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Gli eventi in città in occasione del Mese Mondiale dell'Alzheimer

Domenica 24 settembre 2023 ore 16 (Imola Palazzo Sersanti - Piazza Matteotti 8) Concerto “Alzheimer in Musica” del Coro Giovanile Imolese – Associazione CantiAmo APS. Ingresso gratuito prenotazione obbligatoria 054226606 

Mercoledì 18 ottobre 2023
 ore 14.30 (Imola, Sala delle Stagioni), in collaborazione con Auser Imola Proiezione del film “Keys, bags, names, words. Ricordi e demenza: storie di speranza 

Martedì 26 ottobre
 ore 20 (Imola, Cinema Centrale BCC) in collaborazione e con il contributo di La BCC ravennate forlivese e imolese Proiezione del film “Keys, bags, names, words. Ricordi e demenza: storie di speranza   

Sabato 21 ottobre 2023
 dalle 9 alle 15 a piccoli gruppi di massimo 15 persone e su prenotazione telefonica (3317562014) Open Day a CRA Cassiano Tozzoli

 

La notizia IMOLA COMUNITA' AMICA DELLE PERSONE CON DEMENZA

Imola è stata recentemente riconosciuta Comunità Dementia Friendly dalla Federazione Alzheimer Italia.
Un percorso, quello della nostra città, che viene da lontano ed è fatto da una attiva collaborazione ed integrazione delle azioni da parte di istituzioni, servizi sanitari e sociosanitari, associazionismo e dalla costante attenzione al tema da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola.
Lo scorso anno, a partire da una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Imola, è nato il tavolo interistituzionale che si è posto l’obiettivo di ottenere l’ambito riconoscimento nazionale, riuscendovi rapidamente per il 2023, proprio grazie ad una storia già consolidata di impegno e di integrazione di tanti soggetti.
Essere una città amica delle persone con demenza è tensione continua, non solo verso servizi che garantiscano un adeguato sostegno a malati e famigliari, ma soprattutto verso una cultura inclusiva che coinvolga tutta la cittadinanza.
Una comunità non è dementia friendly una volta per tutte, ma deve costantemente, ogni anno, deve dimostrare di essersi attivata nella promozione di iniziative volte ad “ascoltare, accogliere, comprendere, coinvolgere le persone con demenza: questo è ciò che fa una Comunità Amica delle Persone con Demenza. Una Comunità dove l’obiettivo principale è aumentare la conoscenza della malattia come strumento per ridurre l’emarginazione e il pregiudizio sociale nei confronti dei malati e dei loro familiari, in modo da permettere loro di partecipare alla vita attiva della comunità e migliorare la loro qualità di vita. Una Comunità Amica delle Persone con Demenza mette in rete cittadini, istituzioni, associazioni e categorie professionali di una città al fine di rendere i suoi spazi, le sue iniziative e le sue relazioni più fruibili da tutti, senza esclusione delle persone con demenza e dei loro familiari”, come indica la Federazione Italiana Alzheimer, che nel 2016 ha lanciato questo progetto in Italia, sulle orme dell’Alzheimer’s Society della Gran Bretagna.  
In occasione del Mese Mondiale dell’Alzheimer e della Giornata del 21 settembre 2023, è pertanto importante annunciare di aver raggiunto, insieme, una ulteriore importante tappa della lunga strada intrapresa dalla nostra comunità, ma anche  richiamare tutti all’impegno necessario per garantire nella sostanza una vita migliore ai malati e alle loro famiglie, ad un nuovo e rinnovato slancio della comunità imolese che quest’anno celebra i 25 anni dalla fondazione dell’Associazione Alzheimer Imola ed i 15 anni dalla realizzazione di Casa Cassiano Tozzoli, la cosidetta Casa Alzheimer.  
Il tavolo “Imola città amica delle persone con demenza” che ad oggi vede la partecipazione di rappresentanti di Comune di Imola, Associazione Alzheimer Imola, Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Ausl, ASP, Ancescao (ma che resta aperto a nuove partecipazioni attive), ha organizzato, oltre a questa conferenza, alcuni eventi celebrativi ed informativi.

 

21 settembre 2023 - La rete dei servizi e della comunità presenta i dati, i servizi, le novità e gli eventi

Assessora al Welfare del Comune di Imola Daniela Spadoni

“Da molto tempo, nel nostro territorio, i soggetti che oggi partecipano a questa conferenza collaborano tra loro per realizzare progetti di cura, assistenza ed accoglienza, sia dei malati che delle loro famiglie, ma anche per sensibilizzare, informare e diffondere una cultura di inclusione comunitaria nei loro confronti.   Diventare Comunità Amica delle persone con demenza, per Imola, vuol dire sia valorizzare i progetti che nel nostro territorio hanno trovato realizzazione, da tempo, a servizio delle persone con disabilità cognitiva, ma soprattutto diventare una comunità in cui le persone malate sono comprese, rispettate, sostenute e valorizzate, affinché possano ancora contribuire alla vita della comunità. Di fronte a quasi 300 nuove diagnosi all’anno, il nostro territorio si deve interrogare sia su quale tipo di cura, intesa in senso lato come presa in carico, si intenda mettere a punto per i malati, quale tipo di aiuto e accoglienza si vuole favorire per le famiglie, per i cosidetti care-givers.
Non possiamo nascondere che questa diagnosi sconvolge l’intero nucleo famigliare, sia sotto il profilo psicologico che di organizzazione pratica di vita, ma è nostra responsabilità non lasciare sole le famiglie. Per questo motivo, in questi anni, sono stati organizzati i “Caffè Alzheimer”, gli incontri di formazione per i famigliari ed i care-givers, le “Palestre della Mente” per la stimolazione cognitiva, etc., iniziative che costituiscono preziosi punti di riferimento per le famiglie, ma che non sono ancora sufficienti per la risposta ad un bisogno crescente di sostegno e di inclusione. Anche l’intera comunità cittadina può e deve cambiare il proprio modo di fare per essere città amica della demenza: le forze dell’ordine, il personale degli uffici pubblici e privati, i ragazzi, i bambini, possono essere formati e sensibilizzati ad aiutare ed accogliere, nella quotidianità, coloro che presentano un disturbo cognitivo, così come in tutte le realtà associative e di volontariato del nostro territorio, qualunque esse siano (centri sociali, parrocchie, sindacati ecc.) costituiscono risorse fondamentali per il sostegno delle famiglie che si trovano ad affrontare una così grave fatica. La nostra città poi vive quest’anno due anniversari importanti: 25 anni dalla costituzione dell’Associazione Alzheimer Imola e 15 anni dalla nascita e realizzazione di “Casa Cassiano Tozzoli” c.d. “Casa Alzheimer”. Eccellenza nella città, nel circondario e nella Regione, direi anche nell’Italia intera.
A che punto siamo oggi?
Di fronte all’aumento delle diagnosi chiediamo che il governo investa di più sul supporto domiciliare, sui centri diurni. Nel nostro territorio sono ritenuti importantissimi da utenti e famigliari sia per il recupero e la conservazione di autonomie da parte dei malati, sia come supporto per le loro famiglie”. Spesso si ritiene che chi ha disturbi cognitivi non possa tessere relazioni: in verità la possibilità di avere relazioni esiste e va valorizzata in modo mirato, con ambienti adeguati e personale formato. D’altra parte, come insegnano gli spot informativi della Federazione Alzheimer Italia, è anche importante che ciascuno di noi impari a rapportarsi con questi malati, senza paura e senza timore, nella vita quotidiana. Per questo la politica ha il dovere di riconoscere il diritto ad una vita dignitosa anche ai malati di Alzheimer e di patologie similari, di fare uscire la malattia dal silenzio. Vanno previste risorse anche per garantire una retribuzione maggiore agli operatori delle RSA che si formano in modo adeguato per gestire queste patologie, così come a quel personale che viene mandato sul territorio attraverso l’assistenza domiciliare. Occorrono anche maggiori contributi alle Associazioni come l’associazione Alzheimer che gestiscono, tra l’altro, i Caffè Alzheimer”.     


 

Associazione Alzheimer Imola – Presidente Lucia Valtancoli (Vice Presidente Federazione Alzheimer Italia) 2023: 25 anni dalla nascita dell’Associazione Alzheimer Imola e 15 anni dall’inaugurazione di casa Alzheimer

In Italia sono 1.480.000 le persone con demenza, ma la loro sofferenza si moltiplica coinvolgendo i loro famigliari: coniugi, figli, nipoti, etc… direttamente coinvolti nella malattia.
La demenza è un’emergenza che continua ad essere sottovalutata, se non addirittura ignorata: il report mondiale afferma che troppi paesi non hanno ancora una strategia per le demenze, al punto che l’Alzheimer Disease International (ADI), ha chiesto all’Organizzazione Mondiale della Sanità di prolungare il piano mondiale (Global Action Plan 2017-2025) fino al 2029. 
Federazione Alzheimer Italia è stata indicata da Alzheimer’s Society London UK, pioniera dell’organizzazione di Dementia Friendly Community in Europa e titolare del relativo logo inglese, come interlocutore unico per l’Italia per l’avvio sul territorio di comunità amiche delle persone con demenza, al fine di creare una rete di cittadini consapevoli. Il lavoro per poter essere Comunità Amica delle Persone con Demenza non può dirsi mai concluso: una città è amica delle persone con demenza quando queste persone, e i loro famigliari, sono compresi, rispettati, sostenuti.
In una comunità amica delle persone con demenza gli abitanti comprendono la demenza e le persone con demenza si sentono incluse e coinvolte, i cittadini, in tutte le funzioni che svolgono nella vita quotidiana (negozianti, operatori degli uffici pubblici, polizia locale, professori, studenti, etc..) sanno come rapportarsi con i malati per fare sentire la persona a proprio agio nella sua comunità. Imola ha dimostrato di meritarsi questo riconoscimento per il 2023, ma per mantenerlo anche per i prossimi anni, dovremo organizzare tanta formazione a tutti i gruppi più significativi della nostra comunità. Il logo può essere rilasciato alle Organizzazioni, Enti e negozianti del territorio che desiderano far parte dell’iniziativa e che hanno deciso di lavorare per diventare “Dementia Friendly”, che saranno quindi segnalati alla Federazione che detiene la registrazione del marchio.
Ogni anno il tavolo di lavoro dovrà dimostrare i progressi fatti e le azioni intraprese per soddisfare i criteri del processo di riconoscimento, anche attraverso la compilazione di un apposito questionario. Sarà necessario portare avanti più iniziative che potranno vedere coinvolte, man mano, molteplici target professionali, con eventi formativi “su misura”, che sostengano la capacità di rispondere ai principali bisogni delle persone con demenza.
Associazione Alzheimer Imola ha fortemente voluto che la nostra città avesse questo riconoscimento. Comune di imola, Ausl, ASP, hanno sposato la nostra causa, prima con la mozione del Consiglio Comunale poi costituendo il tavolo di lavoro che vede coinvolti ad oggi, oltre agli Enti già citati, anche la Fondazione della Cassa di Risparmio, che ha sempre sostenuto le iniziative sul tema, a partire dalla realizzazione di Casa Cassiano Tozzoli, eccellenza della nostra città. Abbiamo inoltre coinvolto Ancescao, con il suo rappresentante Mario Peppi, per allargare la nostra attività ai centri sociali cittadini, punti di riferimento della comunità.
Il tavolo è però aperto anche a nuovi soggetti, desiderosi di intraprendere questo comune percorso.


 

 

Ausl Imola dr.ssa Mabel Martelli geriatria referente CDCD - Malvina Mazzotta psicologa responsabile Programma Aziendale Psicologia Clinica e di Comunità Dati ed attività del Centro disturbi cognitivi e demenze ed attività in rete

L’indice di vecchiaia sul territorio circondariale è in crescita costante negli ultimi anni e nel 2022 la percentuale di popolazione con età superiore ai 65 anni è stata del 24.97% (dato medio RER: 24.53%). 
Il dato, seppure confortante per l’incremento medio di aspettativa di vita sia per i maschi che per le femmine, coglie un mutamento importante della piramide demografica che attualmente si presenta con morfologia invertita rispetto a 20 anni fa. Questo fenomeno determina un notevole incremento dei pazienti con patologie croniche e quindi delle persone con deterioramento cognitivo, che accedono sempre più frequentemente al CDCD.

L'attività del CDCD di Imola è coordinata dal Dottor Massimo Menetti, direttore U.O. di Geriatria Ospedaliera e Territoriale; la Dott.ssa Mabel Martelli è referente per il Centro Disturbi Cognitivi e per il Progetto Regionale Demenze.
Il CDCD dell’Ausl di Imola, si avvale della collaborazione dei medici della UOC di Geriatria Ospedaliera e Territoriale, di due psicologhe, due neurologhe, due infermiere dell’AUSL di Imola e di due neuropsicologi afferenti all’Associazione Alzheimer Imola, la cui attività è sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola attraverso una convenzione tra AUSL-Associazione e Fondazione ed un contributo dedicato.
Da Giugno 2021 è inoltre attiva una più stretta collaborazione con ASP, che ha messo a disposizione un’assistente sociale dell’Azienda Servizi alla Persona per le attività di coordinamento tra CDCD ed assistenti sociali del territorio.
Il CDCD ha effettuato nel 2022 n. 478 prime visite, in incremento rispetto alle 380 del 2021. Il 92% sono state prescritte dal medico di medicina generale. In 108 casi è stata effettuata la valutazione multidimensionale propedeutica all’attribuzione di invalidità o all’accesso alla rete dei servizi socio-sanitari senza presa in carico ordinaria.
Gli accertamenti specifici, utili alla definizione diagnostica, sono effettuati direttamente dal Day Service del CDCD, sollevando così il paziente e la sua famiglia dalla necessità di rivolgersi al CUP per la prenotazione. 
306 le diagnosi di deterioramento cognitivo, a genesi diversa, mentre per 141 pazienti è stata evidenziata una condizione clinica a rischio evolutivo tanto da indicare la necessità di un follow up.
Per 80 pazienti è stata esclusa la demenza. 
932 le visite di controllo, in ulteriore incremento rispetto agli anni precedenti.  
Oltre a prime visite e controlli il CDCD ha svolto 112 valutazioni neuropsicologiche di II livello a cura degli neuropsicologi dell’Associazione Alzheimer integrati nel CDCD, 268 colloqui psicologici con familiari (53 le persone) seguiti dal team degli psicologi aziendali, 647 elettrocardiogrammi, per monitorare correttamente la terapia con Ache-I e farmaci antipsicotici da parte degli infermieri con successiva verifica del medico, 184 visite geriatriche a domicilio 
66 segnalazioni ai Servizi Sociali (in incremento rispetto agli anni precedenti), 8 di queste sono esitate in inserimenti dell’anziano sui posti temporanei di Casa Alzheimer, struttura dedicata alla cura e all’assistenza degli anziani affetti da deterioramento cognitivo che dal 2019 ha istituito 6 posti letto temporanei, volti prioritariamente al trattamento dei disturbi comportamentali in pazienti con deterioramento cognitivo e in cui si può accedere dopo il ricovero ospedaliero in reparto per acuti o dal territorio, tramite segnalazione degli assistenti sociali, 162 colloqui telefonici significativi e 193 anamnesi e valutazioni brevi e complessive per un totale di 355 prestazioni, 4743 colloqui telefonici tra infermieri e familiari delle persone con demenza per informazioni, consigli e supporto. 
Da Dicembre 2021 una operatrice professionale ASP opera al CDCD e, su segnalazione dei medici e delle psicologhe del Centro, si reca a domicilio delle persone affette da demenza e dei loro familiari per fornire indicazioni pratiche su organizzazione dell’ambiente domestico e strategie e strumenti per la gestione della quotidianità, anche allo scopo di evitare l’isolamento della persona e della famiglia.  Nel 2022 sono stati presi in carico con questa modalità 49 pazienti coi rispettivi nuclei familiari e sono state effettuate 232 visite domiciliari. 
Consulenze relative a problematiche assistenziali e previdenziali garantite dall’assistente sociale di ASP a cui il caregiver è stato indirizzato, a seguito della segnalazione del medico del CDCD
Consulenze Legali per i pazienti afferenti al CDCD erogate pro bono dall’Avvocato dell’Associazione Alzheimer di Imola  2 cicli di attività “Palestre delle mente”, a cura degli neuropsicologi dell’Associazione Alzheimer Imola, con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Imola). 
73 incontri Caffè Alzheimer curati dall’Associazione Alzheimer Imola
Interventi formativi ed informativi rivolti alla cittadinanza, ai familiari delle persone affette da deterioramento cognitivo e agli operatori delle strutture territoriali e dell’Ospedale, in collaborazione con Psicologia Ospedaliera, Azienda Servizi alla Persona e Associazione Alzheimer di Imola 
Dati Primo semestre 2023 - 247 prime visite, di cui 152 pazienti presi in carico al CDCD 523 visite di controllo 164 nuove diagnosi di demenza 81 diagnosi a rischio evolutivo in demenza (MCI/pseudo-demenza depressiva) 52 valutazioni neuropsicologiche di II livello 14 Persone con MCI e demenza lieve seguite per riabilitazione cognitiva in gruppo 5    persone con demenza moderata seguite per stimolazione cognitiva 35 familiari seguiti con supporto psicologico 5    incontri per care-givers (1° corso maggio-giugno 2023)       

 

Azienda Servizi alla Persona (ASP) Circondario Imolese – Presidente Veronica Gioiellieri e Coordinatrice Casa Alzheimer Anna Ortolani ASP Circondario Imolese, 15 anni di amicizia con la demenza

ASP svolge un ruolo attivo nell’ambito delle sinergie createsi in questi anni all’interno del nostro territorio, al fine di sostenere progetti integrati con le altre parti sociali in ausilio alle persone affette da demenza e loro famiglie.
La partecipazione di ASP al tavolo “Imola città amica delle persone con demenza” è risultato imprescindibile alla luce dell’instancabile lavoro che l’azienda svolge tutti i giorni sul tema della demenza all’interno della struttura CRA “Cassiano Tozzoli”. La Casa Residenza Anziani “Cassiano Tozzoli” è una struttura accreditata in via definitiva e regolamentata da apposito Contratto di Servizio sottoscritto dal Nuovo Circondario Imolese, dall’Azienda USL di Imola e dall’ASP Circondario Imolese in qualità di gestore del servizio. Ricordiamo che la struttura è stata donata dalla Fondazione Cassa di Risparmio Imola all’ASP Circondario Imolese sulla base di quanto previsto dalla Convenzione sottoscritta nel 2004 tra la medesima Fondazione e l’IPAB Casa di Riposo per Inabili al Lavoro, che prevedeva di destinare la struttura, interamente realizzata con costi a carico della Fondazione, a “padiglione specialistico finalizzato all’assistenza di persone affette dal morbo di Alzheimer e da demenza senile”. Casa “Cassiano Tozzoli” detta anche “Casa Alzheimer” è stata inaugurata a settembre del 2008 ed è attiva dal 5 gennaio 2009. La finalità del servizio di Casa Residenza è quella di prevenire ulteriori perdite di autonomia fisiche, mentali, affettive e relazionali, degli ospiti, e di garantire un complesso di prestazioni tra loro integrate secondo i parametri previsti dalla normativa regionale. Nel Nucleo dedicato all’accoglienza temporanea l'intervento è mirato: al controllo o alla riduzione del disturbo comportamentale e al riequilibrio della condizione delle persona attraverso la rimodulazione della terapia farmacologica e l’attuazione di progetti e terapie non farmacologiche atti a riabilitare a livello cognitivo la persona e soprattutto a migliorarne la qualità di vita per favorire il reinserimento a domicilio o il trasferimento in altra struttura della rete non appena si modifichino le condizioni che avevano determinato l'accesso al nucleo. Grazie al continuo sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio, che ha da sempre sostenuto i progetti proposti da ASP, e all’instancabile lavoro degli operatori e dei professionisti, “Casa Alzheimer” rappresenta senza dubbio un fiore all’occhiello per l’intero territorio. Realtà virtuosa che però dovrà continuare ad essere alimentata con nuove sfide e progetti e per i quali si rinnova sin da subito la volontà di impegno e crescita da parte di ASP. Per ASP e per chi tutti giorni è in prima linea nell’assistenza a persone con demenza, questa giornata non può far altro che rappresentare un nuovo punto di partenza per la ricerca, la cura e il sostengo di tutti quei pazienti affetti da qualsiasi tipologia di declino cognitivo.   Passati quindici anni dall’inaugurazione di Casa Cassiano Tozzoli è possibile fare un bilancio dell’attività e richiamare l’attenzione su questo servizio cittadino che si conferma, a livello regionale, uno dei migliori, più efficaci e presenti sul territorio, ma che non risulta l’unico. Inaugurata ufficialmente nel settembre del 2008 Casa Cassiano Tozzoli ha iniziato il suo servizio nel gennaio del 2009: 15 anni nei quali sono stati effettuati 365 ricoveri – sia di lunga permanenza che di accoglienza per periodi temporanei - su un totale di 44 posti disponibili. A questi vanno aggiunti i 207 inserimenti a carattere diurno semi residenziale attuati sui nei 20 posti disponibili al Centro Diurno Anziani, importante sostegno per le persone con demenza e il loro familiari. Per tutti coloro che assistono al domicilio una persona non autosufficiente è attivo dal 2021 lo sportello Caregiver che fornisce informazioni circa la definizione del percorso di accesso del cittadino alle varie risorse territoriali tra cui anche supporto psicologico ed educativo al domicilio. È possibile accedere ai servizi del progetto Caregiver anche attraverso la figura dell’assistente sociale ospedaliera (inserita all'interno del PUA -punto unico assistenziale- AUSL imola) che si occupa di orientare e informare i caregiver sui servizi socio-sanitari territoriali agevolando laddove sia necessaria, una nuova presa in carico da parte del servizio sociale territoriale o, nel caso in cui la famiglia sia già conosciuta ai servizi, opera un'azione di coordinamento, aggiornamento e condivisione della situazione al fine di rivalutare le progettualità personalizzate esistenti. Qualora vi sia, da parte del servizio ospedaliero, una progettualità di uscita verso il domicilio è possibile attivare il servizio di “dimissione protetta” che permette di usufruire di un periodo (massimo 30 giorni) gratuito di assistenza domiciliare volto a addestrare il caregiver e sostenerlo nel periodo post-dimissione. Per tutte quelle situazioni che provengono dal territorio è possibile, su segnalazione del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze o del Servizio Sociale Territoriale, attivare l’intervento dell’Operatore Socio Sanitario (OSS secondo quanto previsto dalla DGR 1012/2014) dedicato che, in collaborazione con l'equipe di professionisti del centro disturbi cognitivi, effettua percorsi di sostegno/sollievo al domicilio dell’utente a favore dei caregiver di persone affette da disturbi cognitivi oltre che attività di stimolazione a favore degli anziani, all'interno di progettazioni condivise con l'equipe di lavoro citata e il caregiver. Nell’anno 2022 gli interventi della OSS hanno riguardato 49 famiglie per le quali sono state effettuate un totale di 232 visite domiciliari della durata di circa 2 ore l'una. Nel primo semestre 2023 gli interventi della OSS hanno riguardato 25 famiglie per le quali sono state effettuate un totale di 140 visite domiciliari. 
“Uno dei maggiori risultati ottenuti in questi anni – dice Anna Ortolani, Coordinatrice di CRA Cassiano Tozzoli – è sicuramente la maggiore consapevolezza che si è raggiunta riguardo a questa patologia. Non più quindi una malattia da nascondere con vergogna, ma un problema rispetto al quale cercare aiuti e risposte, non solo professionali”. Casa Cassiano Tozzoli, in collaborazione con l’Associazione Alzheimer e l’AUSL, organizza incontri di aggiornamento e di sostegno per i familiari delle persone con demenza oltre a collaborare per la preparazione professionale per gli addetti al settore. L’aver ottenuto il riconoscimento che oggi celebriamo ci ha spinti a mettere a valore il lavoro di territorio svolto da ASP cercando antenne territoriali capaci di diventare alleati per creare una comunità che sia amica delle demenze. Per questo stiamo pensando ad incontri di sensibilizzazione sul territorio, in collaborazione con la rete dell’associazionismo e del privato sociale, in cui promuovere l’accoglienza della persona, con la sua patologia, che riconosca prima di tutto le sue abilità e se ne faccia promotore”.

 

Fondazione Cassa di Risparmio di Imola - Rodolfo Ortolani, Presidente 2008/2023 Quindici anni di Casa Cassiano Tozzoli. L’impegno della Fondazione per l’Alzheimer

Nel settembre del 2008 si inaugurava, dopo tre anni dagli inizi dei lavori, un Centro socio sanitario pensato e realizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola: Casa Cassiano Tozzoli.   
La costruzione di una struttura per affetti dal morbo di Alzheimer fu un impegno economico e organizzativo non indifferente nato dalla volontà di dare una precisa risposta ai dati che, già all’epoca, segnavano un progressivo aumento dell’incidenza della malattia. 
2977 mq. complessivi distribuiti su due piani e con la capacità di ospitare un massimo di 60 pazienti: 44 in modo permanente più 16 presso il Centro diurno. Non un ennesimo parcheggio per figure ingombranti, ma un edificio concepito e realizzato tenendo conto delle problematiche che comporta una specifica patologia, come è quella dell’Alzheimer.  Un luogo all’avanguardia, non solo per la nostra regione, realizzato intendendo gli spazi, le architetture, le forme e i colori come strumenti terapeutici utili a ridurre i problemi comportamentali e i conseguenti apporti farmacologici.
Casa Cassiano Tozzoli fu anche pensata come Centro di preparazione per personale specializzato: parallelamente a questo, in accordo con l’Associazione Alzheimer, si è tenuta alta una continua attenzione ai problemi legati alla malattia allo scopo di far comprendere, ai tanti familiari di persone ammalate, la vicinanza della città e delle Istituzioni.   
La rete dei servizi è stata indispensabile per promuovere e consolidare la coesione sociale. La qualità delle prestazioni, l’universalità nell’accesso, la capacità di dare risposte mirate rappresentano il pilastro della nostra comunità.
Queste le ragioni di un investimento importante come quello fatto con Casa Cassiano Tozzoli.  

 

Ultimo aggiornamento pagina:
21 Settembre 2023
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