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Obiettivi istituzionali e strategie aziendali

Partecipazione degli Enti Locali alla programmazione sanitaria

Nuovo Circondario Imolese (NCI)

La Legge Regionale 29/2004 di riorganizzazione del sistema sanitarioregionale delinea la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria quale organodeputato alla programmazione sociale e sanitaria, in coerenza con il più ampioruolo riconosciuto agli Enti Locali nel governo delle Aziende Sanitarie e deiDistretti. Gli Enti Locali del territorio imolese stanno consolidando questoruolo nel nuovo sistema di governancesocio-sanitario tramite il Nuovo Circondario Imolese.
Espressione istituzionale e di rappresentanzadelle comunità locali, il NCI costituisce la sede naturale dell'analisi edell'elaborazione delle scelte strategiche e delle priorità di intervento, garantendoil coinvolgimento di tutti i soggetti preposti. La Giunta del NCI, riassumendoin sé le funzioni di Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria e di Comitatodi Distretto per il nostro territorio, con la collaborazione dell'Ufficio diPiano, opera per raccordare i diversi livelli (regionale, provinciale e locale)e strumenti di pianificazione (Piano per la Salute, Piano di Zona per la salutee il benessere sociale, Piano strategico aziendale e Piano attuativo locale).

 
 

La governance nei servizi ad integrazione socio-sanitaria

L'attenzione nei confronti dei cittadini affettida patologie associate a diversi bisogni assistenziali e delle fasce più debolidella popolazione, ha richiesto l'attivazione di percorsi assistenziali ingrado di assicurare una piena presa in carico del paziente e una forteintegrazione tra erogatori di prestazioni sanitarie e sociali, nei tempi enelle modalità, al fine di garantire la continuità assistenziale. Questoapproccio, negli ultimi anni, ha determinato un rafforzamento delle relazionitra Azienda ed Enti Locali, in termini di programmazione, di gestione ederogazione dei servizi stessi. L'AUSL di Imola e i Comuni, quest'ultimi tramitel'Azienda Servizi alla Persona (ASP), condividono attività assistenziali alivello domiciliare, residenziale e semi-residenziale per anziani nonautosufficienti e disabili. Va segnalato, inoltre, il contributo dei varisoggetti sociali del privato non-profit,volontariato, cooperative sociali, ecc..

 
 

Accreditamentodei servizi socio-sanitari. Nelcorso del 2012 sono stati rivisti i contratti coi soggetti gestori dei servizi inambito socio-sanitario, stipulati a luglio 2011, per apportare modifiche edintegrazioni in merito alla nuova classificazione degli ospiti (case mix), alla rideterminazione delcosto del lavoro e alle possibili variazioni negli elementi di flessibilità.
Il progressivo adeguamento ai parametri delladirettiva regionale, per il personale sanitario, ha determinato un incrementodelle ore di coordinamento infermieristico e di assistenza riabilitativa. Talimodifiche sono state recepite con Delibera della Giunta del Nuovo CircondarioImolese n. 16 del 23/05/2012, nell'ambito delle funzioni di ConferenzaTerritoriale Sociale e Sanitaria.
L'AUSL di Imola, inoltre, ha supportato gli Enti gestorinella funzione di coordinamento sanitario e di gestione del rischio clinico nelleCase Residenza per Anziani, nelle Residenze Socio Riabilitative per Disabili e nelprogramma di formazione professionale del personale sanitario. E' stato definitoanche un sistema di monitoraggio dei parametri sanitari concordati neicontratti e pianificate per il 2013 le modalità di monitoraggio con ilcoinvolgimento del Nuovo Circondario.

 

Distretto ed integrazione sociale e sanitaria

La necessità di far fronte alla modifica delladomanda assistenziale con risposte caratterizzate da forte integrazione,costituisce una sfida dove la sola programmazione sanitaria risulta insufficiente.In particolare, per affrontare problematiche amplificate da condizioni di povertàed esclusione sociale è fondamentale coniugare le competenze sanitarie conquelle sociali, politiche e urbanistiche, attivare e valorizzare la collaborazionedelle istituzioni e dei cittadini.
Il Distretto,in tale contesto, si pone come soggetto catalizzatore delle diverse strategie erappresenta l'ambito ottimale per lo sviluppo dell'integrazione fra servizi sanitarie sociali e per qualificare l'offerta ai mutati bisogni della popolazione.L'integrazione riduce il disagio dei cittadini nel rapporto con i servizi,perché tende a strutturare risposte unitarie a fronte di bisogni di cura eassistenza diversificati; genera maggiore efficacia di cura e sostegno efavorisce l'appropriatezza, l'efficienza d'uso delle risorse professionali e lacollaborazione fra organizzazioni e professionisti di cultura e prassi diverse.Offre, inoltre, servizi più accessibili, meglio coordinati, più personalizzati,che assicurano una presa in carico nel tempo, per le persone con bisognialtamente complessi, oltre a sostenere la rete di chi aiuta e offre lecure. 


Ultimo aggiornamento pagina:
12 Aprile 2019
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