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L'importanza del movimento per grandi e piccini, anche attraverso il gioco

Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco
che in un anno di conversazione”.
Platone


Fin dai primi giorni di vita, attraverso il corpo e il movimento, nel neonato matura la prima conoscenza del mondo e la possibilità di entrare in relazione con l'altro: un adeguato sviluppo delle funzioni motorie nel bambino favorisce un successivo positivo sviluppo cognitivo, psicologico e relazionale.
Il gioco è la dimensione che maggiormente stimola la motivazione del bambino, che attiva la sua potenzialità di apprendimento e la sua abilità di problem solving: l'attività ludica nella prima infanzia, e non solo, favorisce la disponibilità alla collaborazione con l'altro, migliora il riconoscimento degli altri come compagni di avventure per il raggiungimento di un obiettivo comune e orienta le competenze cognitive ad una lettura flessibile e variabile della realtà.
Il protrarsi della fase di lockdown ha mostrato quanto risultasse complesso contenere la spontanea energia dei piccoli come anche dei giovani, orientandone la naturale vivacità in attività condivise con genitori o altri componenti della famiglia, contemporaneamente impegnati nello smart working e/o nelle ordinarie attività familiari, a fronte di una più semplice opzione quale l'"arrendersi" gradualmente ad intrattenimenti tecnologici individuali.
Questo piccolo manuale è un'opportunità per fare riemergere dai ricordi degli adulti la variegata gamma di attività che possono essere stimolate nei propri figli, anche nella limitatezza del perimetro di casa, con un "costo", in termini di fatica, riconducibile all'accompagnamento e alla condivisione di un'esperienza di gioco
che l'adulto può poi tenere monitorato, salvaguardando quei fattori di condivisione che rinforzano la relazione genitoriale con il proprio bambino ma anche quello spazio di libertà di sperimentazione che deve caratterizzare le diverse tappe evolutive dei nostri piccoli/giovani.
La redazione del Manuale si è arricchita della condivisione con un gruppo di pedagogisti delle scuole dell'infanzia e di pediatri di Imola: sono stati momenti di confronto che hanno sancito una collaborazione preventiva ed ancor più una vera e propria alleanza istituzionale (Sanità, Scuola e Comuni) che vuole rendere visibile il grande valore dell'attenzione e della cura nel crescere le nuove generazioni, come il Piano Regionale della Prevenzione auspica e raccomanda, alla luce di un sapere scientifico che facilmente è alla portata di tutti gli adulti e che anche negli adulti può riattivare una disponibilità virtuosa a "stare" con il proprio figlio nella dimensione del gioco e del movimento.


Sonia Cicero
(Direttore Attività Socio Sanitarie dell’Azienda USL di Imola)


Elisabetta Zucchini
(Direttrice della Struttura Complessa Neuropsichiatria dell’infanzia
e dell’Adolescenza dell’Azienda USL di Imola)

 

 


 

Ultimo aggiornamento pagina:
15 Marzo 2024
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