1. Vai ai contenuti
  2. Vai al menu principale
  3. Vai al menu di sezione
  4. Vai al footer
testata per la stampa della pagina
Home /
Contenuto della pagina

PSA-PAL 2010-2013 - AREE STRATEGICHE

 

Allegato 1.7 a Evoluzione dello stabilimento di Castel S. Pietro Terme e Realizzazione della Casa della Salute

 

IL PROFILO DELLO STABILIMENTO DI CASTEL SAN PIETRO

Se lo stabilimento di Imola si caratterizza come centro di riferimento per le cure in regime di emergenza-urgenza, per trattamenti intensivi e semi intensivi, per la fruizione delle alte tecnologie, lo stabilimento di Castel San Pietro si connoterà come struttura complementare dove troveranno risposta le attività chirurgiche a sostanziale sviluppo diurno e le esigenze collegate alle cure long term, ivi compreso l'hospice.

La disponibilità presso il polo castellano di un blocco operatorio dotato di tre sale, con a supporto spazi di degenza a regime diurno, permette di prefigurare un consolidamento e un ampliamento delle attività di chirurgia di giorno. Oltre quindi alle attività di chirurgia generale attualmente svolte, sarà possibile ampliare la vocazione chirurgica diurna ad altre specialità, con ciò prefigurando un polo multispecialistico di Day Surgery a servizio non solo dell'azienda imolese. A questo fine sarà di fondamentale importanza la predisposizione di accordi di fornitura in ambito provinciale che legittimino i flussi di mobilità verso il polo castellano. Il Day Surgery è un modello organizzativo-assistenziale moderno che prevede la possibilità di effettuare interventi e procedure diagnostiche o terapeutiche con il ricovero e la dimissione del paziente in una sola giornata. Introdotta in Italia nei primi anni '90, la "chirurgia di giorno", è stata avviata nella nostra azienda nel 2000, ponendo a riferimento aziendale proprio il centro castellano.

Le attività di Day Surgery attualmente svolte riguardano oltre alla Chirurgia Generale, le specialità di Otorinolaringoiatria e Oculistica.
La pianificazione attuativa locale, oltre consolidare e incrementare quanto attualmente erogato in regime di Day Surgery presso lo stabilimento castellano, prefigura già nel 2011 l'avvio anche di attività afferenti alle specialità di Ortopedia, Urologia e Ginecologia.

La disponibilità di 3 sale operatorie complanari alla degenza diurna è una condizione logistica molto favorevole, e un utilizzo pieno di questa struttura potrebbe prefigurare un incremento significativo degli attuali volumi di attività di Day Surgery, che ammontano ora a complessivi 1500 interventi, di cui oltre 600 di chirurgia generale, altrettanti di oculistica e quasi 200 di otorinolaringoiatria.
Le specialità che potranno affiancarsi a quelle presenti trasferiranno gran parte della loro attività in Day Surgery presso il polo di Castel San Pietro permettendo di ipotizzare un incremento graduale dal 30 al 50 % o oltre dell'attività.
La struttura castellana diverrà potenzialmente in grado di accogliere fino ad un massimo di 3.000 interventi/anno di chirurgia generale, urologica, oculistica, otorinolaringoiatrica, ortopedica e ginecologica. Il centro sarà dotato della strumentazione di base per la chirurgia generale e di tutte le attrezzature più moderne per le chirurgie specialistiche.

Di fondamentale importanza sarà la cura dei rapporti con i Medici di Medicina Generale sia per l'invio dei pazienti sia per la restituzione dei pazienti a domicilio post trattamento chirurgico.

Questo incremento di attività dello stabilimento ospedaliero di Castel S. Pietro, con trasferimento di attività e di risorse dallo stabilimento di Imola, sarà contestualmente accompagnato dal trasferimento di attività chirurgiche a Imola (circa 1000 interventi di Oculistica e Otorinolaringoiatria) che richiedono degenza ordinaria e maggiori garanzie di sicurezza e mix di servizi di supporto (terapia intensiva e semi-intensiva, diagnostica radiologica complessa, servizio trasfusionale, ecc.).

Progressivamente, nei prossimi tre anni si prevede un costante sviluppo delle attività di chirurgia di giorno, anche in virtù della costante introduzione di nuove tecniche di chirurgia mini-invasiva ed alla evoluzione delle tecniche anestesiologiche.
Non sempre dove si fa Day Surgery esiste una degenza dedicata e un'organizzazione indipendente; in molte realtà ospedaliere, ed anche ad Imola, la Day Surgery viene praticata all'interno dei reparti tradizionali, utilizzando alcuni posti letto che vengono riservati alla "chirurgia di giorno" e utilizzando spazi operatori frequentemente indistinti.
In questi casi il paziente, dopo l'intervento, viene ricoverato in una degenza ordinaria dove, non essendoci un personale infermieristico dedicato, può a volte non essere assistito adeguatamente ai fini di una dimissione precoce protetta. Inoltre quando questi "interventi a bassa complessità" sono effettuati nell'ambito di contesti non specifici, rischiano assai spesso di finire in coda ad interventi a più elevata priorità (emergenza, urgenza) o addirittura di essere rimandati, con ovvi disagi per il paziente.
La soluzione migliore anche secondo il SICADS (Società Italiana di Chirurgia Ambulatoriale e Day Surgery) è invece quella di realizzare Unità Multidisciplinari di Day Surgery in contesti ospedalieri, proprio come nel caso di Castel S.Pietro, in modo da costruire un'organizzazione autonoma e finalizzata, propri posti letto e personale medico, infermieristico e amministrativo specificamente formato per questo tipo di interventi. Come dimostra l'esperienza internazionale, ciò può comportare considerevoli miglioramenti di efficienza.
Non si può inoltre trascurare che negli anni la Day Surgery si è r
ivelata ideale anche dal punto di vista dell'efficacia delle cure e della soddisfazione del paziente per gran parte degli interventi a "bassa complessità", per cui è addirittura superiore all'ospedalizzazione tradizionale. I vantaggi per il paziente, soprattutto nel caso di prestazioni erogate presso centri dedicati, sono infatti molteplici, perché il Day Surgery offre un percorso assistenziale organizzato su misura del paziente, che ne rispetta i tempi e risponde al meglio alle esigenze anche delle persone con disabilità. Ciò comporta una diminuzione dei disagi e dello stress emotivo conseguenti al ricovero, sia per i pazienti, sia per i familiari. Inoltre la degenza limitata a poche ore riduce al minimo la possibilità di contrarre infezioni ospedaliere, che ogni anno in Italia colpiscono 500.000 persone in seguito a interventi tradizionali. A questo si aggiunge una maggior garanzia di privacy e comfort, specie per le prestazioni erogate in strutture che sono a tal fine progettate.

Il Day Surgery è dunque un modo moderno di intendere la chirurgia, di qualità e concentrato nel tempo, che garantisce risultati di pari efficacia rispetto all'assistenza tradizionale e coinvolge le più recenti acquisizioni tecnologiche: può essere applicato a interventi o altre procedure diagnostiche e terapeutiche, invasive e semi-invasive, in anestesia locale, loco-regionale, e generale, di molte specialità chirurgiche.
Gli spazi della struttura potranno essere utilizzati non solo da medici chirurghi dell'AUSL di Imola, ma anche dai medici dipendenti di altre Aziende sanitarie, grazie ad accordi specifici.

I vantaggi della Day Surgery sono inoltre rappresentati da una più rapida conduzione della terapia operatoria, che non è appesantita dalle pratiche burocratiche e organizzative proprie del regime di ricovero ordinario; l'intero processo terapeutico risulta concentrato all'interno delle ore diurne ed è evidente perciò l'enorme importanza di una organizzazione efficiente, allenata, rapida, sicura, che nulla lascia all'improvvisazione, ma pianifica e realizza un totale controllo del processo dalla fase pre-operatoria fino al momento dedicato alla dimissione, fornendo inoltre un servizio di pronta disponibilità al quale i pazienti possono rivolgersi in qualsiasi momento per richiesta di chiarimenti o di aiuto anche per via telefonica.

Il secondo importante argomento costitutivo della Mission dello stabilimento castellano, è rappresentato dalle Cure Long Term (Lungodegenza, post-acuzie e riabilitazione estensiva), che fanno riferimento a pazienti che, superata le fase acute di malattia, hanno necessità di consolidare la propria condizione sia sul piano clinico, sia su quello assistenziale, che su quello riabilitativo. Sono pazienti per i quali non è più necessario un assiduo monitoraggio clinico, né l'utilizzo di tecnologie invasive o a elevato impatto, ma che necessitano di assistenza sistematica e di interventi riabilitativi volti al recupero pieno delle residue facoltà fisiche e psicologiche.
A questo riguardo, se le condizioni di contesto lo consentiranno, è possibile prefigurare un coinvolgimento gestionale della componente infermieristica col supporto diretto dei medici di medicina generale (ospedale di comunità).
Per quanto attiene alle attività connesse con la palliazione, tale tema in prospettiva oltre che prevedere il consolidamento della funzione di Hospice già presente, prevede l'ampliamento del concetto di cure palliative a patologie di diversa natura rispetto a quelle oncologiche. Sono esempi da ricordare quelli relativi alle condizioni cardiorespiratorie ormai refrattarie alle terapie, ovvero alcune fasi evolutive di patologie degenerative del sistema nervoso quali la sclerosi multipla, la sclerosi laterale amiotrofica ecc. In questa ottica sono elementi di innovazione la realizzazione dell'ambulatorio per le cure palliative, quale elemento fondamentale della rete delle cure con finalità di agevolazione dell'ingresso e della presa in carico del paziente, ovvero della dimissione e riconsegna al domicilio e al medico di medicina generale dello stesso. Complementare all'ambulatorio sarà l'attivazione del Day Hospice quest'ultimo finalizzato al sostegno delle fasi assistenziali con svolgimento diurno e rientro a domicilio a fine giornata. Permarrà nello stabilimento castellano la funzione di Lungodegenza post-acuzie con uno sviluppo delle attività di riabilitazione estensiva coerente agli indirizzi che saranno emanati dal livello regionale; anche la Gastroenterologia manterrà le attività ambulatoriali (di visita, di diagnostica eco-addominale ed endoscopica) e svilupperà la funzione di ricovero a ciclo continuo con posti letto fruibili su di una piattaforma logistica dipartimentale.

Infine il grande investimento di carattere strategico della Casa della Salute, struttura di riferimento della pianificazione sanitaria regionale, finalizzata al completamento dell'integrazione delle attività sanitarie e sociosanitarie afferenti al Dipartimento delle Cure Primarie, ma anche luogo privilegiato di erogazione di servizi collegati alla prevenzione, attraverso la presenza di terminali del Dipartimento di Sanità Pubblica. Nella Casa della Salute è inoltre prevista l'erogazione di prestazioni e servizi afferenti al Dipartimento di Salute Mentale, in tal modo configurando un profilo completo dell'offerta di servizi territoriali. Il progetto viene descritto dettagliatamente nel paragrafo seguente.  


Ultimo aggiornamento pagina:
12 Aprile 2019
Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO