OrtopedicoRizzoli di Bologna).

Donazione sangue e attività trasfusionale. Il Servizio diMedicina Trasfusionale dell'AUSL di Imola contribuisce in modo attivo alperseguimento ed al mantenimento dell'autosufficienza di sangue, emocomponentied emoderivati, attraverso una attività di raccolta, da molti anni riconosciutacome una delle più efficienti in Italia e una costante attenzione all'utilizzoappropriato della risorsa sangue. Inoltre, in relazione agli impegni assuntidalle aziende del SSR rispetto al Piano Sangue e Plasma 2011-2013, il Servizio,in stretta sinergia con il Servizio Immunoematologia Medicina Trasfusionale dell'OspedaleMaggiore di Bologna da cui dipende funzionalmente, ha garantito:

 
  •  costante analisi dei processitrasfusionali a garanzia della tracciabilità delle unità trasfusionali e perl'identificazione univoca dei pazienti trasfusi.
  • Partecipazione alla rete internaal servizio, dipartimentale ed aziendale, per la segnalazione delle reazioniavverse, degli incidenti e dei near misscon particolare attenzione agli eventi legati all'attività trasfusionale.
  • Attivazione del ComitatoOspedaliero per il Buon Uso del Sangue continuamente collegato all'attivitàprovinciale (CRS).
 

Si riportano di seguito i principali dati chedescrivono l'attività effettuata nel 2012: sono state raccolte, in terminiassoluti, oltre 13.500 unità di sangue intero e di plasma da aferesi cherapportate alla popolazione residente corrispondono a 118 unità ogni 1.000abitanti e confermano l'eccellente risultato già registrato negli anniprecedenti, che pone Imola ai vertici nazionali, oltre ad incidere per oltre il20% sulla raccolta a livello provinciale e del 5,4% sul totale regionale.

 
 

(*) Comprende: Osp. Maggiore/Bellaria, Osp. S.Orsola, Imola, II.OO.R.
(**) Comprende Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini

 
Nel 2012 sono stati accoltioltre 6.000 donatori di sangue eplasma su una popolazione totale di circa 131.000 abitanti, pari a 57 donatoriper 1.000 abitanti, rispetto ad una media nazionale di circa 32 e di 46 nellanostra regione.

 
 

(*) L'OMS non fissa uno standard per i donatori: siritengono necessarie 40 donazioni per 1.000 ab. anno ed i donatori debbonoessere sufficienti per raggiungere questo obiettivo
 
Il Centro Raccolta Sangue dell'AUSL di Imola raccoglie benoltre il 200% del proprio fabbisogno, contribuendo in misura significativa, conle eccedenze, all'autosufficienza di emocomponenti della Provincia di Bologna edella Regione. Il settoreAmbulatorio di Medicina Trasfusionale nel 2012 ha raccolto circa 200 donazioniautologhe (autodonazioni che vengono proposte dai medici dei reparti chirurgiciai pazienti candidati ad interventi chirurgici per cui si prevede una ingenteperdita di sangue) e da ottobre ha iniziato l'attività di trasfusioniambulatoriali effettuando oltre 2.000 prestazioni ambulatoriali per i cittadiniresidenti; sono stati eseguiti oltre 40.000 esami di immunoematologiaeritrocitaria (gruppi sanguigni, ricerca anticorpi, ecc.) per pazientiricoverati e per esterni. Sono state assegnate e trasfuse, con elevati livellidi appropriatezza d'uso, circa 6.000 unità di globuli rossi, piastrine eplasma, a pazienti ricoverati presso l'ospedale di Imola, di Castel San PietroTerme e Montecatone RehabilitationInstitute; a pazienti ricoverati presso strutture protette per anziani delterritorio e sottoposti a terapia a domicilio. 

 

Banca delle Cornee. La Banca delle Cornee, afferenteall'Unità Operativa di Oculistica, nata a Imola nel 1998, unica filiale dellaBanca delle Cornee regionale di Bologna, raccoglie, conserva e distribuiscecornee a scopo di trapianto, garantendone tracciabilità, qualità, idoneità esicurezza. L'AUSL di Imola rappresenta in Regione un importante punto diriferimento per il trapianto di cornea e ciò grazie all'attività di studiodella sua equipe. Si contraddistingue anche per le attività di ricerca clinicaa livello internazionale, in particolare nella produzione di lamelle corneali edi prodotti a base di membrana amniotica per la terapia delle patologie dellasuperficie corneale. E' proprio in tale sede che, prima in Italia e tra leprime a livello internazionale, è iniziata una lunga ricerca sull'utilizzo nonchirurgico di estratti di membrana amniotica nella terapia delle patologie disuperficie della cornea. La membrana amniotica, infatti, favorisce lariepitelizzazione della cornea, ha un'azione antiinfiammatoria e inibisce iprocessi neovascolari. Il suo impianto viene utilizzato in oculistica perpromuovere la cicatrizzazione di difetti epiteliali cronici della cornea e lanovità sta nel fatto che a parità di efficacia, viene eliminata ogni procedurachirurgica e garantito l'utilizzo del prodotto dal paziente ad oltranza essendosomministrabile localmente come un collirio.
Per quanto riguarda l'attività 2012, come mostra la Tabella2.68, la Banca delle Corneedi Imola, ha prelevato 150 cornee da 75 donatori idonei. Ha prelevato eprocessato 7 membrane amniotiche, provenienti da donazioni di placente dipartorienti sane che hanno effettuato taglio cesareo. Questo tessuto, una voltaarrivato in banca, subisce due diverse lavorazioni: la prima destinata allachirurgia oftalmologica e la seconda, come dettagliato sopra, destinata allaproduzione di un estratto di membrana amniotica omogeneizzata utilizzabile comecollirio

 
 

La Banca delle Cornee a distanza di 14 anni dalla sua nascita è stata collocata in una nuova struttura presso il blocco operatorio dell'Ospedale. I nuovi locali (circa 60 mq) garantiscono l'attività di manipolazione di tessuti e cornee ad uso di trapianto, in condizioni diassoluta pulizia e purezza dell'aria, nel rispetto di elevati standard diqualità, oltre che con l'adozione di precise procedure da parte del personale. Gli interventi strutturali garantiscono un ambiente "a contaminazione controllata" (camera bianca o clean room), in modo che l'aria con cui il prodotto viene a contatto, abbia un contenuto di agenti inquinanti (microrganismi o particelle inerti), inferiore ad un determinato numero per unità di volume. L'impianto di trattamento e filtro dell'aria, completamente dedicato, immette aria sterile attraverso filtri assoluti. E' stato infine installato un sistema informatizzato di monitoraggio delle temperature dei sistemi (incubatori, frigoriferi e congelatori) a temperatura controllata, atto a certificare la corretta conservazione del materiale contenuto e a fornire segnalazioni tempestive di allarme in caso di malfunzionamento che provochi innalzamento o abbassamento critico della temperatura.

 

Indicatori di qualità dell'assistenza. Aconclusione del capitolo si presenta un set di indicatori diqualità dell'assistenza monitorato dalla Regione Emilia Romagna.

 
 

Ultimo aggiornamento pagina:
12 Aprile 2019
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