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Obiettivi istituzionali e strategie aziendali

Qualità dell'assistenza ed efficienza gestionale

Programmi di prevenzione e promozione della salute

Prevenzione negli ambienti di lavoro

Come da indicazioniregionali, l'attività dell'Unità operativa Prevenzione Sicurezza Ambienti diLavoro (PSAL), nel 2012, è stata principalmente concentrata sugli obiettivi delPiano Regionale della Prevenzione. Sul versante dell'aggiornamento, si segnala lapartecipazione di operatori PSAL ai corsi regionali sulle attività di PoliziaGiudiziaria, sull'applicazione del regolamento REACH e sul rischio cancerogenoprofessionale. Tali eventi sono stati rilevanti non solo per il contenutotecnico-professionale, ma soprattutto per la condivisione di metodiche estrumenti di lavoro comuni, finalizzati a perseguire, in particolare nellavigilanza nei luoghi di lavoro, quella omogeneità di criteri e comportamentiche rappresenta uno degli obiettivi dichiarati dal Piano, la cui applicazionepratica si è tradotta nell'adozione di check-listregionali condivise per la vigilanza sui cancerogeni professionali e sulrispetto degli obblighi formativi.
Da segnalare, inoltre,sempre in quest'ambito, l'importante contributo alla realizzazionedell'innovativo Corso di Alta Formazione Universitaria"Strumenti per la gestione dell'inquinamento in ambienti di vita e di lavoro",organizzato insieme all'Università di Bologna ed alla Regione Emilia-Romagna,destinato all'integrazione dei tecnici della prevenzione operanti nelle Unitàoperative PSAL e ISP e svoltosi nella prima parte del 2013. L'attività di presa in carico e assistenzadelle problematiche sanitarie individuali e di idoneità al lavoro nei confrontidi lavoratori richiedenti è quantificabile, per il 2012, in 55 visitespecialistiche di medicina del lavoro e 23 ricorsi contro il giudizio delmedico competente evasi. Costante è stata l'attività di assistenza neiconfronti dei soggetti della prevenzione richiedenti. Da segnalare l'attivitàdi promozione della salute sul divieto di fumo nei luoghi di lavoro in 25aziende del territorio. 

Prevenzione delle malattie croniche e stili di vita

Nel2012 sono continuate le iniziative di promozione dell'attività fisica per glianziani, nell'ambito dei Piani di zona Tavolo "Malattie evitabili, croniche, promozione di stili di vita sani e dellasicurezza", per aumentare la possibilità per i soggetti anziani disvolgere autonomamente attività motoria in spazi urbani. Tra queste iniziativesi segnala la sesta edizione di "Passeggiate nel parco" e la realizzazione dipercorsi per nordic walking sullungofiume. Inoltre, è proseguita l'attività di promozione dei Pedibus (percorsi casa scuola) fornendoal comune di Imola collaborazione di personale medico negli incontri con igenitori delle scuole interessate. Nell'ambito del progetto ministeriale "Okkioalla Salute", è stata effettuata la rilevazione delle misure antropometriche edei questionari nel campione di classi assegnate alla AUSL di Imola dallaRegione Emilia Romagna: 3 classi di III elementare a Imola, Medicina e CastelS. Pietro Terme. L'iniziativa ha comportato anche la consegna di materialeeducativo-nutrizionale a bambini e genitori. E' stata avviata una rilevazionesugli standard nutrizionali dei distributori automatici di alimenti in ambitoscolastico e sanitario; sono state diffuse linee guida regionali per laristorazione scolastica e svolti corsi di formazione ai ristoratori perl'offerta di pasti senza glutine a celiaci, oltre all'attività di controllo suipasti e sui prodotti in commercio per celiaci mediante vigilanza in attività diristorazione pubblica e collettiva e prelievo campioni. Nell'ambito della prevenzionedel tabagismo è stata avviata una collaborazione IOR-AUSL in 2 scuole superioridel territorio ed elaborata una scheda tematica relativa all'elaborazione deidati PASSI 2008-2012 in merito al fumo attivo epassivo.

 
Prevenzione dei traumi nell'anziano e Progetto Somministrazione di attività fisica al domicilio per la prevenzione delle cadute

Nel 2012 laAUSL di Imola ha sviluppato l'attività relativa alla seconda fase progettuale, cheha previsto un coinvolgimento di 368 anziani in Regione con lo scopo diconsolidare e, se possibile, semplificare il modello, per consentirne unaattuazione in ambito istituzionale. Attraverso la stretta collaborazione con iMedici di Medicina Generale è stato possibile individuare un campione di 22anziani eligibili e quindi effettuare gli accessi domiciliari prescelti neicomuni di Castel San Pietro Terme, Dozza, Imola, Medicina e Casalfiumanese. Leattività di reclutamento e gli accessi domiciliari da parte del fisioterapistasi sono concluse a giugno 2012, mentre le azioni previste dal progetto siconcluderanno a giugno 2013. Sempre nell'ambito delle iniziative per laprevenzione delle cadute, l'AUSL di Imola ha elaborato un progetto che sipropone di ridurre le ricadute in un campione di anziani fratturati di femoreal quale viene offerto, al momento della dimissione ospedaliera su valutazionedel clinico circa la loro eligibilità, un programma di attività fisicapersonalizzata a domicilio somministrata da parte di una fisioterapista.

 
Incidenti domestici

Prosegue la campagna informativa sul tema degli incidentidomestici con la distribuzione di opuscoli, gadget,proiezione di filmati e spot dedicati. Nell'ambito delle iniziative disensibilizzazione sul tema, il Dipartimento di Sanità Pubblica ha presocontatto con alcune associazioni di volontariato impegnate con le comunitàstraniere che vivono nel territorio e ha organizzato due iniziative a Imolavolte ad accrescerne la percezione del rischio; si tratta di gruppi dipopolazione che versano in condizioni di disagio socio economico spessoassociato ad un incremento di frequenza degli incidenti domestici legati allecarenze strutturali ed impiantistiche delle abitazioni.

 
Prevenzione degli infortuni stradali

E' continuata l'attivitàdi rilevazione della mortalità per incidenti stradali ricavata dal registroaziendale dei deceduti e l'acquisizione dei dati relativi agli accessi alPronto Soccorso. Sono inoltre continuati gli interventi di formazioneeducazione alla salute nelle classi seconda e quarta delle scuole secondarie,in collaborazione con la Polizia Municipale di Imola e l'attività dirilevazione e informazione sull'uso dei sistemi di ritenuta nei bambini nellescuole dell'infanzia e primarie.

 
Attività di sorveglianza sanitaria

Viene assicurata lasorveglianza delle malattie infettive e gli interventi di controlloconseguenti, partecipando ai sistemi di sorveglianza regionali, in particolaredelle malattie trasmesse da vettore Chikungunyae Dengue, da Aedes albopictus cioè dalla "zanzara tigre", West Nile Disease, dazanzare Culex spp. Meningite daToscana virus e Leishmaniosi, trasmesse daPhlebotomus spp. Nel 2012, sono stati indagati 13 casi di meningoencefalitevirale con sospetta trasmissione di virus da parte di insetti vettori e confermati7 casi di meningite da Virus Toscana (una malattia trasmessa da flebotomiprovocata da un virus responsabile della maggioranza dei casi di meningitiestive). Sono stati, inoltre, segnalati 3 casi sospetti di Dengue, di cui 2 confermati (importati da paesi tropicali); non risultanessun caso di West Nile disease e diChikungunya. Per quanto riguardal'attività di sorveglianza entomologica e lotta agli insetti vettore è stato mantenutoil gruppo di lavoro del Dipartimento di Sanità Pubblica in collegamento aitecnici dei Comuni e del Nuovo Circondario Imolese ed è proseguita nelle scuoleun'attività di formazione per il controllo delle zanzare. Sono stati garantitigli interventi per il contenimento della possibile diffusione della malattiainfettiva oggetto di segnalazione. Tra gli eventi infettivi che hanno richiestola pronta attivazione delle misure di contenimento si segnalano 3 casi dimeningite batterica (causati rispettivamente da Stafilococco, Listeria ePneumococco); 2 casi di setticemia da Listeria e Pneumococco; 2 casi diMorbillo di cui uno solo è stato confermato; 1 focolaio di Salmonella pressouna scuola materna. Dal luglio 2012 è attivo un sistema on-line di segnalazione in tempo reale delle malattie infettiveverso la Regione.  

 

Rete ospedaliera

Nel 2012 è proseguito il processo diriorganizzazione del Presidio ospedaliero, come delineato nell'Atto Aziendale enel Piano Attuativo Locale, portando a compimento interventi di particolarevalenza strategica, come l'attivazionedell'Unità operativa Medicina 2 e l'unificazione delle funzioni di Geriatria eLungodegenza postacuzie nell'ambitodel modello organizzativo degenza articolataper intensità di cura;il completamento lavori per la realizzazione del Polo endoscopicopolidisciplinare nell'ospedale di Imola; l'ampliamento in senso specialisticodella degenza internistica attraverso l'attivazione di alcune funzioni diricovero ordinario attualmente mancanti, in particolare per Gastroenterologia,Nefrologia e Oncologia che utilizzavano solo le modalità assistenzialiambulatoriali (compresi i percorsi complessi di day service) e day hospital; l'individuazionedi 6 posti letto di degenza ordinaria nell'ambito della dotazione dellaMedicina 2 che consentirà, nel 2013, di completare la gamma assistenziale disponibilea vantaggio di una maggiore appropriatezza, efficacia ed efficienza delpercorso diagnostico terapeutico erogato; la connotazione delle degenzeinternistiche per acuti anche su percorsi specialistici, ridefinendo la mission delle unità operative conconseguenti modifiche alle equipe mediche; il completamento dei lavori al 4°piano che ospita le degenze di Chirurgia e Urologia; la definizionedel progetto di trasferimento dell'unità operativa Otorinolaringoiatria pressol'ospedale di Imola per realizzare la concentrazione delle funzioni di degenzachirurgica ordinaria.

 

Riorganizzazione dell'area internistica del Dipartimento medico

Sono state create strutture organizzative omogeneeed integrate che comprendono tutti i percorsi di diagnosi e cura a prevalentecontenuto internistico delle unità operative di seguito descritte.
Medicina 1: degenza ordinaria a media e medio-alta intensità ad indirizzopolispecialistico (neurologico - strokecare e pneumologico che prevedono percorsi integrati con l'Area critica;reumatologico e angiologico) e attività ambulatoriali e specialistiche di consulenzaper interni.
Medicina 2: degenza ordinaria di media intensità ad indirizzopolispecialistico (endocrino-diabetologico, nefrologico, oncologico,gastroenterologico) e attività specialistiche di consulenza per interni edattività ambulatoriali di endocrinologia e diabetologia con evoluzione verso lacostituzione di un Centro per le malattie metaboliche.
Medicina MIC (Minore Intensità Clinica): area di degenza a medio-bassa intensità per il trattamentodi pazienti sempre acuti, ma con più spiccate caratteristiche di cronicizzazione;eroga, inoltre, consulenze e attività ambulatoriale infettivologica.
Geriatria-Lungodegenza postacuti: area di degenza per l'erogazione dei percorsi dedicatiall'anziano in condizioni di fragilità. A media intensità assistenziale per iltrattamento della fase acuta (Geriatria) e a bassa complessità assistenziale quandonon necessita una sorveglianza particolare (Lungodegenza). L'evoluzionespecialistica di quest'area comporterà l'attivazione di percorsi postchirurgici per l'anziano fragile (4 PL di ortogeriatria che accoglieranno ipazienti entro 48 ore dall'intervento chirurgico) e riabilitativi in acutoattraverso l'attivazione di 4 PL gestiti dalla Riabilitazione accompagnata daun'area operativa (palestra). La funzione di ricovero per riabilitazioneestensiva continuerà invece ad essere collocata a Castel San Pietro Terme.

 

Nuovo Polo endoscopico polispecialistico

Nell'ambito della riorganizzazione delle attivitàendoscopiche, ad ottobre 2012, è stato attivato il nuovo Polo endoscopico polispecialistico,presso l'ospedale di Imola dove sono operative: Gastroenterologia, Broncologia(che assicura attività di broncoscopia finora assenti), Urologia, Ginecologia. IlPolo è costituito da 3 sale endoscopiche idonee ad eseguire procedure sia diagnosticheche operative in analgesia/sedazione/anestesia.
E' stata ricavata anche una sala per laosservazione dei pazienti nell'immediato decorso post procedura dotata di 7postazioni con spogliatoi e bagni dedicati. La disponibilità di questa nuovastruttura consente di razionalizzare in particolare le attivitàgastroenterologiche che continueranno ad essere erogate su entrambe le sedi(Imola e Castel San Pietro Terme).

 

Riorganizzazione del Dipartimento chirurgico

Nel2012 si sono definite le condizioniper completare nel 2013 il riassetto delle funzioni svolte sulle due sediospedaliere:

 
  • concentrazione delle funzioni didegenza chirurgica ordinaria nell'ospedale di Imola per favorire percorsidiagnostico terapeutici integrati con gli altri dipartimenti e la condivisionedi risorse umane e strutturali; a tale obiettivo concorre anche laristrutturazione del 4° piano e il trasferimento dell'Urologia in una sedecomplanare alla Chirurgia;
  • nuove modalità organizzativequali l'individuazione di aree di degenza gestite secondo il modello dell'intensitàdi cura e complessità assistenziale e/o secondo i criteri della week surgery; quest'ultimo modello, inparticolare, sarà applicato alla degenza ORL;  
  • concentrazione di tutta lachirurgia di giorno presso la sede di Castel San Pietro Terme (Presidiomultispecialistico di chirurgia di giorno) organizzato per assicuraretempestività di intervento ed elevati standard di qualità.
 

Passaggio cruciale per permettere ilraggiungimento dei suddetti obiettivi è costituito dal trasferimento dell'ORLall'ospedale di Imola (maggio 2013) presso l'area già occupata del DHinternistico, in collocazione integrata con un'area di degenza composta di 12posti letto e un'area ambulatoriale costituita da 5 ambulatori (visita, audiometria,vestibologia, rinomanometria, allergologia). Nella sede di CSPT continueràl'attività in day surgery nell'ambito del Presidio multispecialistico dichirurgia di giorno e l'attività ambulatoriale (visite). La collocazionecomplanare di degenza e ambulatori consentirà economie di scala nell'utilizzodel personale.

 

Innovazioni nel Dipartimento materno infantile

A ottobre 2012 si è completata una prima fase diriorganizzazione della Unità Operativa di Ostetricia Ginecologia pervalorizzare la figura dell'ostetrica nel percorso nascita. Tramite lo scambiodi un turno infermieristico con un turno di ostetriche si è ottenuta una maggiorepresenza di questa figura per aumentare il coinvolgimento nella gestione deiparti fisiologici e permettere l'inserimento nell'equipe di sala operatoriadedicata all'effettuazione di parti cesarei, sia elettivi che emergenti,attraverso un percorso di formazione e addestramento per rispondere in manierapiù adeguata e tempestiva alle emergenze ostetriche.

 

Innovazioni nel Dipartimento emergenza urgenza

Si èconsolidato il "Modello di assistenza per ComplessitàAssistenziale e Intensità delle Cure all'interno dell'Area Critica" iniziato a dicembre 2011 perottimizzare le risorse impiegate in Area critica, ridefinendo la mission della Terapia intensivacardiologica (TIC) come area assistenziale di tipo semintensivo, con vocazionenon solo cardiologica (accessi dall'HUB di pazienti STEMI e SCA noSTE, ricoverodei casi STEMI non inviati all'HUB, incremento ricoveri non coronarici comescompensi ecc.) ma anche indirizzata al trattamento di pazienti cardiologicicon comorbidità internistiche che richiedano livelli di assistenzasemintensiva. La mission è stataadattata ai nuovi requisiti specifici per l'accreditamento delle strutturecardiologiche (DGR 1802 del 5/12/2011). Ciò ha comportato il ridisegnodell'Area critica che pur mantenendo invariato il numero di PL ha modificatol'assetto, integrando in senso trasversale e interdisciplinare i PL di Rianimazione/TerapiaIntensiva e di Terapia Semintensiva. 

 

Appropriatezza clinica e organizzativa

Percorso diagnostico-terapeutico (PDT) per lo stroke

Nell'ambito delle azioni previste dalla DGR 1720/2007relative al percorso diagnostico-terapeutico StrokeCare, l'AUSL di Imolasta sviluppando azioni di miglioramento definite in tema di trattamentodell'ictus e previste dal percorso diagnostico-terapeutico assistenzialeaziendale elaborato nel 2008. L'analisi dei casi di stroke sui residenti imolesi porta ad un totale di 207 pazientidimessi dagli ospedali della Regione Emilia-Romagna nel corso del 2012. Diquesti 194, pari al 94%, sono stati dimessi dall'ospedale di Imola. Il trenddella patologia mostra negli anni una sostanziale costanza. Con l'attivazionedel nuovo Dipartimento Emergenza Accettazione (DEA) a maggio 2009 sono statiintrodotti nuovi elementi strutturali, clinici ed organizzativi che hannoelevato qualitativamente l'assistenza al paziente con stroke. Sono stati formati i professionisti del DEA alriconoscimento precoce dei sintomi e all'applicazione delle scaleinternazionali, ed è stato, inoltre, richiesto ai professionisti il superamentodel test di somministrazione della Scala NIH (Stroke Scale), con certificazione ufficiale, previo superamentodella prova. Nel 2010 è stato attivato il percorso di terapia trombolitica alpaziente eleggibile: nel 2012 i casi trattati sono stati 10 (5% come dastandard di riferimento). La nuova terapia trombolitica, nella sua fasesperimentale conclusiva di valutazione degli esiti, comporta l'inserimento deicasi trattati in un registro internazionale di pazienti, gestito dal Karolinska Institute di Stoccolma, dalquale vengono tratte le informazioni sugli esiti nel breve e nel medio periodoin termini di sopravvivenza e qualità della vita. I pazienti con stroke, secondo il percorso aziendale,trascorrono le prime 24-48 ore presso la degenza di terapia semi-intensiva sitanel DEA (Area Critica) per passare, secondo il principio di gradualità dellecure, verso un'area di degenza dedicata ad alta intensità clinico-assistenzialein area medica (Stroke Care),coordinata da un referente medico e con una equipe infermieristicaadeguatamente formata. Dal 2010 l'azienda ha, infatti, avviato la faseattuativa del progetto "Gradualità delle Cure in area medica", sperimentazionedi una nuova modalità di organizzazione ed erogazione dell'assistenza chesupera le compartimentazioni di disciplina e il modello per aree omogenee dicura, ampiamente trattato nel Bilancio 2011 in Sezione 7 "Obiettivi specifici...".
In tutto il percorso assistenziale il paziente viene seguitoda un team aziendalemultidisciplinare e multiprofessionale di operatori, tra i quali l'infermiere case-manager, il neurologo, il fisiatra.Facendo seguito a quanto segnalato nel corso dell'audit clinico-organizzativo della Commissione regionale Stroke Care, del 2010, è statoeffettuato, su base annuale, il monitoraggio degli indicatori di processo e diesito previsti per il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (P.D.T.A.)dell'ictus. Per il 2013 è in previsione un ulteriore audit per il monitoraggio degli esiti delle azioni di miglioramentoposte in essere. A maggio 2012 è stato attivato, presso gli ambulatori medici delPresidio Ospedaliero, l'ambulatorio di follow-uprivolto a pazienti con ictus in fase post-dimissione che non hanno riportatoalcun esito rilevante e per i quali non è necessaria l'attivazione diassistenza territoriale sociale e/o sanitaria. Per coloro invece chepresumibilmente andranno incontro ad esiti invalidanti che impediscono lavisita ambulatoriale o rendono poco utile il controllo nel tempo, sono previstiin fase post-ospedaliera percorsi personalizzati, integrati e coordinati traospedale e territorio, tra servizi sociali e servizi sanitari.

 

Rete e percorsi oncologici

A partire dal 2010, l'assistenza alpaziente oncologico presso l'AUSL di Imola ha visto un incremento di ricoveri evisite ambulatoriali: i casi presso il DayHospital Oncologico passano da 338 nel 2010 a 482 nel 2012 (+42,6%) e levisite ambulatoriali complessive da 4.350 a 5.509 (+6,7%). Contestualmente, nel2012, si è mantenuto il trend in diminuzione della mobilità passivainfra-regionale oncologica (dati S.D.O.), con una ulteriore riduzione del 14%in termini di casi (da 427 a 368) e del 15% in valorizzazione (oltre 200.000euro). A questo ha contribuito anche una più stretta collaborazioneprofessionale con l'IRCCS di Meldola, importante nodo della rete oncologica sucui verte il comprensorio imolese.
Relativamente alle discipline connesse all'assistenzaoncologica e non presenti in azienda, in particolare la Radioterapia e laMedicina Nucleare, i rapporti con le strutture di riferimento routinario(Ospedale Bellaria di Bologna, Maria Cecilia Hospital di Cotignola e Ospedaledi Faenza), sono stati maggiormente strutturati con la condivisione di percorsidi patologia. Nel corso dell'anno sono stati, infatti, elaborati documentirelativi al percorso diagnostico-terapeutico assistenziale (P.D.T.A.) delcarcinoma mammario con l'Unità operativa di Oncologia e del tumore delcolon-retto con l'Unità operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva.Per quest'ultima struttura la definizione del percorso è stata anche coronatadall'apertura del nuovo Polo Endoscopico presso l'Ospedale di Imola (novembre2012) che consente di dare avvio all'attività di diagnostica broncoscopica equindi di sviluppare a livello aziendale la fase diagnostica del percorso deltumore del polmone. Riguardo al monitoraggio dei P.D.T.A. di area oncologica,come previsto dall'Accordo Stato-Regioni del 28 ottobre 2010, è statoeffettuato il monitoraggio del carcinoma mammario, utilizzando l'indicatore "%interventi entro 45 giorni dalla mammografia", risultato del 70% nel 2012 e delcolon-retto, utilizzando l'indicatore "% interventi entro 45 giorni dallacolonscopia", risultato del 77%.
In tema di condivisione di elementi di buona praticaclinica, l'Unità operativa di Oncologia, ha garantito un approcciomultidisciplinare per il P.D.T.A. del carcinoma mammario che vede presenti perla discussione dei casi, su base settimanale, il radiologo, il chirurgo,l'oncologo e l'anatomo-patologo, oltre ad eventuali ulteriori partecipanti (genetista,medico di medicina generale, ecc.). Le attività di screening per il carcinoma mammariohanno previsto anche l'attuazione del programma allargato alle donne confamiliarità. E' stata anche valutata la possibilità di concentrare la casisticaoncologica che necessita di trattamenti complessi da gestire in degenzaordinaria, a cui verrà data risposta con l'attivazione di PL specialistici dioncologica, gastroenterologica e nefrologica nell'area medica al quinto piano dell'Ospedaledi Imola.
La rete delle cure palliative oncologiche, deliberata nel 2011, haproseguito l'attività di organizzazione dell'assistenza tra i vari nodi dellarete e attraverso percorsi personalizzati, integrati e coordinati tra ospedalee territorio e tra servizi sociali e sanitari. Riguardo alle cure palliativel'AUSL di Imola registra una perfomancesuperiore allo standard nazionale relativamente ai decessi per malattianeoplastica avvenuti presso l'Hospice o al domicilio: a fronte di 419 decessiper patologia oncologica nel 2011 (dati 2012 non disponibili), 375 (90%) sonooccorsi entro il comprensorio imolese, di cui il 44% in area ospedaliera, il37% in Hospice, il 16% al domicilio, il 2% in strutture residenzialisocio-assistenziali, l'1% in altre strutture. Il tasso di decesso in Hospice oal domicilio è del 54%, versus unostandard del >=50%.

 

Area materno infantile

Nell'ambito dell'assistenza allagravidanza da segnalare il Testcombinato costituito da un prelievo di sangue e da una particolare ecografiaostetrica i cui risultati combinati tra loro attraverso calcoli specifici,forniscono la percentuale di rischio che il feto possa essere affetto da alcuneanomalie cromosomiche. Il percorso di erogazione del test combinato secondo ledirettive regionali è stato formalmente avviato a marzo 2012 con l'attivazionedi due sedi, una consultoriale (2 medici ginecologi certificati dalla Fetal Medicine Foundation) ed unaospedaliera (un medico ginecologo certificato). La proposta viene effettuatadal personale del Consultorio Familiare, che può inviare la donna ad entrambele sedi di esecuzione dell'ecografia. I campioni di sangue vengono inviatisettimanalmente all'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna. All'attodell'esecuzione dell'ecografia il medico ginecologo calcola l'indice di rischioe nello stesso accesso effettua la restituzione dell'esito.
I test eseguiti nel 2012 sono stati 179, di cui 141 pressoil Consultorio Familiare e 38 presso la Ginecologia e Ostetricia. Il tasso suinati (marzo - dicembre 2012) nel punto nascita di riferimento è di oltre il 24%(lo standard definito per questa fase di avvio è del 20%). L'offerta del testcombinato ha contribuito alla variazione dei volumi delle prestazioni didiagnostica di secondo livello, in particolare delle villocentesi. La gestionedel passaggio al secondo livello diagnostico viene condotta dal medicoginecologo, attraverso l'avvio del percorso di consulenza genetica edesecuzione di test invasivo (villocentesi o amniocentesi). Nel 2012 sono statieseguiti 141 prelievi di villi coriali, prestazione che prima non venivaeseguita in azienda, mentre le amniocentesi sono scese da 160 nel 2011 a 118nel 2012. L'avvio del test combinato è stato accompagnato da un corso diformazione residenziale rivolto ai professionisti interessati (ginecologi,ostetriche, genetisti, infermieri, medici di medicina generale, psicologi,medici di patologia generale, biologi, assistenti sanitarie, ecc.) eseguito dadocenti interni.
Nel 2012 è stato istituito il gruppo di lavoro aziendale cheha validato la procedura di gestione della presa in carico della gravidanzafisiologica a basso rischio (vedianche Sezione 6 par. 6.1.2 Principali progetti di ricerca aziendali) secondo ledirettive regionali.  Questo percorso dipresa in carico da parte dell'ostetrica in regime di Day Service Ambulatorialeè rivolto alle donne che accedono al Consultorio Familiare e che abbiano unagravidanza diagnosticata come normale. L'attività è partita a livellosperimentale in ottobre 2012 con la presa in carico di 5 donne gravide edattualmente si sta concludendo un corso di formazione in ambito di Area VastaCentro, rivolto alle ostetriche del Consultorio Familiare.

 
Riduzione del taglio cesareo

Nel 2012, l'Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia hadato applicazione ai contenuti della Linea Guida "Taglio cesareo: una sceltaappropriata e consapevole". In particolare, è stata introdotta l'offerta dellatecnica di Rivolgimento per Manovre Esterne (RME) a termine di gravidanza,quale tentativo per ridurre le probabilità di presentazioni non cefaliche e ditaglio cesareo. La presentazione podalica è stata, inoltre, gestita attraversometodiche di medicina non convenzionale quali l'agopuntura e la moxibustione,selezionando donne candidabili al protocollo di ricerca "Giù la testa", promosso dal CeVEAS a cui l'AUSLdi Imola ha aderito. Sono state, infine, riviste le indicazioni al taglio cesareo,in particolare in merito alle indicazioni ortopediche ed oculistiche. A fine2012 si è rilevato un decremento del numero dei tagli cesarei (Sezione 2Tabella 2.71).

 
Assistenza Neonatale

La Pediatria ha partecipato alle attività della CommissioneNascita del 2012, in particolare al gruppo "Cure Perinatali" perl'individuazione dei criteri per il ridisegno dei servizi di assistenzaneonatale (neonatologia e Terapie Intensive Neonatali - TIN). La Pediatria mantienestretti rapporti con le TIN di riferimento (AOSP e AUSL di Bologna) di naturaclinica (gestione dei trasporti verso la struttura Hub) e professionale. Di particolare importanza i corsi per ilmantenimento della clinical competencein tema di rianimazione neonatale effettuati dal personale e che hanno previstoattività di docenza da parte del personale delle strutture Hub. L'AUSL di Imola è da tempo inserita nella gestione Hub versus Spoke (back transport) non solo dei casi che vertono sul bacino dicompetenza territoriale, ma anche dei casi che gli Hub di riferimento, per esigenze di posti letto, necessitano digestire in rete indipendentemente dall'afferenza territoriale. I casi di back transport medi annuali gestitidalla Pediatria sono 10-15. L'azienda, con riferimento al progetto finanziatodal Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle malattie "Testgenomici predittivi: censimento in alcune Regioni italiane per l'istituzione diun registro dell'offerta e promozione di interventi formativi per i mediciprescrittori" che riguarda Lazio, Emilia-Romagna, Toscana, Lombardia e Venetosi è fatta carico della fase formativa rivolta agli oncologi, neurologi ed aimedici di medicina generale, in particolare sul tema della richiesta diconsulenza genetica.  Il gruppo di lavoro"Rete Regionale della Genetica", a cui partecipa la Genetica Medica dell'AUSLdi Imola, nel 2012, ha contribuito alla definizione dei "pacchetti diprestazioni", inclusi nella DRG 1980/2012 "Indicazioni in ordine all'esecuzionedei test di Genetica medica nella Regione Emilia-Romagna".

 

Dimissioni Protette

Nel 2012 proseguonole attività del Punto Unico di Accesso (PUA), con l'estensione del processo diinformatizzazione dall'ambito Medico a quello Chirurgico (chirurgia, urologia,ortopedia). In Tabella 3.4 i casi di dimissione protetta perfasce di età.

 
 

La messa aregime dell'informatizzazione e l'interfaccia tra Cartella Infermieristica informatizzatae il SWper la gestione infermieristica territoriale Arianna-ADI, nell'ottica dell'integrazionesocio-sanitaria, ha permesso di creare un flusso di dati relativoall'accertamento infermieristico e alla segnalazione di dimissione protetta. E'in fase di elaborazione, da parte della Pediatria, una proposta di scheda disegnalazione cartacea per la presa in carico territoriale del bambino.
Per facilitare l'accesso alle informazionida parte del cittadino è stato garantito l'aggiornamento sul sito internet dellasezione sul PUA con orari, recapiti ed email dei Medici di Medicina Generale; informativesui percorsi ospedale territorio (richiesta Invalidità Civile, attivazioneServizio di Mediazione Culturale, Servizio Infermieristico Domiciliare,Sportelli Sociali del territorio, elenco e recapiti CRA per anziani nonautosufficienti); reportistica sull'utilizzo del servizio da parte delle UnitàOperativa. Nel 2012 sono stati segnalati 2.160 casi, di cui:835 di carattere sociale, 654 sanitario, 62 socio-sanitario; 609 sono segnalazioniin ordine alle quali è il PUA in seconda istanza a definire, sulla base delbisogno, la risposta assistenziale (Grafico 3.5). 

 
 

Queste segnalazioni hanno richiesto la necessitàdi effettuare 310 UVG ospedaliere per dimissioni protette alle quali siaggiungono 123 UVG semplificate per accessi temporanei alla CRA "FiorellaBaroncini" e 404 UVG territoriali. Nel 2012 è stata redatta la procedura"continuità Ospedale territorio: Dimissione Protetta" dove si è provveduto adefinire le tipologie di presa in carico introducendo un criterio di"complessità assistenziale". Risultano 542 prese in carico ad alta intensità (valutazionidi equipe per casi complessi attraverso l'UVG Ospedaliero, gravi disabilità,ADI 1,2,3 / visita in reparto con MMG) e 823 a bassa intensità (percorsi dicontinuità semplice ospedale-territorio che richiedono l'assistenzainfermieristica e segnalazioni semplici ai servizi sociali per colloquio conAssistente Sociale ed eventuale attivazione SAD).

 

Gestione del rischio "sicurezza delle cure"

Assetto organizzativo per rischio e sicurezza

Vengono di seguito esposte le politiche aziendali per lasicurezza delle cure ed il risarcimento dei danni. In riferimento alla gestionediretta dei sinistri, in conformità alle indicazioni di garantirel'integrazione delle diverse componenti della gestione delrischio con il coinvolgimento delCollegio di Direzione nel governo delle funzioni, la Direzione Sanitaria hacoordinato la stesura di procedure (luglio 2012) che prevedono un'appositaCommissione aziendale di gestione del rischio presieduta dal DirettoreSanitario. Quanto sopra al fine di mettere in rete le informazioni derivantidai diversi processi aziendali in tema di segnalazioni critiche/eventi avversi,nonché delle conseguenti possibili azioni correttive/migliorative. Sotto ilprofilo dell'assetto organizzativo e della modalità di gestione dei sinistri èstato nominato il Risk Manager ed èstata formalizzata la costituzione del Comitato Valutazione Sinistri, compostodal Responsabile della Medicina Legale, dal Direttore dell'Unità operativaSegreteria Generale e Affari Legali e dal RiskManager, in conformità alla DGR 653/2012. Il Comitato Valutazione sinistriera comunque già operante in azienda in quanto previsto nei più recentiprotocolli sottoscritti con le Compagnie Assicurative per la RCT.
I Protocolli sanciscono la gestione congiunta (Azienda -Compagnia) delle vertenze, sia per la fase istruttoria che decisoria. Perquanto riguarda la mappatura della sinistrosità, gli uffici gestori delcontenzioso curano (oltre all'alimentazione ed aggiornamento del data baseregionale) apposita reportistica, integrata con quella delle Compagnie, conriferimento ai sinistri aperti (denunciati) dal 1.7.2002 sulle polizze RCT claims made. Tale reportistica è statautilizzata per una elaborazione dei dati più rilevanti sotto il profilodell'analisi della sinistrosità (limitatamente ai casi di responsabilitàprofessionale sanitaria), presentata ai Direttori delle Unità OperativeComplesse in apposito incontro di formazione realizzato a novembre a cura deidirigenti della Medicina Legale e degli Affari Legali; nel corso dell'incontrosono state illustrate anche le procedure di co-gestione dei sinistri. La tabella sotto riportataevidenzia tutti i sinistri giunti all'attenzione dell'azienda per segnalazionediretta o indiretta dell'interessato, ovvero per la notizia dell'avvio di unaazione penale o civile o per il semplice sequestro di documentazione clinica.

 
 

Icasi "utili" sono quelli per i quali è pervenuta una qualsiasi richiesta diristoro del danno, indipendentemente dalla forma con cui è stata prospettata(ad es. semplice richiesta diretta, intermediata da uno studio legale oassociata ad un'azione civile o penale).
In ambito di sicurezza dei processi di cura, per il percorsodiagnostico pre-operatorio, l'AUSL di Imola ha adottato un percorso tramitel'ambulatorio operandi, con l'identificazione puntuale di un percorso ad hoc dove al paziente vengonoeffettuate le indagini preliminari per l'effettuazione di un interventochirurgico, viene valutato da un anestesista ed arruolato in lista operatoria.
Nello specifico, è stata codificata, già a partire dal 2009,una procedura "percorso pre-operatorio", inserita nel sistema aziendaledefinito doc web al quale glioperatori abilitati possono accedere tramite intranet aziendale. In merito aimodelli di assistenza post-operatoria, sono state implementate procedurefinalizzate sia alla corretta assistenza postoperatoria sia all'assistenzapre-operatoria. Il modello assistenziale adottato è per settori, nel senso chead un gruppo di infermieri è assegnato un gruppo di pazienti. Inoltre, c'è dasegnalare che tutte le procedure attivate nelle sale operatorie garantisconoadeguata sicurezza; a supporto di ciò l'azienda ha aderito al network regionale definito "S.O.S. NET".Infine, in tutte le Unità Operative, è garantita la proceduradi identificazionedel paziente tramite il braccialetto elettronicooggetto nell'ambito di un progetto di modernizzazione regionale a cui hapartecipato attivamente l'AUSL di Imola.

 

Sorveglianza e Monitoraggio

La Regione Emilia-Romagna,per quanto riguarda la sorveglianza e il monitoraggio in ambito di rischioclinico, ha coinvolto tutte le aziende sanitarie del Sistema regionale su alcuniprogetti di seguito illustrati.

 
Infezioni correlate all'assistenza (ICA)

Lostato di attuazione delle indicazioni regionali in tema di rischio infettivoviene monitorato dall'Area Rischio Infettivo dell'Agenzia Sanitaria e Socialeattraverso i flussi informativi regionali (Programma SiCHER, sorveglianzadell'uso di antibiotici e delle resistenze antibiotiche) e indagini ad hoc. Gli aspetti maggiormentemonitorati e valutati all'interno dell'azienda, coerentemente agli indirizziregionali, riguardano:

 
  • L'attuazione delle linee di indirizzo regionalisulla prevenzione e controllo degli Enterobatteri resistenti ai carbapenemi conparticolare riguardo alla applicazione delle misure di isolamento. Nel 2011 erastato diffuso per l'area ospedaliera il Protocollo specifico "Indicazionipratiche per la sorveglianza e il controllo degli enterobatteri produttori dicarbapenemasi (CRE) nelle strutture sanitarie"; mentre per l'area delle CRA èstato aggiornato e diffuso a gennaio 2012 il protocollo "Precauzioni da adottareper la prevenzione e il controllo della diffusione dei germi resistenti nellestrutture socio-sanitarie". Per quanto riguarda le misure di isolamento, comepriorità il paziente viene collocato in stanza singola, se non disponibilenell'Unità Operativa, si opta per l'isolamento spaziale. Il Coordinatoreassistenziale deve controllare l'osservanza delle precauzioni aggiuntive estandard da parte degli operatori e visitatori. Nel 2012 presso il PresidioOspedaliero risultano sorvegliati 2 pazienti con infezione urinaria da Klebsiella Pneumoniae resistente aicarbapenemi: è stato effettuato in entrambi i casi l'isolamento per contatto ela sorveglianza dei contatti.
  • A cadenza mensile, l'Area Rischi Cliniciprovvede ad inviare tramite la rete C.I.O (Comitato Infezioni Ospedaliere) idati di monitoraggio degli enterobatteri produttori di carbapenemasi relativial Presidio Ospedaliero e a Montecatone RehabilitationInstitute S.p.A..
  • Per quanto riguarda l'obiettivo "Le Aziendesanitarie devono predisporre e aggiornare i piani di valutazione del rischio dalegionella nelle strutture sanitarie e trasmetterli tempestivamente ai Serviziregionali competenti e migliorare la tempestività nella esecuzione delleindagini epidemiologiche e ambientali conseguenti a casi con sospetta oconfermata esposizione ospedaliera, curando la trasmissione delle informazionicomplete, raccolte in modo sistematico, alla Regione" si è provveduto adattuare tutte le azioni necessarie nei tempi e nei modi previsti. Il piano divalutazione è stato rivisto e aggiornato nel 2012; nel corso dell'anno, non sisono verificati casi di legionellosi correlate alle pratiche assistenziali.
 
Sicurezza in sala operatoria

In merito alla prevenzione delle infezioni correlate agliinterventi chirurgici e coerentemente all'obiettivo regionale sullasorveglianza delle infezioni che prevedeva, dal 2012, la sorveglianza del 100%degli interventi, è stata garantita la sorveglianza di tutti gli interventichirurgici afferenti le branche di chirurgia, ginecologia/ostetricia, ortopediae urologia.
E' stato, inoltre, possibile sorvegliare tutti gliinterventi chirurgici senza aggiungere nessun tipo di risorsa, informatizzandoal 90% il sistema di sorveglianza, tramite personale aziendale e interfacciandoil software regionale per l'input deidati con quello della sala operatoria, della gestione dei ricoveri ed ilsistema ambulatoriale. I referenti del progetto di ogni Unità Operativatrasmettono all'Area Rischi Clinici tutti i casi di infezione del sitochirurgico che, dopo essere stati valutati, vengono inseriti nel data baseregionale, specificando il tipo di infezione e la data di insorgenza.Mensilmente vengono poi inseriti anche i dati in caso di assenza di infezionedopo controllo ambulatoriale ad un mese e il database viene inviato al serviziocompetente della regione. Nel 2012 si è verificata una infezione su 907interventi sorvegliati, con un tasso di incidenza pari allo 0,11% che rientranegli standard regionali.
Dal 2010 l'Agenzia Sanitaria e Sociale dell'Emilia-Romagna(ASSR) ha curato l'adattamento delle raccomandazioni del Ministero e la lorodiffusione tra le aziende sanitarie, avviando, con la partecipazione delPoliclinico di Modena, il progetto SOS.net (Sale Operatorie Sicure) che sipropone di promuovere l'uso della checklistnella pratica chirurgica, documentandone la compilazione attraverso un databasededicato. L'adesione delle aziende al progetto, in particolare l'adesione aldatabase dedicato, viene di seguito descritta attraverso un semplice indicatoredi "copertura" riferito alla percentuale di interventi chirurgici nei quali èstato documentato l'utilizzo della checklist. Per l'AUSL di Imola tale indicatore evidenzia unabuona performance, che dimostra unnetto miglioramento: nel 2012 la copertura è al 91,1%, mentre nel 2011risultava al 47,7%, ed è nettamente superiore alla copertura media regionaleche si attesta al 30,7%.

 
 

*Num.: interventi chirurgici per i quali èdocumentata la compilazione della checklist SOS.net nel 2012
**Den.: totale ricoveri con DRG chirurgicoregistrati nell'anno 2012
 ***N.Partecipanti: stabilimenti per i quali le schede SOS.net sono state caricate neldatabase

 
Sinistro/contenzioso

In Emilia-Romagna i dati sui danni subiti (opercepiti) dai pazienti a rilevanza etica, clinica ed economica vengonoregistrati e periodicamente analizzati, a livello regionale, in un databasededicato, presso l'ASSR. La casistica inserita viene, inoltre, utilizzata perassolvere al debito informativo nei confronti del Ministero della Salute,mediante il flusso informativo SIMES (Sistema Informativo per il Monitoraggiodegli Errori in Sanità) che rileva i sinistri su scala nazionale. La capacitàdell'azienda di garantire la buona qualità dei dati inseriti nel databaseregionale dei sinistri può essere descritta, sia pure in modo indiretto eapprossimato, attraverso un primo indicatore dato dalla % di missing (informazioni mancanti) per quattro variabili rilevanti nelladescrizione del singolo sinistro: a) danno lamentato; b) tipo di prestazione;c) anno di nascita della persona danneggiata; d) codice ministeriale. Nell'applicativo regionale queste variabili sononecessarie per la chiusura del sinistro. Tuttavia le stesse informazioni sonovincolanti per l'aggiornamento del flusso ministeriale SIMES; di conseguenza leaziende sono tenute a registrarle a partire dall'apertura del sinistro.

 
 

** Num.: numero variabili di interesse non compilate nei sinistriaperti durante il periodo di osservazione
*** Den.: numero totale variabili di interesse da compilare neisinistri aperti durante il periodo di osservazione

 
Un secondo indicatore è rappresentato dalla percentualedi sinistri eligibili per la chiusura, ma non ancora chiusi, sul numero totaleatteso di procedimenti chiusi.

 
 

*Num.: procedimenti non formalmente chiusi (ovvero quelli per cui nonsono compilate le variabili "data chiusura pratica" ed "esitodefinizione") nell'anno
**Den.: numero di sinistri chiusi atteso

 
Sistema RIS/PACS

Leazioni attuate nel 2012 dalla Radiologia per migliorare la sicurezzanell'ambito del sistema RIS/PACS, sono state: implementazione delle treprocedure specifiche che riguardano l'identificazione univoca del paziente, lagestione del paziente anonimo proveniente da PS e la comunicazione di nonconformità anagrafica/immagine all'amministratore di sistema; la messa in operadi dette procedure ha ridotto il numero dei nearmiss, in particolare nella comunicazione interna tra gli operatori dellaRadiologia e operatori di altre Unità Operative che attivamente afferiscono alreparto, come il servizio trasporto pazienti interni; addestramento, pergarantire una corretta identificazione del paziente già al momentodell'accesso, anche del personale amministrativo del front office. Il processo di gestione del rischio è continuamentemonitorato attraverso la rilevazione del numero di non conformità e alla lorocondivisione attraverso riunioni di reparto per cercare di concretizzare azionidi miglioramento per la risoluzione dei problemi. E' stato iniziato unpercorso  strutturato relativo alla identificazionedel paziente intervenendo anche sulla ottimizzazione delle banche sui datianagrafici.

 

Tracciabilità pazienti e prevenzione errori di identificazione

Inriferimento all'utilizzo di sistemi di identificazione del paziente, l'aziendaha introdotto il sistema di identificazione tramite "braccialettoelettronico" in tutte leunità operative a degenza ordinaria e al Pronto Soccorso, ad eccezione diPediatria e Nido che utilizza un sistema proprio. Sempre nell'ambito dellaidentificazione informatizzata si rileva che presso tutti i punti diaccettazione sono disponibili lettori barcodeche permettono una sicura identificazione del cittadino.   

 

Sistema Incident Reporting

Nel 2012 è statacostituita ed appositamente formata una rete di facilitazione (referenti IncidentReporting aziendale) costituita da medicie personale sanitario di tutte le unità operative al fine di raccogliere lesegnalazioni relative agli eventi avversi e nearmiss ed agli eventi sentinella. Tali segnalazioni vengono analizzate ediscusse all'interno delle unità operative al fine di individuare le soluzionipossibili e successivamente inserite nel data base regionale dell'Incident Reporting. Trimestralmente il flusso delle segnalazioni vieneinviato alla commissione aziendale del rischio presieduta dal DirettoreSanitario per le opportune valutazioni  edecisioni conseguenti. Il sistema delle segnalazioni spontanee si dimostra unvalido aiuto per intervenire tempestivamente su problematiche di varia naturain modo proattivo ovvero prima della manifestazione di eventi con conseguenzeper il paziente tramite applicazione di correttivi.

 

Politiche di acquisto di beni e servizi

Nel 2012 a livello di Area Vasta Emilia Centro(AVEC) sono state espletate 70 procedure di gara, di cui 51 svolte dal Servizio Acquisti Metropolitano (SAM) e19 dal Dipartimento Acquisti Provinciale di Ferrara. L'importo totale annuo diaggiudicazione è stato di € 29,47 mln. con un risparmio di spesa complessivo di€ 3,91 mln. pari al 13,3%, conseguente alla comparazione degli stessi volumi dibeni e servizi acquistati alle condizioni economiche dei precedenti contratti.Tutte le aziende hanno registrato importanti risparmi. Sono state, inoltre,espletate 14 procedure di rinnovo per un importo di  € 5,45 mln. registrando un risparmio di €52.297 pari a 0,96%, in seguito alla comparazione degli stessi volumi di beni eservizi acquistati alle condizioni economiche dei precedenti contratti. Complessivamente,pertanto, 84 sono state le procedure negoziali attivate, tra nuove gare erinnovi in unione d'acquisto, relative a B&S sanitari e non sanitari e adattrezzature; di queste, 64 sono state svolte dal SAM e 20 dal DipartimentoAcquisti Provinciale di Ferrara. In particolare, si evidenzia che l'importototale di aggiudicazione è di € 33,88 mln. con un risparmio di spesacomplessivo di € 3,96 mln. pari all'11,7% rispetto alla comparazione deglistessi volumi di beni, servizi e attrezzature acquistati alle condizionieconomiche dei precedenti contratti.

 

Area Vasta Emilia Centrale (AVEC)

Nel 2012 il volume economico perforniture e servizi acquisiti attraverso adesioni a gare di Area Vastaammonta a € 9.600.641, corrispondente al 20,3% del bilanciocomplessivo annuale (esercizio 2012) nell'aggregato per beni e servizi.
Tale volume risulta in diminuzione in quantol'Agenzia regionale Intercent-ER ha espletato la procedura di gara per lafornitura di farmaci. Il volume contrattuale complessivoal 31.12.2012 relativo alle adesioni in AVEC ed incidente sugliesercizi successivi, risulta pari a € 7.811.534 corrispondenteal 16,5% del bilancio complessivo annuale 2012 nell'aggregato per beni eservizi, tale volume risulta in linea rispetto al precedente esercizio.

 
 

* Comprensivo dell'ultima gara farmaci,successivamente svolta da Intercent-ER, che da sola vale 66 mln. di aggiudicatocon un risparmio di 8,65 mln;
** I valori registrati risentono dell'espletamentodelle due procedure per l'affidamento dei servizi assicurativi, che da solehanno comportato un aumento di spesa di 3,62 mln. Se si escludono taliprocedure, a fronte di una diminuzione dell'aggiudicato a 27,21 mln., siregistra un risparmio totale di 2,10 mln. pari al 7,73% con risultati positiviper tutte le Aziende.

 

Agenzia Regionale Intercent-er

Nel 2012 il volumeeconomico per forniture e servizi acquisiti attraverso adesioni aconvenzioni dell'Agenzia Regionale Intercent-erammonta a € 17.193.330, corrispondente al 36,3% del bilanciocomplessivo annuale (esercizio 2012) nell'aggregato per beni e servizi,registrando un volume in crescita rispetto agli anni precedenti.
Il volume contrattuale complessivo al31.12.2012 relativo alle adesioni a convenzioni Intercent-er edincidente sugli esercizi successivi, risulta pari a € 11.965.508corrispondente al 25,3% del bilancio complessivo 2012 nell'aggregato perbeni e servizi. Tale volume risulta in diminuzione rispetto al precedenteesercizio a seguito della mancata attivazione di nuove convenzioni Intercent-ER.

 
 

Nel 2012, in linea con gli ambiti di attivitàaffrontati dal Dipartimento Acquisti di AVEC, è stata effettuata una iniziativaformativa a livello di Area Vasta rivolta agli operatori coinvolti nei processidi acquisto riguardante il "Regolamento di attuazione del Codice dei ContrattiPubblici con particolare riferimento alle problematiche inerentil'aggiudicazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa".

 

Altra attività in Area Vasta Emilia Centro

Nel corso del 2011 è statoavviato il percorso per la definizione dell'Accordo Quadro di AVEC, secondoquanto previsto dalle Direttive Regionali sull'istituzione delle Aree Vaste,che è stato portato a termine nel 2012 con la validazione di conformità daparte dell'Assessorato regionale alla Salute. A decorrere dal 12 ottobre èquindi venuta a cessare l'AVEC come Associazione delle Aziende, secondo loStatuto a suo tempo approvato e dalla stessa data si è istituito l'AVEC, nellaconfigurazione prevista dalle Direttive regionali di cui alla DGR 927/11 soprarichiamate. La costituzione degli organismi decisori e di coordinamentodell'AVEC hanno condotto, sul piano formale, ad un percorso dove gli impegni el'attuazione delle decisioni delle aziende, assunte all'unanimità, trovano piùconcretamente riscontro verso i risultati/obiettivi oggetto delleprogrammazioni dei vari livelli istituzionali.
Le attività sottoelencate si riferiscono al 2012in relazione a specifici temi sviluppati di interesse comune delle aziende:

 
  • Formalizzazione dell'AccordoQuadro AVEC e istituzione nuovi organismi con decorrenza 12 ottobre 2012.
  • Commissione del Farmaco di AVEC.
  • Completamento dell'iteristruttorio, costituzione ed avvio attività del Registro Tumori di AVEC.
  •  Attività dei gruppi di lavoro perla definizione di protocolli e procedure condivise, studi ed approfondimenti epercorsi progettuali, in materia amministrativa: a) adempimenti perl'applicazione del "Decreto Balduzzi" per quanto concerne l'Attività LiberoProfessionale con ricognizione presso le Aziende Sanitarie; b) "Certificazionedi bilancio" documento inoltrato alla Regione quale contributo per ladefinizione degli adempimenti delle Aziende;
  • Adesione al progetto sperimentaledella RER sull'autoassicurazione a cui partecipa una delle Aziende di AVEC(AOSP UNIV. di Bologna).
  • Rendicontazione delle proceduredi gara comuni svolte in AVEC.
  • Progetto per l'unificazione deiServizi Acquisti di AVEC, successivamente validato dal Comitato dei DirettoriAVEC.
  • Attività dei gruppi per ladefinizione di protocolli e procedure condivise, studi ed approfondimenti epercorsi progettuali in campo sanitario/assistenziale: a) IMA STEMI - 118; b)Audit gruppo riabilitazione su "Frattura del femore nell'anziano"; c) Documentosu "Medicina dello Sport"; d) Progetto Laboratorio Unico di AVEC.

Ultimo aggiornamento pagina:
12 Aprile 2019
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