

Novembre è il Mese della Consapevolezza e Prevenzione del Tumore del Pancreas, una campagna globale che mira ad aumentare la conoscenza sui sintomi e sui fattori di rischio di questa malattia particolarmente aggressiva, spesso diagnosticata in fase avanzata. La Giornata Mondiale sul Tumore al Pancreas (World Pancreatic Cancer Day) si celebra quest’anno giovedì 20 novembre, ma tutto il mese sarà dedicato alla sensibilizzazione alla prevenzione.
Il tumore del pancreas rappresenta una delle neoplasie più difficili da diagnosticare precocemente e in Italia si registrano ogni anno circa 14.500 nuovi casi, con un’incidenza in costante aumento. Colpisce uomini e donne in egual misura, soprattutto dopo i 60 anni, ed è oggi la quarta causa di morte per neoplasia in Italia ed Europa.
Sintomi di allarme e popolazioni a rischio
Nelle fasi iniziali la malattia può essere silente, ma alcuni sintomi devono far sospettare un problema a livello pancreatico: dolore addominale persistente irradiato alla schiena, perdita di peso non spiegata, ittero, nausea, cambiamenti nelle abitudini intestinali e comparsa improvvisa di diabete in età adulta. Le persone più a rischio sono coloro che hanno una storia familiare di tumore del pancreas, mutazioni genetiche note (BRCA2, CDKN2A, STK11, PRSS1), soggetti con pancreatite cronica, diabete mellito di lunga durata, obesità, fumatori e chi assume cronicamente alcolici.
Prevenzione e diagnosi precoce
La prevenzione passa attraverso stili di vita corretti: abolizione del fumo, controllo del peso corporeo, riduzione del consumo di alcol e alimentazione equilibrata. Non esiste al momento uno screening di popolazione raccomandato, ma la sorveglianza mirata dei soggetti ad alto rischio sta mostrando risultati promettenti. Percorsi dedicati, attivi in centri di riferimento, prevedono controlli periodici mediante risonanza magnetica o ecoendoscopia (EUS), strumenti capaci di identificare precursori o neoplasie in fase iniziale.
Le “Pancreas Unit”
Nell’Azienda USL di Imola è attivo un percorso dedicato alla diagnosi precoce e alla gestione delle patologie pancreatiche coordinato dal dottore Andrea Lisotti nell’ambito dell’UOC di Gastroenterologia diretta dal Professore Pietro Fusaroli. Il programma integra competenze multidisciplinari di gastroenterologi, radiologi, oncologi, anatomopatologi, nutrizionisti, psicologi e chirurghi.
L’importanza dell’ecoendoscopia nella diagnosi precoce delle neoplasie pancreatiche nelle popolazioni a rischio è stata recentemente sottolineata anche al Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana per lo Studio del Pancreas (AISP), dove il dottore Lisotti ha presentato un contributo dedicato all’impiego dell’EUS nello screening, evidenziando i progressi tecnologici e le prospettive terapeutiche di questa metodica.
Il tumore del pancreas è una delle sfide più complesse della medicina moderna: silenzioso, aggressivo, difficile da intercettare in tempo. Per questo, novembre diventa un momento molto importante per accendere i riflettori su una patologia che troppo spesso viene scoperta tardi, quando le possibilità di cura si riducono drasticamente.